
batto e ribatto il pugno
su una porta con al di là l’eterno
ma non quello probabile
dopo l’essere mortiammazzati
dopo il tempo breve
e si è già smemorati e vecchi
piuttosto il salto
dove per sempre salvi
carne immortale vestita di divino
(ed io davvero l’ho sperato)
per questo ti odio ora
vita sospesa
altrove sovrapposto
a questo cielo basso
che mi costringe qui
in questa vita a pezzi
dove si nasce e muore
si ride più a fatica
si scivola allo zero
e poi si ritorna al niente
da dove siamo venuti.
FRANCESCO PALMIERI
(dalla raccolta inedita “Frammenti”)