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In un mondo digitale come il nostro ricevere una lettera cartacea è ormai una forma d’espressione d’altri tempi, un evento più unico che raro. La telematica e la capillarità della rete telefonica che consentono la trasmissione a distanza delle informazioni in tempo reale hanno reso immediata e veloce la comunicazione interpersonale. Sono lontani i tempi in cui, quando si scriveva una lettera, occorreva avere la pazienza di aspettare che arrivasse a destinazione e che giungesse la risposta. Eppure quell’attesa amplificava le emozioni, lasciava presagire la risposta, fortificava e rinvigoriva i sentimenti. Amore, affetto, amicizia, gioia, dolore, risentimento, dispiacere, follia sono i sentimenti veicolati dalle lettere, capaci di scuotere l’animo di chi scrive e di chi legge. La lettura di Epistole d’autore fornisce un ritratto insolito e inedito, per frammenti e dettagli, di uomini e donne celebri, svela segreti, rende più umani e veri i grandi del passato.
Rainer Maria Rilke a Franz Xaver Kappus

Le Lettere a un giovane poeta furono indirizzate da Rainer Maria Rilke al giovane scrittore Franz Xaver Kappus, allievo dell’Accademia militare di Wiener Neustadt, fra il 1903 e il 1908. Pubblicate postume nel 1929, si diffusero in breve tempo nei paesi di lingua tedesca come una specie di breviario di arte e di vita. Il giovane Franz scopre che la sua stessa accademia, anni prima, era stata frequentata dal noto poeta Rainer M. Rilke. Poichè Franz si diletta a scrivere componimenti poetici decide di scrivere proprio a Rilke che per cinque anni terrà una fitta corrispondenza col giovane poeta, dispensando umili consigli, vere e proprie perle di umanità e saggezza. Una delle Lettere viene qui proposta nella celebrata versione di Leone Traverso, che fu uno dei primi interpreti di Rilke in Italia. Continua a leggere