
Distacco lento
si comincia a farsi trasparenti
quando gira intorno
un altro mondo
(scartano i bambini scatole nuove,
altre lingue
i figli nati ieri)
poi il tacere ad uno ad uno
dei passi amici in sincronia
e tu
la faccia al finestrino
in un treno oltreconfine.
*
Scusami
non so
se ti giunge
la mia voce,
da me
caduto in un crepaccio
non volermene
se riesco a dire
solo le parole
del durare in quest’offesa
noi la chiamiamo vita
ma è soltanto
l’annuncio di una morte
che ritarda.
Francesco Palmieri
(dalla raccolta “Fra improbabile cielo e terra certa” Terra d’ulivi edizioni)