FRANCESCO PALMIERI

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Francesco Palmieri è nato ad Altamura, nell’entroterra barese. Vive a Cormano, nell’hinterland milanese ed è docente di materie letterarie. Collabora con siti, riviste letterarie, case editrici, e si occupa prevalentemente di critica e poesia; suoi testi sono pubblicati in rete e in antologie varie. Nel 2012 ha pubblicato nella collana Agape, per i tipi de La Vita Felice, la sua opera prima “Studi lirici, (solo parole d’amore)”. Nel 2015 Terra d’ulivi pubblica, nella collana Parole di Cristallo, la sua silloge “Fra improbabile cielo e terra certa”; nel giugno del 2016 sempre per i tipi Terra d’ulivi esce “Il male nascosto”. Tre parole definiscono la sua compulsione alla scrittura: emozione, ragione, esistenza, tanto che -dovendo dichiarare una qualche collocazione in una “famiglia” storico-letteraria- l’espressione in cui l’autore si rispecchia maggiormente, è quella di scrittore lirico-esistenziale; nella sua poesia prevale infatti una cognizione drammatica del dolore, inteso come ontologia dell’esserci. Fin dai suoi primi versi, l’istanza mai elusa è stata la massima fedeltà ai moti interiori, attraverso un’espressione formale assolutamente nuda e intenzionalmente comunicativa, e questo perché l’anima della poesia è sempre stata e resta la sua dicibilità, la sua condivisibilità, anche correndo il rischio di una contaminazione prosastica. In tale contesto riflessivo emergono i motivi dominanti del suo discorso poetico: la vita, la morte, la conquista, la perdita, la gioia, il dolore, il tempo, l’inarrestabile esaurirsi dell’esserci, soprattutto quando viene a mancare persino il soccorso di una qualsiasi fede oltremondana. È da questa condizione umana che la poesia può arrivare ad ergersi come fede estrema, resistenza residuale, l’ultima chance per chi è consapevole di dover perdere fatalmente ogni cosa e se stesso. La poesia diviene così la ‘vendetta’ inoffensiva sulla dittatura del niente, la traccia forte del passaggio effimero dell’umano.

A questo link tutti gli articoli di Francesco Palmieri sul blog Limina mundi