SENZA TEMA!
Poesie coraggiosamente atematiche
–Antologia a cura di Pietro Pancamo–
Consapevole che infrangere le consuetudini, specie se consolidate, è sempre un atto di coraggio, Pietro Pàncamo si è “ribellato” alla moda delle antologie a tema, curando un piccolo volume collettaneo di versi –«Senza tema! Poesie coraggiosamente atematiche» (Edizioni Simple, Macerata, 2022)–, nel quale a ciascun autore è stata lasciata completa libertà di scegliere autonomamente la materia da trattare; ne è nata un’opera corale in cui tutti, svincolati com’erano da forzature di sorta, hanno avuto una preziosa opportunità d’esprimersi al meglio. Ecco qui di seguito alcuni estratti dai commenti critici che, all’interno del libro, il curatore ha dedicato a ciascuno dei quattro autori antologizzati: Kikai, Angela Lombardozzi, Tommaso Meldolesi e Fabio Sebastiani.
“Secondo il critico e storico della musica Massimo Mila, il sentimento predominante, nei brani di Mozart, è una sorta di benefico sorriso fra le lacrime. Io credo di poter dire lo stesso per i versi della brava Kikai.
[…] Le liriche di Angela Lombardozzi s’improntano invece ad un serrato flusso di coscienza, magistralmente concepito per rispecchiare la concitata e penosa assenza di senso, dalla quale l’esistenza quotidiana di noi uomini è ahimè afflitta.
[…] E se le poesie di Tommaso Meldolesi prendono le mosse da una tenera o meglio sognante rassegnazione che, pur attraversata sempre da una favilla di speranza, piega spesso il ginocchio dinanzi alle (s)torture dell’esistenza, Fabio Sebastiani, in una continua e ica(u)stica dissolvenza incrociata d’immagini che sfumano rapide l’una nell’altra, ci svela impietoso le piccole miserie del grigiore quotidiano, presentandole come un rito scaramantico a cui noi esseri umani, in nome di una vita completamente ottusa e quindi molto più comoda, ci siamo autoaddestrati e autoaddomesticati con tenacia imperterrita”.
*
IL CIELO
Un lungo istante di pausa, sospesa dentro l’autobus che arranca, e si ferma. Schiacciata contro il vetro, a fissare un angolo di cielo.
Domenica fissando
il cielo e vorrei starmene fuori dalla mia storia.
Riposare, dalla mia vita.
Dispersa. Per un po’, solo per un po’
Come sepolta, sotto chili di nulla, in una tomba di luce,
[oltre gli oggetti e i sentimenti
Oltre i cancelli del tempo.
Oltre il pensiero.
Dentro qualcosa che non so.
Più grande di me.
Kikai
*
ALI
Ho una poesia sulla lingua
Il petto batte
Ma non trovo le ali
Guardo in un altrove
perché qui il presente
è annebbiato
– Ti chiedo il sale
della tua presenza
Quell’eterno stare
che produce tutti i mutamenti
Folle! Folle è l’uomo che tesse
la sua più grande virtù
Un ponte di salvezza
Un filo instabile di luce e precipizio
Ma datemi le ali
perché tremo…
Forse basterebbe anche
un solo abbraccio uno sguardo
Una mano sul cuore
Il tuo sorriso tutto.
Angela Lombardozzi
*
PER LE STRADINE DI MONTMARTRE
Dalla nebbia degli anni
riaffiorano memorie
avvolte da ampi strali
d’immensa nostalgia.
M’inoltro a passo lento
per vicoli e stradine
e tento di scovare
le ceneri disperse
di volti diluiti,
di parole sgranate,
di note snocciolate
da chansonniers di un tempo.
Tommaso Meldolesi
*
AEROPLANO
Se tento
di raggiungere il cielo
la distanza rimane invariata.
M’avvicino
soltanto alle nubi.
Pietro Pancamo
*
TRA ALI DI FOLLA SENZ’ALI
L’uomo è tutto un contrappunto
sopra l’ideologia
sopra i nomi senza nome
sulle forme del vuoto
svuotate anch’esse
come petali rubati ai fiori.
L’uomo a volte non è
nemmeno un discorso
ma il santo procedere
dell’ovvietà, muta nella sera
tra ali di folla senz’ali
che andiamo a casa che è tardi.
Calcola i passi badando
a non inciampare
ma è lui l’ostacolo
alla caduta provvidenziale, alla felicità
al perdono che l’universo gli offre.
Che poi a casa è sempre tardi per tutto.
E finendoci, nel vuoto
invoca il dio che non ha
amato mai veramente.
Solo pretesto per l’ennesimo inganno
spuntato ai giorni tetri, alla noia
alle parole prese in affitto.
Fabio Sebastiani

Pietro Pancamo
Pietro Pàncamo è un editor professionista, nato nel 1972. È autore del volumetto di versi «Manto di vita» (LietoColle) e figura nell’antologia «Poetando» (Aliberti), curata da Maurizio Costanzo. Ha collaborato con “Il sabato del racconto”, rubrica settimanale dell’edizione parmense de «la Repubblica». La radio nazionale della Svizzera italiana gli ha dedicato una puntata del programma «Poemondo», mentre sue liriche, novelle o recensioni sono apparse, nel tempo, su quotidiani e riviste come il «Corriere della Sera», «Il Fatto Quotidiano», «La Stampa», «Carmilla», «Cronache Letterarie», «Gradiva», «Il cucchiaio nell’orecchio», «Il Ridotto», «La poesia e lo spirito», «Nazione Indiana», «Poesia» (Crocetti editore), «Poetarum Silva», «Scriptamanent» (Rubbettino), «Vibrisse» e il blog «Poesia» della Rai. È stato redattore della rivista filosofico-letteraria «La Mosca di Milano», caporedattore per la poesia dell’e-zine «Progetto Babele» e direttore editoriale sia del mensile online «Niederngasse Italian», sia del programma web-radiofonico «Poesia, l(’)abile traccia dell’universo».
Pietro Pàncamo (a cura di), «Senza tema! Poesie coraggiosamente atematiche», collana «Le antologie di “OMERIGGIARE” PALLIDO E ASSORTO», Edizioni Simple, Macerata, 2022, pp. 92, € 12,00.
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