
Piet Mondrian, Composition with large red plane, yellow, black, grey and blue (1921)
La poesia è anche incontro, una geometria di rette a volte parallele, altre volte perpendicolari. Similmente al quadro di Mondrian un reticolato vivo e riccamente colorato. Nell’ambito della rubrica Versi Trasversali, presentiamo due poesie di …
LUCIO ZANIBONI
Il volo
Esaltati, dal pino alla finestra,
i merli spiccano il volo
e ad ogni slancio è colmo il becco giallo.
Frenesia agli infiniti palpiti,
che vengono dal cielo.
Dio delle nevi, Dio del candore
che reca all’anima sospiri.
In un momento bianca è la finestra,
la ferrovia un presepe.
Qui torna antico il mondo,
si ovattano i pensieri,
come nella spessa coltre I suoni.
Oltre c’è un cerchio di misteri,
che nessuna sonda potrà mai. sondare.
Lasciarsi andare alla corrente,
insana cosa.
Il fossile dal riquadro, parla di antiche ere
e dell’eterno nella cui faretra
sono infinite frecce.
Il.tempo a una a una le incocca.
È poca la nostra fede,
quando non c’è la neve,
ma ora il mondo è candido come bimbo
e sa di gioia il canto
L’olocausto
L’olocausto si ripete, migliaia di uomini inchiodati sul mare.
Il mondo vuole il miracolo e lascia fare.
Cristo flagellato e deriso,
la barca è rimorchiata in alto mare.
L’evento si compia,
senza che il sangue versato,
ricada sul nostro capo.
Una turba invoca in mille lingue il cielo:
Dio, accoglili nel tuo regno.
In questo mondo indegno,
in cui si mangiano topi,
per rimanere vivi e sperare,
cala la tela.
Cristo fra i migranti, noi tutti fra i sicari
Lucio Zaniboni