
Prefazione di Camilla Ziglia
In copertina: una fotografia di Pietro Mari dal titolo Geometrie variabili
da Corpi estranei
Madre di Luna pietra madre ragnatela
di capelli sul guanciale madre pallido
ansimare madre spenta nella parola
madre impiccata al sorriso
in bianco e nero madre
che non ricordo madre
impastata nel corpo
madre
che sei andata via
come si spegne la luce
nella stanza di un bambino.
*
Era una casa divisa in gabbie
perimetri di fiato e dolore
corpi estranei cuciti dal sangue.
A tavola a ognuno il suo posto
geometria instabile dei pasti,
la luce piombava dall’alto
un ritratto di famiglia elettrico.
Corpi stretti nella notte alle coperte
galleggianti nella trama dei respiri
la sveglia scandiva l’assenza ai miei occhi
spalancate finestre alla fuga.
*
Il corpo del fratello
non faceva rumore
occhi grandi sgranati laghi
che ogni sasso poteva colpire
giocando col fuoco, un giorno
bruciò le mani
immobile specchiava le fiamme sui palmi
dietro gli occhi
fatue.
*
da Ho una bambina sulla schiena
Ho una bambina sulla schiena
il suo corpo è nuda cantilena
mi riempie i capelli di nodi
per divorare il mio pianto
la bambina di notte dondola
cigola come un’altalena
col suo alito di bosco sussurra
cristalli di sale sul cuscino
mentre sogno indossa le mie mani
disegna una volpe che gioca coi cani
fuscelli i fremiti del suo respiro
un nido di parole che scopro al mattino.
*
da La condanna alla luce
Eppure i momenti migliori sono quelli
in cui annuso il mondo come un cane
cammino e sono nelle gambe
in attesa di una gioia conosciuta
quella svolta che improvvisa s’apre al mare
col ferro del porto che sale
in rette e poligoni brillanti.
Cammino con gli occhi sazi
come chi non cerca niente
solo l’occasione di un altro passo avanti.
*
da Dove nessuno chiama
Dall’intrico di foglie la luce
fa a brandelli il tuo volto
s’insinua lama nelle pieghe della carne
forse siamo distesi
i capelli ondeggiano
grano sterile sull’erba
forse ci stringiamo
una mano a distanza
stiamo lì ad asciugare le parole
sento il battito del cuore in un sasso
che preme sulla schiena
è più facile così, scomparire.
Ci siamo addormentati
senza sprofondare nella terra
e al risveglio
ci siamo sentiti inospitali.
*
Non è ancora l’alba. Non ancora.
Il silenzio al di là delle tende
è uno sciame d’api
pronto a colpire. Alle spalle il frigorifero,
col suo reticolo elettrico
combatte per il freddo interno
parla da solo come un ventre troppo pieno.
Sotto una luce pendente
scrivo con l’ombra
della mano sul foglio. Briciole
si attaccano al palmo che scorre
quasi a chiedere un ultimo gesto d’attenzione
colonizzando il bianco.
Mi sono alzata per un sogno, forse.
Testi di Antonella Sica, tratti da “Corpi estranei”, Arcipelago Itaca, 2025.
NOTA BIOBIBLIOGRAFICA
Antonella Sica, genovese, è laureata in Lettere Moderne. È regista e manager culturale in ambito audiovisivo e cinematografico. Ha fondato e codiretto il “Genova Film Festival” dal 1998 al 2015. Ha diretto e realizzato cortometraggi di fiction e documentari selezionati e premiati in diversi Festival. Tra i suoi lavori: Ballata Trash, cortometraggio con il poeta Edoardo Sanguineti. Nel 2014 vince il premio per la miglior silloge del concorso indetto dalla casa editrice Prospero (opera pubblicata nel 2015 col titolo Fragile al mondo). Nel 2017 vince il Premio Internazionale di Poesia “Città di Milano” con la silloge La memoria nel corpo, pubblicata l’anno seguente da Rayuela Edizioni. Nel 2019 vince – ancora come miglior silloge – il XX Premio di Scrittura Femminile “Il Paese delle donne” con la raccolta L’ira notturna di Penelope, uscito nel 2022 per i tipi di Prospero Editore e con la prefazione di Donatella Bisutti.
Ha partecipato a reading poetici in diverse città d’Italia. I suoi testi sono stati selezionati e premiati in diversi concorsi fra cui “Lorenzo Montano”, “Bologna in Lettere”, “Arcipelagoitaca” e “Guido Gozzano”. Recensioni alle raccolte e suoi inediti sono stati pubblicati su riviste online e blog fra cui “Inverso-Giornale di poesia”, “Poesia del nostro tempo”, “Almapoesia”, “Ex-Libris”, “Carte sensibili”, “La rosa in più”, “Menabò online”, “Poeti Oggi”e “Versante Ripido”, dove cura la rubrica di videopoesia Lanterna magica. È presente in alcune antologie fra cui Singolare, molteplice(puntoacapo2022) e Settimo repertorio di poesia italiana contemporanea (Arcipelago itaca 2023).
Con Corpi Estranei ha vinto il Premio “InediTO-Colline di Torino” 2023.