
-8-
( a un’amica per un lutto che il tempo non ha medicato)
tu la sai
la crudeltà dei morti
quel loro andarsene zitti
e noi senza più parole
senza più appuntamenti da dare
nessun giorno dopo
noi
che possiamo solo chiamarli
che sappiamo i nomi ad uno ad uno
che guardiamo fotografie
e niente
nessuno risponde
non una parola
una voce
un rumore
noi
siamo i vivi
a sopportare la morte.
***
-13-
il passero
preso nella stretta
sembra più domestico
mangia
beve
quando è sera dorme
solo certe notti
sbatte un po’ le ali
cinguetta dentro al sonno
forse sogna.
Francesco Palmieri
(dalla raccolta edita “Biografie” edizioni Terra d’ulivi)