Va via e poi mi torna
questa strana voglia di vivere
come dovessi tener fermo
e poi rilasciare
ciò che circola liberamente.
Un flusso, un sangue
da fermare con le mani.
puntare i piedi, starmi ad ascoltare.
A volte mi basta solo il rumore
dell’acqua che ride e che corre
a volte ristagna, crolla un ponte
rovinano le pietre
e io non saprei come e dove condurla
non ha una casa
se non quella grande che verrà
né ricorda la sorgente.
Si fa acqua per strada, si gonfia
si asciuga per mesi, per anni
poi ritorna in un altro punto
in un’altra polla.
Cosa le devo, non saprei
se non la sete
la forma più antica di scrittura.
Francesco Tontoli