
Da “L’erba in bocca” (Tutte le poesie, Garzanti)
JOLANDA INSANA
*
balbetto ai confini del reame ricco di grano vero
picchiata dalla fame mi fingocosmografie senza corpo
ma è balbettamento per scompenso
perchè poi non immagino nulla
in questo allucinamento per fame amara
che non fabbrica segni
e non riesco a morire con l’erba in bocca
*
ho contrabbandato sale
tra una sponda e l’altra dello Stretto
per un sacco di parole infistolite che sul mare del ritorno
presero un colpo di freddo e fecero male
*
nel continente assiderato dove il dolore è fresco
non si ristampa l’alimurgìa per i penuriosi
e così m’improvviso aromataria e sparigica
per trovare nella selva di foresti medicamenti
l’erbasena che non sana
pervolendo essere alloiata spirante miserie e stringiniente
per soffrimento di febbre asmatiche e malinconiche
contro gente di stomaco gagliardo e pichiacuore
e soprattutto non sdimenticando che esclusa non sono fuori
ma semplicemente sola preclusa e reclusa
*
faccio finta che è così
per lasciarmi isnervata prendere a tradimento
nel mare più salato e dolce dove voluta e mai posseduta
entro ma m’impiglio troppo a riva e dunque rientro
nelle valve conchiavate e più non mi sconchiglio
