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LIMINA MUNDI

~ Per l'alto mare aperto

LIMINA MUNDI

Archivi autore: Francesco Palmieri

Poesia sabbatica: -35-

14 sabato Dic 2024

Posted by Francesco Palmieri in LETTERATURA, Poesia sabbatica

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Tag

Frammenti, Francesco Palmieri

 

35

ci si deve arrendere
al gelo dei risvegli,
al vuoto abracadabra
che non trasforma nulla,
al niente di preghiera
che si sperde in cielo

(e li ricordi tutti
i giorni dell’attesa
quando la pioggia ai vetri
era un bussare d’angeli
e l’universo intero
una sinfonia di trombe)

ci si deve arrendere
alla logica del fuoco
che consuma e incenerisce,
al tempo inesorabile
che infine dice il vero

e allora fai uno squarcio
fra costola e costato

il cuore negli scarti
e nel torace un sasso.

Francesco Palmieri
(dalla raccolta inedita “Frammenti”)

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Poesia sabbatica:-53-

07 sabato Dic 2024

Posted by Francesco Palmieri in LETTERATURA, Poesia sabbatica

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Frammenti, Francesco Palmieri

 

53

 

 

mi vedrai a volte

in un turbinio di polvere,

nell’acquazzone estivo

che dura qualche goccia

o solo di sfuggita

fermo sul marciapiede

appena un poco prima

del tram fra me e te

 

mi vedrai

nella poesia incompiuta

lasciata sopra al tavolo

(e le parole a terra

col cuore fracassato

perché la parola è morta

se manca chi l’ascolta)

 

o qualche volta a fianco

senza che avrai il sospetto

di me trapassato al vuoto

 

un fotogramma mobile

che scambierai per vivo.

 

 

Francesco Palmieri

(dalla raccolta inedita “Frammenti”)

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Poesia sabbatica: -26-

30 sabato Nov 2024

Posted by Francesco Palmieri in LETTERATURA, Poesia sabbatica

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Francesco Palmieri, Variazioni su un dolore solo

 

26

 

 

e infine arriva

il momento che sai per certo

che vivere è la ferita

 

che non si rimargina.

non si rimargina,

 

che durerà per sempre

in nome del padre

e della madre

 

e di chi ha voluto un mondo

perché del figlio

si facesse croce.

 

 Francesco Palmieri 

(dalla raccolta inedita “Variazioni su un dolore solo”)

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Poesia sabbatica: “A mio nonno”

23 sabato Nov 2024

Posted by Francesco Palmieri in LETTERATURA, Poesia sabbatica

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Francesco Palmieri

 

A MIO NONNO

 

Quando tu sarai morto di cancro

e accadrà presto

mi dicono i dottori

 

io di te

conserverò l’apparecchio acustico

ma dubito

che dall’aldilà

potrò io

riascoltare la tua voce.

 

(1985)

 

 

IN MORTE DI MIO NONNO

11 GENNAIO 1988

 

ieri

in un corteo

vestito di vento

ti ho accompagnato

al di là

dei cipressi sereni

 

ed oggi

non ci sei più

 

non posso ancora dire

quanto cuore mi basterà

per tornare a sentire

il mondo

più pieno di adesso.

 

Francesco Palmieri
(dalla raccolta inedita “Poesie giovanili e sparse”)

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Poesia sabbatica: “Non m’importa di sapere”

16 sabato Nov 2024

Posted by Francesco Palmieri in LETTERATURA, Poesia sabbatica

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NON M’IMPORTA DI SAPERE

 

non m’importa di sapere

da dove veniamo,

in fondo siamo arrivati

e ci troviamo qui,

non si sa se chiamati o gettati,

o viaggiatori distratti

siamo scesi ad una stazione qualunque

da un treno d’altrove

che non doveva essere qui

 

(non qui

dove sopportiamo di starci

perché il ripartire

non può darsi a comando

e il morire è quel viaggio

che nessuno sa dire

se procuri altra vita)

 

non m’importa di sapere

da dove veniamo,

in fondo qui siamo arrivati

e lo abbiamo imparato

che nessuna carezza

nessun sole

nessun oceano grande

potrà farci scordare

la condanna di essere nati.

 

(1998)

Francesco Palmieri

(dalla raccolta inedita “Poesie giovanili e sparse)

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Poesia sabbatica: -41-

09 sabato Nov 2024

Posted by Francesco Palmieri in LETTERATURA, Poesia sabbatica

≈ 1 Commento

Tag

Francesco Palmieri, Variazioni su un dolore solo

 

41

 

non dimentico il sapore del pane,

dell’olio e il sale sopra alla mollica

 

non dimentico l’acqua bevuta alla fontana

e intorno l’estate azzurra,

il bianco delle case e le ciliegie rosse

stampate sulle gonne

 

non era nero in aria

il volo delle rondini

e non un grido i passeri

ma solo canto a sera

che preparava stelle

 

ed ora lo so perché i bambini

in paradiso giocano.

 

 

 Francesco Palmieri 

(dalla raccolta inedita “Variazioni su un dolore solo”)

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Poesia sabbatica: “Cronologie diverse”

02 sabato Nov 2024

Posted by Francesco Palmieri in POESIA, Poesia sabbatica

≈ 1 Commento

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Brogliaccio, Francesco Palmieri

 

 

CRONOLOGIE DIVERSE

 

e tu ancora hai chiesto

 

mi ami

 

davvero mi vuoi bene,

risponderai il mio nome

se chiamerò il tuo nome,

ed io che ti amerò per sempre

ti avrò ora e per sempre?

 

io non dico nulla

 

(penso)

 

agli anni da ordinare nei bagagli,

al fuoco che mi resta ed alla fiamma,

al fulmine che è un appena

e poi lo scuro

 

e faccio fatica a dirti

che già da tempo vivo

come dentro a una stazione

 

e vedo te che arrivi

e me che forse parto.

 

 

Francesco Palmieri 

(da “Brogliaccio” inedito)

 

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Poesia sabbatica: “Senza titolo”

26 sabato Ott 2024

Posted by Francesco Palmieri in LETTERATURA, Poesia sabbatica

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Francesco Palmieri

 

SENZA TITOLO

 

forse è ancora guerra qui,

certo, senza bombe,

neanche un colpo di fucile,

solo la fatica

di stare dietro ai giorni,

di accarezzare un meglio

che dura troppo poco

(e fermarsi a volte

al centro di una strada,

togliere alla vista

il mondo a questa parte

e concentrare il fuoco

per l’istantanea breve,

un colpo solo luce

per tutta un’altra storia)

 

e tu le dici fughe

le mie assenze lunghe,

mi chiami allo scoperto

a fare un’altra terra

 

ma io ho già vissuto

il tempo dei leoni

e sto in sintonia

di un tempo in decadenza

 

se tiro fino a tardi

è per contare i morti

che un giorno furono i vivi.

 

Francesco Palmieri

(dal brogliaccio “Poesie escluse” , inedito)

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Poesia sabbatica: “Non è vero”

19 sabato Ott 2024

Posted by Francesco Palmieri in LETTERATURA, Poesia sabbatica

≈ 1 Commento

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Francesco Palmieri

 

NON È VERO

 

non è vero che morire

è solo mutazione già prevista

(passare dal solido al gassoso,

frantumarsi in soli e stelle

e diventare vento, anni luce,

una saetta da qui a un dappertutto)

 

non è vero che morendo

non si perde niente,

 

si perde tutto

se non ricorderò chi sono

e cosa sono stato,

l’accelerazione al sangue

per te che non esistevi

solo qualche momento prima

e in un istante breve

sei stata il nome sacro

tatuato nella pelle,

se non riconoscerò

i quanti volti ho perso

e non rivedrò mia figlia

che pur senza volerlo

avrò lasciato sola,

se non saprò il fragore

dei sogni che ho sognato,

di una mattina presto

coi passeri già svegli

e del silenzio quieto

dopo la nevicata,

del cielo quando è maggio

che spalanca le finestre

e il sonno di una casa

che guardava verso il mare,

 

non è vero che morendo

non si perde niente

 

io avrò perso tutto

se in un’altra vita

 

non mi ricorderò di questa.

 

Francesco Palmieri

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Poesia sabbatica: “Protesta”

12 sabato Ott 2024

Posted by Francesco Palmieri in LETTERATURA, Poesia sabbatica

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Tag

Francesco Palmieri

 

PROTESTA

 

avrebbero dovuto cancellare

dai vocabolari

la parola eternità

 

avrebbe giovato a noi posteri

la sua estinzione

e sarebbe scomparso il malinteso

di chi se ne va sicuro

con la polizza stretta nella tasca

 

bisogna dirlo a tutti,

l’eternità

è acqua che le dita

non trattengono

 

e la vita,

il poco che ti specchia

nel cavo delle mani.

 

(dalla raccolta inedita “Poesie giovanili e sparse”  – anni ottanta)

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Poesia sabbatica: 13

05 sabato Ott 2024

Posted by Francesco Palmieri in LETTERATURA, Poesia sabbatica

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Tag

Frammenti, Francesco Palmieri

 

13

 

 

trattenermi

trattenerti

com’è difficile per noi

che abbiamo eliche sulle spalle

ali che all’improvviso rotano

 

(per uno squarcio azzurro tra le nubi

per un lampo appena a ciel sereno

per carne o cuore che mai s’acquieta,

perché se un dio muore

ne arriva un altro che ne fa le veci,

perché ha un odore marcio

ciò che è morto

e noi abbiamo fame del risorto)

 

lo so

sarebbe bello poter dire:

ecco, sono arrivato,

da qui non parto più

 

ma chi lo sa

se un’agenzia stellare

subdola o infernale

ha omesso sul biglietto

data e destinazione

 

solo punti di sospensione

le tappe e le stazioni

l’orario di partenze e mai l’arrivo

 

(ed itaca non c’è

atlantide è scomparsa

 

e viviamo noi perduti

noi senza più astri

sul bordo delle ciglia).

 

 

Francesco Palmieri

(dalla raccolta inedita “Frammenti”)

 

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Poesia sabbatica: “Presentendo la sera”

28 sabato Set 2024

Posted by Francesco Palmieri in LETTERATURA, Poesia sabbatica

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Tag

Francesco Palmieri, il male nascosto

 

 

PRESENTENDO LA SERA

 

me ne sto andando

in uno scadere d’anni

(quando si comincia a morire,

a cinquanta, sessanta,

a settant’anni,

o quando a un compleanno

lo sai che non c’è tempo

per passi troppo lunghi

la vista più lontano)

 

che importa

se ancora avrò stagioni,

se soffierò candele

sui troppi giorni spesi,

su qualche storia in fronte

e troppi vuoti di memoria

 

(ma c’ è ancora nella carne

un guizzo d’ascensione,

la voglia all’improvviso

di stare nel tuo odore,

a te donna che passi

vestendo il sole addosso,

a te che sei polpa e pelle

più vera di ogni stella)

 

me ne sto andando

come lo stormo a ottobre

i giorni più corti

la foglia che trema

la luce che sviene

oltre i tetti e le cime

 

(ma il passero in volo

sa già d’altro sole,

ha linee di cielo

ricamate negli occhi,

non io che a terra

mi arrendo alla sera,

che ho i passi contati

di un tempo a scadere,

e la fine verrà, sarà fine,

sarà il sonno e l’inverno,

parlerò coi miei morti

nell’insonnia e la notte

e un mattino qualunque

non aprirò più la porta)

 

intanto io aspetto

che un dio mi sorprenda,

che faccia cadere

sul mio letto le rose.

 

 FRANCESCO PALMIERI

(tratta dalla raccolta “Il male nascosto“, Terra d’ulivi edizioni, 2016)

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Poesia sabbatica: “Sentenza senz’appello”

21 sabato Set 2024

Posted by Francesco Palmieri in SINE LIMINE

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Tag

Fra improbabile cielo e terra certa, Francesco Palmieri

 

Sentenza senz’appello

 

non riuscire a trattenere

lo smeraldo delle foglie,

questa la pena

 

arrendersi all’affondo delle rughe

allo sfibrarsi della pelle

al passo che non tiene più la strada

e rimanere indietro

all’allontanarsi delle spalle

di chi solo ieri

appena si reggeva sulle gambe

 

scoprire oltre il ritardo di saggezza

che semplicemente vivere

era già essere felici,

stare nell’essenziale di un respiro quotidiano

e ancora così lontano

il tempo della falce e mietitura

 

non riuscire a trattenere neanche un giorno,

questa la pena,

sapere l’impossibile risparmio delle ore

e noi a guardarci morire nello specchio

 

ad ogni singolo risveglio.

 

 

Francesco Palmieri

 

(dalla raccolta edita “Fra improbabile cielo e terra certa” – Edizioni Terra d’ulivi)

 

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Poesia sabbatica: “Me ne sto fuori”

14 sabato Set 2024

Posted by Francesco Palmieri in LETTERATURA, Poesia sabbatica

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Tag

Fra improbabile cielo e terra certa, Francesco Palmieri

 

Me ne sto fuori

  

non che io trafitto

mi sia seduto al bordo

 

(lo sai, ho corso in anni,

in anni ho sopportato assalti ed ombre,

in anni più di una sortita in fondo al molo

perché era oltre il mare e me l’approdo

e non barche, neanche un equipaggio per il viaggio,

solo rottami e vele, valigie sugli scogli)

 

non che io trafitto

piagnucoli un perdono

 

(conosci quanti altari ho costruito

e sai l’offerta di agnelli e di colombe

a farsi fumo in cielo, cenere a terra)

 

tu sai che colpa è il vivere

e vivere espiazione

e allora quale perdono

a chi chiedere perdono

 

è solo un uscire dalla vista

chiudere la porta alle mie spalle

aprire di un quaderno il primo foglio

 

e scrivere il dolore che ci tocca.

 

 FRANCESCO PALMIERI 

(dalla raccolta edita “Fra improbabile cielo e terra certa” – Edizioni Terra d’ulivi)

 

 

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Poesia sabbatica: [quando ti troverò]

07 sabato Set 2024

Posted by Francesco Palmieri in LETTERATURA, Poesia sabbatica

≈ 1 Commento

Tag

Francesco Palmieri, Poesie giovanili

 

[quando ti troverò]

 

quando ti troverò amore

tu non volterai lo sguardo

da un’altra parte

 

quando ti troverò

tu non mi lascerai solo

nella strada

né ti nasconderai più

perché io ti rincorra

a perdifiato nella gola

 

quando ti troverò amore

tu non avrai un segreto

da nascondere,

tu non avrai segreti,

 

tu non giocherai

al gatto e al topo

e non sarai tu il gatto

non sarò io il topo

 

quando ti troverò amore

sarà una giornata d’estate

e ci saranno i fiori nei giardini,

il vento profumerà di rose

e brillerà il sole

negli occhi tuoi d’estate

e di fiori

 

quando ti troverò amore

tu mi chiamerai per nome

ed io ti chiamerò per nome

 

e per tutto il giorno

noi non ci lasceremo mai

noi non ci lasceremo più.

 

 FRANCESCO PALMIERI

(dalla raccolta inedita “Poesie giovanili”)

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Poesia sabbatica: “14”

22 sabato Giu 2024

Posted by Francesco Palmieri in LETTERATURA, Poesia sabbatica

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Tag

Francesco Palmieri, Mr Hyde o del profondo abisso

 

14

 

è caduta così tanta neve

che sono ghiacce le vene

 

e così lungo l’inverno, così lungo,

 

 

è caduta così tanta acqua

che tutta la terra è un mare di sale

 

e non ho che morte colombe

non un’isola, un monte,

un ramo appena che regga

 

ho perduto così tante lettere

(e vocali e respiro)

che non ho più parole

una frase che salvi

un  messaggio d’altrove.

 

FRANCESCO PALMIERI

(dalla raccolta inedita “Mr Hyde o del profondo abisso”)

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Poesia sabbatica: “Lamento di Ulisse”

15 sabato Giu 2024

Posted by Francesco Palmieri in LETTERATURA, Poesia sabbatica

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Tag

Fra improbabile cielo e terra certa, Francesco Palmieri, Lamento di Ulisse

 

Lamento di Ulisse

 

(infine    

era questo l’approdo

 

non riposo di ulivi

né carne di sposa,

solo lame, coltelli

ancora la guerra,

 

ed è già tutto visto)

 

ho di fronte altro mare

e una barca per salpare

(se schioccassi le mie dita

vele stese, acqua ai remi)

 

ma dove riva, scoglio,

l’anfratto sconosciuto,

il varco e poi le stelle

 

e l’immenso che mi accoglie.

 

FRANCESCO PALMIERI 

(dalla raccolta edita “Fra improbabile cielo e terra certa” – Edizioni Terra d’ulivi)

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Poesia sabbatica: -18-Lettere dal fronte occidentale di questa guerra persa”

08 sabato Giu 2024

Posted by Francesco Palmieri in LETTERATURA, Poesia sabbatica

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Tag

-18-Lettere dal fronte occidentale di questa guerra persa, Francesco Palmieri

 

18

Lettere dal fronte occidentale di questa guerra persa*

 

carissimo,

 

ti scrivo qualche ultima lettera

dal fronte di questa guerra persa

 

ricordi la fanfara che ci accompagnò

al treno destinato al campo di battaglia?

ricordi i fiori sulla strada, le grida e i fazzoletti

come quando è festa e suonano le campane?

 

noi credevamo di andare a scrivere le storie

che iniziano col dire c’era una volta

e dovevano finire col vissero per sempre

felici e contenti com’era nei racconti della buonanotte,

 

sì, c’erano anche gli orchi e le cattive streghe,

i re malvagi e i ladroni con le armi in mano

ma era sempre il buono a vincere la sfida,

 

e a noi arrivati al fronte cos’è accaduto?

abbiamo visto il  cielo accendersi d’argento

ma non erano le stelle di natale, erano bombe,

e poi le case a sgretolarsi, la carne fatta a pezzi,

i morti così tanti che non li conto più

e morire sembra più normale che nascere in una culla,

 

allora non sapevamo leggere e il mondo ci era raccontato

da chi dicevano maestro e ancora da padri e madri

che ci hanno evitato il brivido di chi già conosceva

il fondo degli abissi, il mondo quello vero,

 

sapevano che ci sarebbe stato il male dell’amore,

la crudeltà del cielo quand’è disabitato

e la fatica aspra di chi cammina a terra,

l’atrocità di gente che non ha in orrore il sangue

e il vivere e morire è un calcolo indecente di ricavi e perdite

 

noi che ne sapevamo che s’invecchia e muore,

non contavamo il tempo ed ogni compleanno era una festa

e non ci sembrava strano che sulla nostra torta morivano candele,

non ci diceva nulla il crescere del bianco fra i capelli delle madri,

il passo un po’ più stanco del padre che tornava a sera,

il frutto che marciva, il fiore che appassiva,

 

non so se sarò vivo quando mi leggerai,

non so se ti troverò sveglio o per sempre addormentato,

ma dobbiamo dircelo che siamo stati traditi

da chi ci ha fatto nascere con l’immenso nella testa,

le stelle dentro agli occhi, l’eterno ai giorni dell’inizio

e l’innocenza azzurra di noi tutti bambini a giocare nei cortili

 

intanto resistiamo senza aggiungere altro male al male

e arriviamo all’ultimo secondo solo con qualche peccato veniale,

 

cerchiamo di restare umani,

almeno per il tempo della vita che ancora ci rimane.

 

(ispirato al romanzo di E. M. Remarque “Niente di nuovo sul fronte occidentale”)

 

FRANCESCO PALMIERI

dicembre 2023

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Poesia sabbatica: “Il male nascosto”

01 sabato Giu 2024

Posted by Francesco Palmieri in LETTERATURA, Poesia sabbatica

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Tag

Francesco Palmieri, il male nascosto

 

Il male nascosto 

 

mai ti mostrerò le mie ferite

 

(e il piatto da lavare nel lavello

la polvere che cresce già nell’angolo

il libri aperti e chiusi ad uno ad uno

perché non c’è parola che mi salvi)

 

vedrai con i tuoi occhi il corpo intatto

il nodo fatto bene alla cravatta

il viso che sorride senza barba

ed io che dico in chiaro: tutto bene

 

(e no, tu non saprai

che sotto alla mia giacca

ho sempre una camicia

con uno squarcio netto in mezzo petto).

 

 FRANCESCO PALMIERI 

(dalla raccolta “Il male nascosto” Edizioni Terra d’ulivi)

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Poesia sabbatica: “Fra cielo e terra”

25 sabato Mag 2024

Posted by Francesco Palmieri in LETTERATURA, POESIA

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Tag

Francesco Palmieri, il male nascosto

 

FRA CIELO E TERRA

 

inadatto,

come i pesci in aria

i passeri in mare,

come gli angeli sotterra

e i demoni in cielo,

 

incompiuto,

come una parola taciuta

una frase spezzata

il viaggio affondato

da una furia di vento

 

(ed era veleggio d’azzurro

verso l’unica spiaggia

che valesse la pena,

una terra promessa

dove latte era l’acqua

ogni frutto di miele)

 

sfigurato,

in questo corpo di creta

che si spacca nel sole

e il respiro impazzito

che vuol fuggire nell’aria

 

io mezzo uomo

mezzo figlio bastardo

di un dio voluto e perduto

 

comunque sbagliato

 

io di cielo

io a terra.

 

 FRANCESCO PALMIERI 

(dalla raccolta “Il male nascosto” – Edizioni Terra d’ulivi)

 

 

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