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Con questa rubrica si vorrebbe dare ‘voce viva’ a testi di diverso genere e ad autori noti e meno noti che di solito vengono conosciuti tramite lettura personale e spesso silenziosa. Senza nulla togliere alla profondità dell’esperienza soggettiva di immersione nel testo, con questo tentativo si vuole porre l’accento sulla modalità dell’ascolto e della compartecipazione acustica dell’espressione letteraria, così come accade quando assistiamo ad uno spettacolo teatrale o, più semplicemente, quando dialoghiamo. La scelta di autori e testi sarà a cura della redazione, tuttavia non si esclude che potranno essere prese in considerazione proposte di testi poetici su iniziativa di esterni alla stessa redazione, che il curatore leggerà, avendo cura di inviare copia del testo proposto. Solo un’avvertenza: la voce narrante è quella di un lettore comune e non l’espressione professionale di un attore, così come l’ambiente operativo che non è uno studio di registrazione.
Francesca
Sei emersa dalla notte
con i fiori tra le mani
e sei apparsa nella folla
che chiacchierava intorno a te.
Io, che ti ho riconosciuta come luce necessaria
m’infuriavo a sentirti nominare
quasi fossi cosa superflua.
Ora vorrei onde azzurre
a rinfrescare la mia mente
che invoca un mondo a seccarsi
come foglia morta
o un guscio di soffione
che si disperde in cielo
così, da ritrovarti ancora,
solamente tu,
tu sola.
Ezra Pound, da I Cantos
Traduzione infedele di Francesco Palmieri
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