
35
ci si deve arrendere
al gelo dei risvegli,
al vuoto abracadabra
che non trasforma nulla,
al niente di preghiera
che si sperde in cielo
(e li ricordi tutti
i giorni dell’attesa
quando la pioggia ai vetri
era un bussare d’angeli
e l’universo intero
una sinfonia di trombe)
ci si deve arrendere
alla logica del fuoco
che consuma e incenerisce,
al tempo inesorabile
che infine dice il vero
e allora fai uno squarcio
fra costola e costato
il cuore negli scarti
e nel torace un sasso.
Francesco Palmieri
(dalla raccolta inedita “Frammenti”)