
DIVENIRE
il tempo
uccide i tronchi
uccide le gemme
divora il ferro
il tempo
ci sorprende
anche quando è notte
e vorremmo dormire,
anche quando
non si fa che invocare
la pietà delle stelle
il tempo ti annusa
t’insegue
ti riduce a brandelli
poi ti lascia per strada.
***
CHI SIAMO
chi siamo,
noi ragionatori d’universi lontani,
chi siamo,
noi evocatori di memorie divine
che niente hanno in comune
col guscio di carne e d’ossa
che ci veste,
noi con le ali potenti di cielo
che forse un giorno abbiamo avuto
se ora a volte urlano
cicatrici sulla schiena,
certo è difficile comprendere
quale sia la parte sulla scena
e se una parte poi vi sia
ma forse sarà vero
che esiliati siamo
da un mondo che è perduto
e lì certo
eravamo eterni e felici.
(1998)
Francesco Palmieri
(dalla raccolta inedita “Poesie giovanili”)