
50
chiedo scusa a te,
e a te,
e a chi mi pensa e crede
sia meno vuoto il mondo,
la vita un po’ più colma,
ma troppo peso
troppo peso
il cuore è fitto d’ombra,
l’anima in agonia,
vado
il mio paese non è di questa terra
né di un’altra terra
e chiedo perdono
a chi si sentirà più solo
a chi starà perduto
ma troppo peso, troppo,
bisogna che io cali le mie pietre,
che io diventi cumulo, sepolcro
senza nome, nessuna memoria,
neanche una croce e nemmeno un fiore.
Francesco Palmieri
(dalla raccolta inedita “Variazioni su un dolore solo”)