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LIMINA MUNDI

~ Per l'alto mare aperto

LIMINA MUNDI

Archivi della categoria: La poesia prende voce

LA POESIA PRENDE VOCE: RAFFAELA FAZIO

18 martedì Feb 2025

Posted by maria allo in La poesia prende voce, Podcast, POESIA, TRADUZIONI

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La poesia prende voce, Maria Allo, Raffaela Fazio

LA POESIA PRENDE VOCE

R. BROOKE – Sonnet/Sonetto. Traduzione di Raffaela Fazio

SONNET

Sonnet

I said I splendidly loved you; it’s not true.
Such long swift tides stir not a land-locked sea.
On gods or fools the high risk falls − on you –

The clean clear bitter-sweet that’s not for me.
Love soars from earth to ecstasies unwist.
Love is flung Lucifer-like from Heaven to Hell.
But − there are wanderers in the middle mist,
Who cry for shadows, clutch, and cannot tell
Whether they love at all, or, loving, whom:
An old song’s lady, a fool in fancy dress,
Or phantoms, or their own face on the gloom;
For love of Love, or from heart’s loneliness.
Pleasure’s not theirs, nor pain. They doubt, and sigh,

And do not love at all. Of these am I.

*

Sonetto

Ti professai, magnifico, il mio amore: era fasullo.

Se chiuso, non è mosso da rapide correnti il mare.

Il grande rischio grava dei o folli – tu tra quelli.

Non fa al caso mio il chiaro e netto dolce-amaro.

S’innalza dalla terra a ignote estasi l’amore,

come Lucifero scagliato dal Cielo all’Inferno.

Ma in mezzo, nella nebbia, ci sono viaggiatori

gementi per un niente; s’aggrappa a ciò che ha intorno

ognun di loro. Se ami oppur chi ami dir non sa:

se un pazzo in costume o dama di vecchia canzone,

se uno spettro o il suo stesso volto nell’oscurità,

per amor di Amore o solitudine del cuore.

Né pena né piacere gli appartiene. Di tutto

è incerto, sospira, non ama affatto. Io son sì fatto. 

da “L’amore è breccia nelle mura.” Antologia poetica a cura di Raffaela Fazio (puntoacapo 2025)

Nota

Raffaela Fazio (Arezzo 1971) risiede a Roma dove lavora come traduttrice. Ha trascorso dieci anni in vari paesi europei, laureandosi in lingue e politiche europee all’Università di Grenoble, e specializzandosi presso la Scuola di Interpreti e Traduttori di Ginevra. Rientrata in Italia, ha conseguito un diploma in scienze religiose e un master in beni culturali presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma. 

Nel campo dell’iconografia, ha pubblicato alcuni articoli e due guide sull’arte paleocristiana. È autrice di vari libri di poesia. Tra gli ultimi: “L’arte di cadere” (Biblioteca dei Leoni, 2015); “Ti slegherai le trecce” (Coazinzola Press, 2017); “L’ultimo quarto del giorno” (La Vita Felice, 2018); “Midbar” (Raffaelli Editore, 2019); “Tropaion” (puntoacapo Editrice, 2020); “A grandezza naturale. 2008-2018” (Arcipelago Itaca, 2020); “Meccanica dei solidi” (puntoacapo Editrice, 2021); “Un’ossatura per il volo” (Raffaelli Editore, 2021); “Gli spostamenti del desiderio” (Moretti e Vitali, 2023). Si è occupata della traduzione di Rainer Maria Rilke, in “Silenzio e Tempesta, Poesie d’amore” (Marco Saya Edizioni, 2019), di Edgar Allan Poe, in “Nevermore. Poesie di un Altrove” (Marco Saya Edizioni, 2021), di Renèe Vivien in “L’ardente agonia delle rose” (Marco Saya Edizioni, 2023) e di Rupert Brooke in “L’amore è breccia nelle mura” (puntoacapo Editrice, 2025). Nel 2021 è uscito un suo libro di brevi racconti come vincitore del primo premio Narrapoetando 2021: “Next Stop. Racconti tra due fermate” (Fara Editore, 2021).

Raffaela Fazio

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Citazione

LA POESIA PRENDE VOCE: RAFFAELLA ROSSI

21 martedì Gen 2025

Posted by maria allo in La poesia prende voce, Podcast, POESIA

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Maria Allo, Podcast, Raffaella Rossi

LA POESIA PRENDE VOCE

Le parole sono un mezzo con cui attraversare il tempo

e starci, fuori misura, dentro.”

Beatrice Niccolai

Letture tratte dalla raccolta ” Ipotermia”, Delta 3 Edizioni, collana Plenilunio, 2024( Postfazione di Emanuela Sica). Legge l’autrice stessa.

ph. di Ida Idaco

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“Le viti del pianto” di Lara Pagani

07 martedì Gen 2025

Posted by maria allo in CRITICA LETTERARIA, La poesia prende voce, Note critiche e note di lettura, POESIA

≈ 1 Commento

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Lara Pagani, Maria Allo

ilglomerulodisale 2024
collana La rosa del guardare, diretta da Franca Alaimo
prefazione di Franca Alaimo
con una nota di Daìta Martinez

Nota di lettura: Maria Allo

Lara Pagani, nella sua opera prima, “Le viti del pianto”, per conto della casa editrice “ilglomerulodisale, ci consegna una vita vissuta tutta dal di dentro in una dimensione verticale, perché vibra il sogno di una bellezza che, si affaccia sul deserto, ma con l’alternativa dell’unica scelta consapevole: fra terra e mare è quest’ultimo che corrisponde alla sua vita (“sono l’acqua/ che manca sotto i piedi”). La realtà nella quale lo sguardo dell’autrice si sofferma sui dettagli è densa di circostanze , sfumature, tratti descrittivi che si intrecciano nel tempo, si dimenticano o riaffiorano nella memoria ( “In piazza a Venezia fu l’incubo” p.19, o “Era questione di tempo, di correnti/propizie innamorarmi dall’origine”p.27) per cercare strade da battere esclusivamente entro l’orizzonte del tempo e dello spazio, la sola dimensione che ci appartenga, anche se una frattura insanabile accresce il senso di solitudine dell’io. Così nonostante i tratti descrittivi, qui i particolari diventano emblemi tanto più efficaci quanto più sono realistici, perché, come dice Zanzotto, la poesia ci ridà le emozioni più profonde, che possono nascere in noi. Ma non è sufficiente, il tempo incalza e semina rovine, il passato si dissolve, eppure un incontro, un’emozione vissuta o un pensiero resta solo l’oggetto, che era presente e che, come un amuleto, sembra raccoglierne in sé il segreto: “passi e gli angeli si piegano, girano /le viti del pianto. Dai tuoi dolori /brucia una risata – dal mento d’oro/ spunta al cosmo l’inedito profilo”. Ecco, la poeta non accetta l’idea che della vita vissuta non resti traccia e che il trascorrere del tempo porti con sé emozioni legate a una presenza concreta (“Il filo che ci lega non è rosso. / Non stringe, non fa male eppure/lascia sui quattro polsi un lungo segno invisibile” p. 37), messa in dubbio dall’azione del tempo:” È stata una catastrofe /per sottrazioni, non ha fatto danni /particolari – soltanto ha annullato/giorno per giorno il dono del tempo”. Le viti del pianto presenta pertanto una costruzione complessa e delicatissima che si fonda sull’analogia, ovvero sull’accostamento alogico di elementi disparati, che si caricano di valore allusivo, così la discesa di Clizia, figura metamorfica, (come è stato giustamente osservato da Franca Alaimo nella prefazione), coincide con la possibilità che i valori umanistici resistano alla deriva della storia e i significati delle cose vengano ricercati con gli strumenti della ragione. Tuttavia Clizia si contrappone anche alla lontananza irraggiungibile, in quanto connotata con i caratteri istintivi della sensualità e della corporeità : “avevo le piume /e un bel paio d’ali: ero diventata/uno splendido piccione”(p.16) o in un tentativo di rintracciare sul filo della memoria un passato perduto, resta dunque, pur sempre uno jato , un duplice senso di rimpianto e di desiderio della poeta : “A lampioni eclissati ti ho sfogliato le palpebre –/l’iride tremula, viola come la notte /quando è impossibile da spegnere”. In questa raccolta percorsa dal dolore dell’assenza quasi urlata nel sussulto di una raffinata postura poetica (dalla postfazione di Daita Martinez), il nucleo ispirativo di Lara Pagani tende a coincidere con l’istante di grazia e la sua capacità di cogliere il dono ereditato da Clizia che in questa raccolta si definisce con rigorosa coerenza.

Maria Allo

da: Le viti del pianto (glomerulodisale 2024)

Canto il tuo corpo acquatico –
i polpastrelli senz’ombra
di grinze, le pinne chiare che sono
la tua chioma. Quando trema
la terraferma è il tuo respiro.

*

Cammino sulla sponda del mio mare
che non è calmo, non è tutto azzurro –
azzurri sono gli occhi disegnati
sul viso, quelle gemme che nascondo
come parole perché fanno male.
Lunghi e ramati i miei capelli, sfoggio
un sorriso capace di confondere
i cercatori di perle più avveduti:
non mi avrete, voi bestie – sono l’acqua
che manca sotto i piedi, sono il fuoco
che arretra al solo pensiero di toccarvi.

*

Dei tuoi dolori non fare parola –
tirare dritto fosse l’ultima prova,
l’ultimo incendio della tua figura:
anche questo sei tu, pianeta rosso
per orbite e per anelli che splendono
al dito, nera cometa e sventura
di tutte le solitudini, tu –
passi e gli angeli si piegano, girano
le viti del pianto. Dai tuoi dolori
brucia una risata – dal mento d’oro
spunta al cosmo l’inedito profilo.

*

Ti si può solo ascoltare, sperare
un giorno di somigliarti. I girasoli
che tanto ami hanno appena messo
la testa fuori dal fango, qualcuno
intanto la china. Tu comprendi tutto:
anche morire è una fatica, dici
mentre sgombri la tavola dai resti
del pranzo che non abbiamo diviso.

*

Alla strada che hai disegnato
di fronte a me come qualcuno
che ti spiega le vele e ti prepara
l’amore di una barca penso adesso
che muori in lunghi momenti bianchi.
Ho avuto la fortuna sul collo, la stella
che non brilla bensì trama sotto il ventre
azzurro delle nuvole logorandomi
in altalena la curva dei fianchi.

*

Ricordo il pulviscolo, la prima bruma
ascendente delle stelle. La tua clavicola
mi parlava incrinata, piuma da mordere.
Come arde la memoria, come trama
la luce. Guarda: sembra ancora viva
la piccola donna amata un secolo fa.

*

Il filo che ci lega non è rosso.
Non stringe, non fa male eppure
lascia sui quattro polsi un lungo segno
invisibile. La scia di una cometa
al confronto mi pare una bugia.

Lara Pagani selfie

Lara Pagani è nata nel 1986 a Lugo (Ravenna), dove vive e lavora. È laureata in lingue e letterature
straniere. Suoi inediti sono apparsi su alcune riviste online, tra cui Atelier, Poetarum Silva, Larosainpiu, Limina Mundi, Le Parole di Fedro, Bottega Portosepolto e Di Sesta e di Settima Grandezza. Le viti del pianto (ilglomerulodisale, 2024) è la sua prima raccolta di poesie.

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LA POESIA PRENDE VOCE: ORNELLA MALLO

19 martedì Nov 2024

Posted by maria allo in La poesia prende voce, Podcast, POESIA

≈ 2 commenti

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La poesia prende voce, Maria Allo, Ornella Mallo

LA POESIA PRENDE VOCE

Maneggiare le parole, soppesarle,

esplorarne il senso,

è una maniera di fare l’amore…

Marguerite Yourcenar

(Foto di Duilio Scalici)

Inedito-

Candore

Può
Il sangue vermiglio
Del melograno
Imbrattare
Il bianco petalo di giglio
Violato
-dimenticato-
Sul pianoforte?

Cerco
Tra i martelletti
L’odore di dita bambine
Che pigiano i tasti.

Fitte ragnatele
Occultano
-corrodono-
Gli ingranaggi.

Davvero possono
Le fauci vischiose
Dei fiori carnivori
Divorare
Il candore delle farfalle
Sfuggite all’inganno
Dei fiori di sabbia?

Ornella Mallo

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LA POESIA PRENDE VOCE: MARIANGELA RUGGIU

05 martedì Nov 2024

Posted by maria allo in La poesia prende voce, Podcast, POESIA

≈ 2 commenti

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La poesia prende voce, Maria Allo, Maringela Ruggiu

LA POESIA PRENDE VOCE

Alla povera mia fragilità
tu guardi senza dire una parola.
Tu sei di marmo, ma io canto,
tu – statua, ma io – volo.

Marina Cvetaeva

Testo tratto dal nuovo libro” Rilucenze”,Terra d’ulivi editore, 2023

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LA POESIA PRENDE VOCE: LUCIA TRIOLO

29 martedì Ott 2024

Posted by maria allo in La poesia prende voce, Podcast, POESIA

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La poesia prende voce, Lucia Triolo, Maria Allo

LA POESIA PRENDE VOCE

La guerra è ciò che accade quando il linguaggio fallisce.
Margaret Atwood

Foto da Wikipedia

INEDITO

A GAZA

tra la folla dove abitai 

un istante

si saggiano i nomi

con la prova:

tu chiami

chi si volta è lui,

oppure no

ma lo diventa

la riuscita è solo probabile:

anche se non è il suo

tu leghi un volto

al nome

lo raccogli nel cuore

A Gaza oggi

erano terminati i nomi

quali i nomi prima del tuo?

e in un istante

nessuno si volta più

e non c’è più nessuno

LUCIA TRIOLO

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LA POESIA PRENDE VOCE: NICOLA MANICARDI

22 martedì Ott 2024

Posted by maria allo in La poesia prende voce, Podcast, POESIA

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La poesia prende voce, Maria Allo, Nicola Manicardi

LA POESIA PRENDE VOCE

«Sono a una spanna / dal tuo cuore / e guardo come mi parla il mondo / e come mi parla. / Tutto è dentro al tuo respiro».

Nicola Manicardi

Testo tratto da: CON EFFE”, Qed stèresis Edizioni, 2024. Legge lo stesso autore.

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LA POESIA PRENDE VOCE: FRANCO MASSIMO BOTTURI

15 martedì Ott 2024

Posted by maria allo in La poesia prende voce, Podcast, POESIA, SINE LIMINE

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La poesia prende voce, Maria Allo, Massimo Botturi

LA POESIA PRENDE VOCE

La poesia è quando il silenzio prende la parola.

Georges Duhamel

INEDITO

NON TI SOMIGLIA IL DOLORE

Non ti somiglia il dolore

perché hai volto, e lucido di foglia

tra i denti, e sai di erba, incolta ed irrigata

acerba e ragazzina.

Somigli più al papavero che teme la tempesta

la sua immobilità di soldato

le sue stanze, di aria ed acqua santa piovuta.

Nulla triste, soltanto un po’ sorpresa

di vita, la crudele; magnifica presenza

che scorda, delle figlie, talvolta

quella mano al mercato nella folla.

Non ti somiglia il dolore, sei più bella.

FRANCO MASSIMO BOTTURI

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LA POESIA PRENDE VOCE: LOREDANA SEMANTICA

08 martedì Ott 2024

Posted by maria allo in La poesia prende voce, LETTERATURA, Podcast, POESIA

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La poesia prende voce, Loredana Semantica, Maria Allo

LA POESIA PRENDE VOCE

Scrivo poesia e mi aspetto che la poesia

che scrivo dica qualcosa del reale

di cui faccio esperienza.

Christian Prigent

Testo tratto da ” Barracuda ” Terra d’ulivi Edizioni, 2024. (Immagini e lettura della stessa autrice)

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LA POESIA PRENDE VOCE :FRANCESCO VITALE

01 martedì Ott 2024

Posted by maria allo in La poesia prende voce, Podcast, POESIA

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Francesco Vitale, La poesia prende voce, Maria Allo, Podcast

LA POESIA PRENDE VOCE

Foto di Dino Ignani

Testo tratto da “Lo spirito cuoce” Edizioni Efesto, 2023 (Prefazione di Anna Petrungaro). Legge lo stesso autore.

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LA POESIA PRENDE VOCE: DAITA MARTINEZ

24 martedì Set 2024

Posted by maria allo in La poesia prende voce, Podcast, POESIA

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Daita Martinez, La poesia prende voce, Maria Allo

LA POESIA PRENDE VOCE

La sequenza è tratta da “nell’ora dell’aurora” Italic Pequod, Portosepolto- collana di poesia, 2023, Prefazione di Elio Grasso, legge la stessa autrice

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LA POESIA PRENDE VOCE: FRANCA ALAIMO

10 martedì Set 2024

Posted by maria allo in La poesia prende voce, Podcast

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Franca Alaimo, Maria Allo, Podcast

LA POESIA PRENDE VOCE

” è il ruolo della voce e quello del dettaglio nell’espressione a fare la poesia”

Paul Valéry

UN INEDITO

Gli incustoditi

I poeti sono gli incustoditi.

Nemmeno gli angeli li riparano

da venti e bufere perché sanno

che devono attraversare il dolore

per diventare testimoni del vero.

Il loro dono è un flauto

bello ma tremendo:

ad ogni stonatura il mondo

trema e vacilla perdendo la misura.

I poeti sono gli incustoditi

perché non c’è recinto che possa

esiliarli nel poco dell’apparente.

Si avventurano spesso

con i loro bagagli di nuvole e niente

nel profondo dei boschi

là dove tutto comincia nell’ombra e

la voce del vento compone

muovendo le foglie

la musica segreta di un altrove.

Prima di andarsene salutano

con un inchino grazioso e innocente

-come quello che si insegna ai bambini-

la prigione quotidiana

di norme, riti e moniti insipienti

FRANCA ALAIMO

 

 

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LA POESIA PRENDE VOCE: CRISTINA BOVE

02 lunedì Set 2024

Posted by maria allo in La poesia prende voce, Podcast

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Cristina Bove, La poesia prende voce, Maria Allo

LA POESIA PRENDE VOCE

Testo tratto da “La simmetria del vuoto” di Cristina Bove p.19 ( Arcipelago Itaca edizioni, 2018 ), legge la stessa autrice

Di genere

*Abbiamo un modo così particolare

di scriverci la vita addosso

certificati d’esistenza in cui pezzi mancanti

più o meno visibili

ci sottraggono peso  (dimagrimento garantito)

ci squalificano fino a dimostrare

che non siamo più stelle dipinte belle

ma

in quel pugno di niente

e ci si trova un giorno in disavanzi

cambiate  fuori e frammentate dentro

*in quel vuoto che ci faceva donne sconsolate

_ si vive per i figli e per mille altre ragioni_

cicatrici ipertrofiche a ricordo

il corpo in astinenza d’emozioni

la giovinezza estinta prima che fosse tempo 

io scrivo donna

senza cancellature o pentimenti

in lingua femmina

(di maschi è stato scritto per i secoli)

e mi dichiaro fiera

per quanto mi si dica circoscritta

di tanta mia esistenza al femminile

*e sul finire parlo anche in dialetto

recupero i miei geni primordiali

sono che siamo tutte _amate o meno_

rivendico il diritto

a proclamare un cuore poliglotta, uno straniero

che per farsi capire anche dagli uomini

figli fratelli padri amici amanti

dialoga e gesticola più forte

CRISTINA BOVE

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LA POESIA PRENDE VOCE: GABRIELE GRECO

19 mercoledì Giu 2024

Posted by maria allo in La poesia prende voce, Podcast, POESIA

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Gabriele Greco, Maria Allo, Podcast

LA POESIA PRENDE VOCE

Foto di Sandra Hammar (Svezia)

“Ai miei figli”, lettura tratta dalla raccolta ” Bruciaglie” Italic Pequod, 2022

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LA POESIA PRENDE VOCE: PATRIZIA SARDISCO

12 mercoledì Giu 2024

Posted by maria allo in La poesia prende voce, Podcast, POESIA

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La poesia prende voce, Maria Allo, Patrizia Sardisco, Podcast

LA POESIA PRENDE VOCE

Testo di Patrizia Sardisco, tratto da “ Autism Spectrum”,  Arcipelago Itaca, 2019

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LA POESIA PRENDE VOCE: ROSSANA JEMMA

04 martedì Giu 2024

Posted by maria allo in La poesia prende voce, Podcast, POESIA

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LA POESIA PRENDE VOCE

Testo tratto da” La strada verso il canto” RP Libri, 2023 (Prefazione di Maria Allo)

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LA POESIA PRENDE VOCE: SOTIRIOS PASTAKAS (Σωτήρης Παστάκας)

30 giovedì Mag 2024

Posted by maria allo in La poesia prende voce, Podcast, POESIA, TRADUZIONI

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Maria Allo, Podcast, Sotirios Pastakas

LA POESIA PRENDE VOCE

Foto di Salvatore Matarazzo

Il testo inedito è tratto da “Canto di misconosciuta gloria“, in preparazione dalle Edizioni Multimedia di Salerno, nella traduzione dal greco di Maria Allo.

Η ΑΓΑΠΗ ΕΙΣ ΕΑΥΤΟΝ ή ΓΑΤΑ ΜΙΡΑΝΤΑ

Ξαπλωμένη στον ήλιο

πάνω στην αποβάθρα,

γλύφει τα νύχια της

η γάτα Μιράντα.

Νίβει το πρόσωπο

κουλουριάζεται

την ουρά της

δαγκώνει και ασπάζεται.

Τα πόδια σηκώνει ψηλά

σαν δεν ντρέπεται,

την κοιλιά της φιλά

κι όσα έπονται.

Δεν αντιλήφθηκε

πως κατέφθασα

με το flying dolphin

και μάλιστα πως έφθασα

να μισώ τον εαυτό μου

περισσότερο απ’ όλες τις υπάρξεις

περιηγητής φανατικός

στις ομορφιές της πλάσης.

Ξαποσταίνοντας με τον φραπέ

ας ήταν να υπήρχα,

στην επόμενη ζωή

σαν γάτα στην Ύδρα.

L’AMORE DI SÉ O LA GATTA MIRANDA

(Traduzione di Maria Allo)

Sdraiata al sole

sul molo,

si lecca gli artigli

la gatta Miranda.

Lava il viso

si raggomitola,

prende la coda

a morsi e baci.

Piedi in su

da svergognata,

bacia la pancia

e poco più giù.

Non si rende conto

del mio sbarco

dall’aliscafo

e di come sono arrivato

ad odiarmi

più di tutti gli esseri

io viaggiatore incantato

fra le bellezze del creato.

In sesto col frappè

mi auspico di tornare

da gatta a Hydra

nella mia prossima vita.

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LA POESIA PRENDE VOCE: GRAZIA PROCINO

23 giovedì Mag 2024

Posted by maria allo in La poesia prende voce, Podcast, POESIA

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LA POESIA PRENDE VOCE

Testo tratto dal poemetto ” Filottete ovvero I vuoti ancora da sfamare” di Grazia Procino, peQuod, 2023

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LA POESIA PRENDE VOCE: SERGIO DANIELE DONATI

15 mercoledì Mag 2024

Posted by maria allo in La poesia prende voce, Podcast, POESIA

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Maria Allo, Sergio Daniele Donati

LA POESIA PRENDE VOCE

Testo tratto da “Amén” Il Leggìo – libreria editrice, 2024 ( Prefazione di Anna Rita Merico)

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LA POESIA PRENDE VOCE: GABRIELLA GRASSO

08 mercoledì Mag 2024

Posted by maria allo in La poesia prende voce, Podcast, POESIA

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LA POESIA PRENDE VOCE

Testo tratto da “Sciott “di Gabriella Grasso | Puntoacapo Editrice, 2024( Postfazione di Pietro Russo)

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