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-4-

 

da domani scriverò aforismi

se mi riuscirà

 

qualche parola

una frase sperduta

un botto fatuo

o solo uno scossone

 

giusto il tempo di un risveglio

e poi di nuovo il sonno

in questo viaggio di corriera

che già da troppo dura

se non ha più memoria

della destinazione.


-6-

 

me ne sto nella sera

ed è solo un dettaglio

che sia sera di brume

di viali ingialliti

in una foto d’ottobre

 

(e mi chiedo

quand’è scesa la nebbia

quando è stato il momento

che si è fatto tramonto,

come accade che a un tratto

si comincia a morire)

 

potrei ora chiamare

angeli e mare

la lingua aliena di veggenti e sciamani,

potrei dire d’impennate di vento

di un’aria che sale

a suonare le stelle

(e quanta musica eterna

nell’oltre d’ogni confine)

 

ma me ne sto nella sera

a parlare a qualcosa

che non so se sia dio

o quel nero d’abisso

dove ognuno è nessuno.

 

Francesco Palmieri

(dalla raccolta edita “Biografie”  edizioni Terra d’ulivi)