
Non mi piace vivere
non mi piace vivere
ma vivo,
vivo per la bugia
di qualche parola appena
(che sia amore non ti lascio più
e poi ti lascia,
che sia l’allungo
di un infinito che certo è stato vero
negli occhi di un bambino
ed era tutto il fuori
a qualche metro dalla porta,
che sia la predica di un eterno
che è solo questione di mattine
e poi ti guardi nello specchio
e sei diventato vecchio)
vivo perché lo vuole il corpo
e non so dire no alla fame,
non so dire no alla sete,
non so fermare la mano
quando la tua pelle è pesca
e il tuo ventre è casa
dove riposo e danzo
(e resta qualche attesa,
un dire che mi salvi
nel cammino d’ombra
che appare e poi scompare
nel giallo e l’arancione
dei filari di lampioni)
intanto io mi presto
ad apparire vivo,
lo scrivo senza pena,
senza aspettare in cambio
un lieve di carezza,
parole di saggezza
(un dire che comunque
abbiamo visto il mare
un colmo di stagioni
sdraiate sopra ai seni
e che rimane dio
per l’ultima scommessa)
ho imparato quanto vale
di questo stare a terra
(e il tempo che non basta
per te che eri pronto
a darti un altro inizio)
e non mi piace vivere
ma vivo.
FRANCESCO PALMIERI
(dalla raccolta “Passaggi, rabbie e altro” – Terra d’ulivi edizioni, maggio 2023)