
Nella silloge di poesie Tra speranza e angoscia di Giovanni Tavčar, troviamo le seguenti parole che ci dovrebbero fare riflettere e dalle quali vogliamo prendere l’avvio nell’esaminare questa opera: «Dovremmo essere più spesso / come i bambini /…/ che vivono / dell’attimo fuggente, / della temporanea contentezza, / dell’inconscia felicità» (Come i bambini). Ecco, i bambini non si angustiano del passato né stanno in tensione verso il futuro. Vivono il momento presente, il qui e ora. Non conoscono né angoscia, né speranza.