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LIMINA MUNDI

~ Per l'alto mare aperto

LIMINA MUNDI

Archivi tag: Monumento al mare

Monumento al mare: Arthur Conan Doyle

15 giovedì Mag 2025

Posted by emiliocapaccio in Monumento al mare, TRADUZIONI

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Arthur Conan Doyle, Emilio Capaccio, Monumento al mare, POESIA, TRADUZIONI

Monumento al mare

Arthur Conan Doyle (1859-1930), scozzese (foto web)

DAL MAR DEL NORD
(Traduzione di Emilio Capaccio)

Le sue guance bagnate erano dagli sprizzi del Mar del Nord,
andavamo dove ciottoli e marea s’incontrano;
lunghe onde rotolavano da lontano
facendo le fusa con arricciature ai nostri piedi.
E come noi andavamo mi sembrò
che tre vecchi amici si fossero rivisti quel giorno,
il vecchio, vecchio cielo, il vecchio, vecchio mare,
e l’amore, vecchio quanto loro.
Veniva dal mare una bruma meditabonda,
la vedemmo distendersi, piega su piega,
e notammo il gran sole alchimista
mutare tutto il suo bordo plumbeo in oro.
Osservate bene, osservate bene, mia signora,
il grigio sotto, l’oro sopra,
solo così la vita più grigia può splendere
tutta dorata in luce d’amore.

*

BY THE NORTH SEA

Her cheek was wet with North Sea spray,
we walked where tide and shingle meet;
the long waves rolled from far away
to purr in ripples at our feet.
and as we walked it seemed to me
that three old friends had met that day,
the old, old sky, the old, old sea,
and love, which is as old as they.
Out seaward hung the brooding mist
we saw it rolling, fold on fold,
and marked the great Sun alchemist
turn all its leaden edge to gold,
look well, look well, oh lady mine,
the gray below, the gold above,
for so the grayest life may shine
all golden in the light of love.

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Monumento al mare: Ella Wheeler Wilcox

01 giovedì Mag 2025

Posted by emiliocapaccio in Monumento al mare, TRADUZIONI

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Ella Wheeler Wilcox, Emilio Capaccio, Monumento al mare, POESIA, TRADUZIONI

Monumento al mare

Ella Wheeler Wilcox (1850-1919), americana (foto web)

UNA NAVE VOLGE A EST
(Traduzione di Emilio Capaccio)

Una nave volge a est
e un’altra volge a ovest
dagli stessi venti soffiate.
È l’assetto delle vele
non le burrasche
che indica la rotta che percorriamo.
Come venti del mare
sono le onde del tempo
mentre attraversiamo la vita.
È l’assetto dell’anima
che determina il traguardo
non la calma o la lotta.

*

ONE SHIP SAILS EAST

One ship sails East,
And another West,
By the self-same winds that blow,
Tis the set of the sails
And not the gales,
That tells the way we go.
Like the winds of the sea
Are the waves of time,
As we journey along through life,
Tis the set of the soul,
That determines the goal,
And not the calm or the strife. 

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Monumento al mare: Malcolm Lowry

17 giovedì Apr 2025

Posted by emiliocapaccio in Monumento al mare, TRADUZIONI

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Emilio Capaccio, Malcolm Lowry, Monumento al mare, POESIA, TRADUZIONI

Monumento al mare

Malcolm Lowry (1909-1957), inglese (foto web)

CITTÀ DI FERRO
(Traduzione di Emilio Capaccio)

Salpano pensieri di ferro la sera su navi di ferro;
come luci lontane, fievoli vanno mentre calano
l’àncora dodici piedi, al borbottar del traghetto
che come trottola, nel frangente mareale, tórno tórno fa girar
la sua voce di gallo mezz’arrochita da tubi attossicati
e impiumati di vapore. La nave passa. I cutter
s’allontanano. Le campane battono. Il traghetto erutta
un’ultima bianca frase; e labbra umane
un’ultima nera, carica di benvenuti
alla disfatta. Lasciano la spietata città i pensieri;
però navi di ferro sono e pietà non hanno;
e gli uomini di cuori e fianchi che si sforzano e arrugginiscono.
Pensieri di ferro salpano nella polvere da città di ferro,
però come tenere colombe i pensieri che volano a casa.

*

IRON CITIES

Iron thoughts sail out at the evening on iron ships;
They move hushed as far lights while twelve footers
Dive at anchor as the ferry sputters
And spins like a round top, in the tide rips,
Its rooster voice half muted by choked pipes
Plumed with steam. The ship passes. The cutters
Fall away. Bells strike. The ferry utters
A last white phrase; and human lips,
A last black one, heavy with welcome
To loss. Thoughts leave the pitiless city,
Yet ships themselves are iron and have no pity;
While men have hearts and sides that strain and rust.
Iron thoughts sail from the iron cities in the dust,
Yet soft as doves the thoughts that fly back home.

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Monumento al mare: Edmond Gore Alexander Holmes

27 giovedì Mar 2025

Posted by emiliocapaccio in Monumento al mare, TRADUZIONI

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Edmond Gore Alexander Holmes, Emilio Capaccio, Monumento al mare, POESIA, TRADUZIONI

Monumento al mare

Edmond Gore Alexander Holmes (1850-1936), irlandese (foto web)

NOTTE
(Traduzione di Emilio Capaccio)

Viene la notte e le stelle continuano le consuete veglie
Nelle morbide profondità insondabili del cielo:
In un mistico velo d’ombrosa oscurità giacciono
Le infinite distese degli abissi,—
Tranne dove dormono gli argentei sentieri della luce lunare,
E s’alzano e s’abbassano per sempre sognanti
Col maestoso ondeggiare del mare.
Viene la notte, e una decuplicata oscurità dove è ripido e tenebroso,
Nelle nere acque d’una baia senza sbocco
Le scogliere discendono: non c’è mai tempesta che rugge
A rompere il sonno terribile; molto al di sotto brillano bianche frange schiumose come neve;
E suoni di tuoni strangolati s’alzano sempre,
E notturni gemiti d’onde imprigionate.

NIGHT

Night comes and stars their wonted vigils keep
In soft unfathomable depths of sky:
In mystic veil of shadowy darkness lie
The infinite expanses of the deep,—
Save where the silvery paths of moonlight sleep,
And rise and sink for ever dreamily
With the majestic heaving of the sea.
Night comes, and tenfold gloom where dark and steep,
Into black waters of a land-locked bay
The cliffs descend: there never tempest raves
To break the awful slumber; far below
Glimmer the foamy fringes white as snow;
And sounds of strangled thunder rise alway,
And midnight moanings of imprisoned waves.

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Monumento al mare: Amos Russel Wells

13 giovedì Mar 2025

Posted by emiliocapaccio in Monumento al mare, TRADUZIONI

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Amos Russel Wells, Emilio Capaccio, Monumento al mare, POESIA, TRADUZIONI

Monumento al mare

Amos Russel Wells (1862-1933), americano (foto web)

LA COPPA DELL’OCEANO
(Traduzione di Emilio Capaccio)

Cosa contiene la coppa dell’oceano?
Gloria di porpora e scintillio d’oro;
I più teneri verdi e il blu del cielo,
Colpiti dalla luce del sole in tutto e per tutto;
Increspature che vagano oziosamente.
Frangenti che cadono con schiuma galante;
Sabbie e ciottoli che si rincorrono e scivolano;
Correnti mistiche che scorrono dolcemente;
Potente incantesimo dei tempi antichi,
Questo contiene la coppa dell’oceano.

Che cosa sente la coppa dell’oceano
Alle labbra della gente di terra d’ogni luogo?
Il respiro minaccioso e spettrale del pericolo,
le forme martoriate d’una morte atroce;
Ululanti tempeste e nevischio pungente,
lo schianto dei terribili piedi dei destrieri marini;
Navi che tremano per l’urto spaventoso,
Angoscia ammucchiata a una roccia selvaggia;
Perdita, tumulto e insidia fatale,
Questo fa il calice dell’oceano.

Guardate bene la coppa dell’oceano,
Voi che volentieri sorbite bellezza.
Soffermatevi a lungo sull’infido bordo,
Guardatevi dentro ogni volta vi curvate e bevete.

*

THE CUP OF OCEAN

What does the cup of ocean hold?
Glory of purple and glint of gold;
Tenderest greens and heavenly blue,
Shot with the sunlight through and through;
Wayward ripples that idly roam.
Tumbling breakers with gallant foam;
Sands and pebbles that chase and slide;
Mystic currents that softly glide;
Mighty spell of the ages old,
This does the cup of ocean hold.

What does the cup of ocean hear
To the lips of land folk everywhere?
Danger’s ominous, ghostly breath,
Battered forms of an awful death;
Howling tempests and bitter sleet,
Crash of the sea steeds’ terrible feet;
Ships a-quiver with fearful shock,
Anguish heaped on a savage rock;
Loss and turmoil and fatal snare,
This does the cup of ocean bear.

Look ye well to the ocean’s cup,
Ye who gladly on beauty sup.
Tarry long at the treacherous brink,
Gaze within e’er ye bend and drink.
 

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Monumento al mare: Katharine Lee Bates

06 giovedì Feb 2025

Posted by emiliocapaccio in Monumento al mare, TRADUZIONI

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Emilio Capaccio, Monumento al mare, POESIA, TRADUZIONI

Monumento al mare

Katharine Lee Bates (1859-1929), americana (foto web)

LUCI DI STELLE SUL MARE
(Traduzione di Emilio Capaccio)

Sopra il mormorio corale delle onde lievi
Le costellazioni brillano contro il tenue
Crepuscolo etereo, sempre bello, in alto,
Sereno, mentre l’uomo esce faticosamente dalle grotte
Per le città, le città clamorose, la vita che si scatena
Come un’onda contro gli scogli. Non di frequente
Le nostre città scorgono le stelle, il cui splendore è stato deriso
Dal basso e duro scintillio che sfida
La benedizione del buio della notte. Ma qui,
In mezzo all’oceano, tutte le cui voci ovattate risuonano
Un’estasi perduta dalle nostre vessate volontà umane,
Vediamo lo splendore primordiale che brillava
Sul caos, —vediamo il giovane Dio pascere
Le sue scintillanti greggi sulle purpuree colline.

*

STARLIGHT AT SEA

Over the murmurous choral of dim waves
The constellations glow against the soft
Ethereal dusk, —forever fair, aloft,
Serene, while man climbs painfully from caves
To cities, clamorous cities, life that raves
Like surf against the rocks. It is not oft
Our cities glimpse the stars, their luster scoffed
Away by low, hard glitter that outbraves
Night’s blessing of the dark. But here upon
Mid-ocean, all whose muffled voices ring
A rapture lost to our vexed human wills,
We see the primal radiance that shone
On chaos, —see the young God shepherding
His gleaming flocks on the empurpled hills.
 

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Monumento al mare: Ruby Archer

09 giovedì Gen 2025

Posted by emiliocapaccio in Monumento al mare, TRADUZIONI

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Emilio Capaccio, Monumento al mare, POESIA, Ruby Archer, TRADUZIONI

Monumento al mare

Ruby Archer (1873-1961), americana (foto web)

UNA MEMORIA DEL MARE
(Traduzione di Emilio Capaccio)

O cielo e mare, e verso di chiurlo,
Il sonoro scampanio dell’onda sull’onda,
Perle di sogno che il più fondo oceano pavimenta,
La potente meraviglia su tutto!

Il vasto, vasto mare dove cavalcano grandi navi,
La brezza aperta con pieno respiro,
La pallida schiuma atterrita dalla tempesta,
I tristi cancelli del cielo spalancati!

*

A SEA-MEMORY

O sky and sea, and curlew call,
The tinkling chime of wave on wave,
Dream-pearls that deepest ocean pave,
The mighty wonder over all!

The wide, wide sea, where great ships ride,
The open breeze with breath full drawn,
Pale foam by tempest frightened on,
Grim flood-gates of the sky flung wide!
 

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Monumento al mare: Arthur Williams Symons

19 giovedì Dic 2024

Posted by emiliocapaccio in Monumento al mare, TRADUZIONI

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Emilio Capaccio, Monumento al mare, POESIA, TRADUZIONI

Monumento al mare

Arthur Williams Symons (1865-1945), gallese (foto web)

PRIMA DELLA TEMPESTA
(Traduzione di Emilio Capaccio)

Il vento s’alza sul mare,
saltano le bianche e battute schiume ballerine;
e il mare geme con malessere,
e torna a dormire, e non può dormire.

La cresta dietro il dorsale roccioso si solleva,
mani selvagge, e martelli sulla terra,
si disperde in polvere liquida alla deriva
verso la morte tra la sabbia polverosa.

Sulla linea dell’orizzonte che s’avvicina,
dove il cielo poggia un muro visibile,
bigio alla vista, io divinizzo,
le vele che volano prima della tempesta.

*

BEFORE THE SQUALL

The wind is rising on the sea,
the windy white foam-dancers leap;
and the sea moans uneasily,
and turns to sleep, and cannot sleep.

Ridge after rocky ridge uplifts,
wild hands, and hammers at the land,
scatters in liquid dust, and drifts
to death among the dusty sand.

On the horizon’s nearing line,
where the sky rests a visible wall,
grey in the offing, I divine,
the sails that fly before the squall.
 

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Monumento al mare: Christina Georgina Rossetti

05 giovedì Dic 2024

Posted by emiliocapaccio in Monumento al mare, TRADUZIONI

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Christina Georgina Rossetti, Emilio Capaccio, Monumento al mare, POESIA, TRADUZIONI

Monumento al mare

Christina Georgina Rossetti (1830-1894), inglese (foto web)

DAL MARE
(Traduzione di Emilio Capaccio)

Perché il mare geme sempre?
Escluso dal cielo, emette il suo lamento.
S’agita contro il bordo della riva;
Tutti i fiumi in piena della terra non possono riempire
Il mare, che beve e ha ancora sete.

Puri miracoli di bellezza
giacciono nascosti nel suo letto non visti:
Anemoni, salsi, senza passione,
Come fiori respirano; sono vivi quanto basta
per respirare, moltiplicarsi e prosperare.

Gusci pittoreschi, curvi, a chiazze, a punte,
cose vive incrostate con occhi da argo,
tutti belli e uguali, ma tutti diversi,
nascono senza dolore e muoiono
senza dolore, —e così passano.

*

BY THE SEA

Why does the sea moan evermore?
Shut out from heaven it makes its moan.
It frets against the boundary shore;
All earth’s full rivers cannot fill
The sea, that drinking thirsteth still.

Sheer miracles of loveliness
Lie hid in its unlooked-on bed:
Anemones, salt, passionless,
Blow flower-like; just enough alive
To blow and multiply and thrive.

Shells quaint with curve, or spot, or spike,
Encrusted live things argus-eyed,
All fair alike, yet all unlike,
Are born without a pang, and die
Without a pang,—and so pass by.
 

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Monumento al mare: William Stanley Braithwaite

21 giovedì Nov 2024

Posted by Loredana Semantica in Monumento al mare, TRADUZIONI

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Emilio Capaccio, Monumento al mare, POESIA, TRADUZIONI, William Stanley Braithwaite

Monumento al mare

William Stanley Braithwaite (1878-1962), americano (foto web)

VOCE DEL MARE
(Traduzione di Emilio Capaccio)

Voce del mare che mi chiami,
Cuore dei boschi che il mio cuore ama,
Sono parte del vostro mistero.
Mosso dall’anima che la vostr’anima muove.

Sogno di stelle nella cupola del mare notturno,
Da qualche parte nel vostro spazio infinito
Dopo gli anni tornerò alla dimora,
Alle vostre sale per reclamare il mio posto.

*

VOICE OF THE SEA

Voice of the sea that calls to me,
Heart of the woods my own heart loves,
I am part of your mystery—
Moved by the soul your own soul moves.

Dream of the stars in the night-sea’s dome,
Somewhere in your infinite space
After the years I will come home,
Back to your halls to claim my place.
 

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Monumento al mare: Thomas Bailey Aldrich

07 giovedì Nov 2024

Posted by emiliocapaccio in Monumento al mare, TRADUZIONI

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Emilio Capaccio, Monumento al mare, POESIA, Thomas Bailey Aldrich, TRADUZIONI

Monumento al mare

Thomas Bailey Aldrich (1836-1907), americano (foto web)

LA VOCE DEL MARE
(Traduzione di Emilio Capaccio)

Nel silenzio della notte autunnale
Sento la voce del mare,
Nel silenzio della notte autunnale
Sembra che dica—
Miei son i venti in alto,
Mie le spelonche di sotto,
Miei i morti di ieri
E i morti di tanto tempo fa!

E penso alla flotta che salpò
Dalla bella riva di Gloucester,
Penso alla flotta che salpò
E non tornò mai più!
I miei occhi son pieni di lacrime,
E il mio cuore intorpidito di dolore—
Sembra come fosse ieri,
E tutto è successo tanto tempo fa!

*

THE VOICE OF THE SEA

In the hush of the autumn night
I hear the voice of the sea,
In the hush of the autumn night
It seems to say to me—
Mine are the winds above,
Mine are the caves below,
Mine are the dead of yesterday
And the dead of long ago!

And I think of the fleet that sailed
From the lovely Gloucester shore,
I think of the fleet that sailed
And came back nevermore!
My eyes are filled with tears,
And my heart is numb with woe—
It seems as if ‘t were yesterday,
And it all was long ago!
 

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Monumento al mare: Stephen Crane

24 giovedì Ott 2024

Posted by emiliocapaccio in Monumento al mare, TRADUZIONI

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Emilio Capaccio, Monumento al mare, POESIA, Stephen Crane, TRADUZIONI

Monumento al mare

Stephen Crane (1871-1900), americano (foto web)

ONDE NERE
(Traduzione di Emilio Capaccio)

Illustro l’argenteo passaggio d’una nave di notte,
Il colpo d’ogni triste onda perduta,
Il rombo calante dell’acciaio che si sforza,
Il piccolo grido d’un uomo a un uomo,
Un’ombra che cade nella notte più grigia,
E il tramonto della piccola stella;
Poi la distesa, la lontana distesa d’acque,
E la soffice sferzata d’onde nere
Per lungo tempo, in solitudine.

*

BLACK WAVES

I explain the silvered passing of a ship at night,
The sweep of each sad lost wave,
The dwindling boom of the steel thing’s striving,
The little cry of a man to a man,
A shadow falling across the greyer night,
And the sinking of the small star;
Then the waste, the far waste of waters,
And the soft lashing of the black waves
For long and in loneliness.
 

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Monumento al mare: Lydia Huntley Sigourney

10 giovedì Ott 2024

Posted by emiliocapaccio in Monumento al mare, TRADUZIONI

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Emilio Capaccio, Lydia Huntley Sigourney, Monumento al mare, POESIA, TRADUZIONI

Monumento al mare

Lydia Huntley Sigourney (1791–1865), americana (foto web)

SEPOLTURA IN MARE
(Traduzione di Emilio Capaccio)

Giù negli insondati regni,
Ove scorrono fontane nascoste,
Solo, a trovar il silente giaciglio,
Il figlio della terra deve andare.

Per lui nessuna funebre campana
Può amici piangenti adunare,
Né polvere, a polvere di simili, sarà deposta
Entro il verde sagrato della chiesa.

Addio! Un tuffo pesante!
Una fenditura al fondo dell’oceano!

Poi la cupa e sorda onda
A spazzar via, tutto è finito.

Ti diamo un serio incarico,
O triste e solenne profondità,
Al sicuro nel tuo freddo e forte abbraccio
Questa forma preziosa custodisci;

Fin quando al suon della tromba,
Che empie il mondo di terrore,
Le tue cavità e le tombe della terra
Renderanno i loro morti:

Allora rivestito di gloriosa luce,
Possa questo nostro amico sorgere,
E mutar la tua buia e imprigionante cella
In libertà dei cieli.

*

BURIAL AT SEA.

Down to the unfathom’d realms,
Where hidden fountains flow,
Alone, his silent couch to find,
The child of earth must go.

For him no funeral bell
May weeping friends convene,
Nor dust, to kindred dust be laid
Within the church-yard green.

Farewell! one heavy plunge!
One cleft in ocean’s floor!

And then the deaf and sullen surge
Sweeps on, and all is o’er.

We give thee earnest charge,
Oh sad, and solemn deep,
Safe in thy cold and strong embrace
This precious form to keep;

Till at the trumpet’s sound,
Which fills the world with dread,
Thy caverns, and the graves of earth
Shall render up their dead:

Then clothed in glorious light,
May this our friend arise,
And change thy dark, imprisoning cell,
For freedom in the skies.
 

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Monumento al mare: Nathaniel Hawthorne

19 giovedì Set 2024

Posted by emiliocapaccio in Monumento al mare, TRADUZIONI

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Emilio Capaccio, Monumento al mare, Nathaniel Hawthorne, POESIA, TRADUZIONI

Monumento al mare

Nathaniel Hawthorne (1804-1864), americano (foto web)

L’OCEANO
(Traduzione di Emilio Capaccio)

L’oceano ha le sue grotte silenziose,
Profonde, quiete e solitarie;
Anche se c’è furia sulle onde,
Sotto di loro non c’è nessuno.
I terribili spiriti degli abissi
Hanno lì la loro comunione;
E ci sono quelli per cui piangiamo,
I giovani, i brillanti, i giusti.
I marinai stanchi riposano tranquilli
Sotto il loro mare blu.
Le oceaniche solitudini sono benedette,
Perché laggiù c’è purezza.
La terra ha colpa, la terra ha affanno,
Le sue tombe sono inquiete;
Ma il placido sonno è sempre lì,
Sotto le onde blu scuro.

*

THE OCEAN

The Ocean has its silent caves,
Deep, quiet, and alone;
Though there be fury on the waves,
Beneath them there is none.
The awful spirits of the deep
Hold their communion there;
And there are those for whom we weep,
The young, the bright, the fair.
Calmly the wearied seamen rest
Beneath their own blue sea.
The ocean solitudes are blest,
For there is purity.
The earth has guilt, the earth has care,
Unquiet are its graves;
But peaceful sleep is ever there,
Beneath the dark blue waves.

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Monumento al mare: John Masefield

05 giovedì Set 2024

Posted by emiliocapaccio in Monumento al mare, TRADUZIONI

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Emilio Capaccio, John Masefield, Monumento al mare, POESIA, TRADUZIONI

Monumento al mare

John Masefield (1878-1967), inglese (foto web)

FEBBRE DEL MARE
(Traduzione di Emilio Capaccio)

Calarmi ancora nei mari, nel solitario mare e nel cielo,
E tutto ciò che chiedo è un’alta nave e una stella per condurla,
La gioia del timone, la canzone del vento, il tremolio della vela,
Una nebbia grigia sul volto marino e una grigia alba nascente.

Calarmi ancora nei mari, perché il richiamo della corrente
È un chiaro e selvaggio richiamo che non può essere negato;
E tutto ciò che chiedo è un giorno di vento con bianche nubi volanti,
Con spruzzi e spume sollevate e gabbiani che gridano.

Calarmi ancora nei mari, alla vita zingara e vagabonda,
Sulla via di gabbiani e balene, dove il vento è un coltello affilato;
E tutto ciò che chiedo è un’allegra storia da un ridente compagno,
E un sonno tranquillo e un dolce sogno per quando il gioco è finito.

*

SEA FEVER

I must go down to the seas again, to the lonely sea and the sky,
And all I ask is a tall ship and a star to steer her by,
And the wheel’s kick and the wind’s song and the white sail’s shaking,
And a grey mist on the sea’s face, and a grey dawn breaking.

I must go down to the seas again, for the call of the running tide
Is a wild call and a clear call that may not be denied;
And all I ask is a windy day with the white clouds flying,
And the flung spray and the blown spume, and the sea-gulls crying.

I must go down to the seas again, to the vagrant gypsy life,
To the gull’s way and the whale’s way, where the wind’s like a whetted knife;
And all I ask is a merry yarn from a laughing fellow-rover,
And quiet sleep and a sweet dream when the long trick’s over.
 

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Monumento al mare: Ronald de Carvalho

20 giovedì Giu 2024

Posted by emiliocapaccio in Monumento al mare, TRADUZIONI

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Emilio Capaccio, Monumento al mare, POESIA, Ronald de Carvalho, TRADUZIONI

Monumento al mare

Ronald de Carvalho (1893-1935), brasiliano (foto web)

IL MERCANTE D’ARGENTO, ORO E SMERALDO
(Traduzione di Emilio Capaccio)

Odora il mare! Odora il mare!
Le reti pesanti battono come ali,
le reti umide palpitano nel crepuscolo.
La spiaggia liscia è una scintillazione di scaglie.

Saltellano nere razze nell’oro della sabbia bagnata,
l’acciaio delle muggini luccica in mani d’ebano e di bronzo.

Muscoli, pinne, voci e fragori, tutto si mischia,
tutto si mischia nel crearsi della schiuma che ferve tra gli scogli.

Odora il mare!

Il corno della luna nuova gioca sulla cresta dell’onda.
E tra le alghe molli e i villosi molluschi,
dove si trascinano granchi dalle zampe denticolate
e dove bolle l’olio gelatinoso dei flessili calamari,
nella rete immensa della notte carica di stelle,
nella melodia libera delle acque e dello spazio,
invasa d’aria, profetica, timpanica,
scoppia orgogliosamente la chiacchera d’un piovanello…

*

O MERCADOR DE PRATA, DE OURO E ESMERALDA

Cheira a mar! cheira a mar!
As redes pesadas batem como asas,
as redes úmidas palpitam no crepúsculo.
A praia lisa é uma cintilação de escamas.

Pulam raias negras no ouro da areia molhada,
o aço das tainhas faísca em mãos de ébano e bronze.
Músculos, barbatanas, vozes e estrondos, tudo se mistura,
tudo se mistura no criar da espuma que ferve nas pedras.

Cheira a mar!

O corno da lua nova brinca na crista da onda.
E entre as algas moles e os peludos mariscos,
onde se arrastam caranguejos de patas denticuladas
e onde bole o óleo gelatinoso das lulas flexíveis,
diante de rede imensa na noite carregada de estrelas,
na livre melodia das águas e do espaço,
entupido de ar, profético, timpânico,
estoura orgulhosamente o papo dum baiacu…

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Monumento al mare: Joyce Kilmer

05 mercoledì Giu 2024

Posted by emiliocapaccio in Monumento al mare, TRADUZIONI

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Emilio Capaccio, Joyce Kilmer, Monumento al mare, POESIA, TRADUZIONI

Monumento al mare

Joyce Kilmer (1886-1918), americano (foto web)

IN MEZZO ALL’OCEANO IN TEMPO DI GUERRA
(Traduzione di Emilio Capaccio)

Il fragile splendore del mare piatto,
Il volto sereno e d’argento velato della luna,
Fanno di questa nave un luogo incantato
Piena di chiara allegria e dorata magia.
Ora, per un po’, la risata spensierata sarà
Mescolata al canto, per dargli più dolce grazia,
E le vecchie stelle, nella loro corsa infinita,
Daranno ascolto e invidieranno la giovane umanità.

Eppure questa sera, a cento leghe di distanza,
Queste acque arrossano d’uno strano e terribile rosso.
Prima della luna, una nube oscenamente grigia
Sorge da ponti schiantati nel piombo aereo.
E queste stelle sorridono col loro modo immemorabile
Sulle onde che ricadono su mille nuovi morti!

*

MID-OCEAN IN WAR TIME

The fragile splendour of the level sea,
The moon’s serene and silver-veiled face,
Make of this vessel an enchanted place
Full of white mirth and golden sorcery.
Now, for a time, shall careless laughter be
Blended with song, to lend song sweeter grace,
And the old stars, in their unending race,
Shall heed and envy young humanity.

And yet to-night, a hundred leagues away,
These waters blush a strange and awful red.
Before the moon, a cloud obscenely grey
Rises from decks that crash with flying lead.
And these stars smile their immemorial way
On waves that shroud a thousand newly dead!

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Monumento al mare: Alfred Tennyson

16 giovedì Mag 2024

Posted by emiliocapaccio in Monumento al mare, TRADUZIONI

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Emilio Capaccio, Monumento al mare, POESIA, TRADUZIONI, William Ernest Henley

Monumento al mare

Alfred Tennyson (1809-1892), inglese (foto web)

FRANGERE, FRANGERE, FRANGERE
(Traduzione di Emilio Capaccio)

Frangere, frangere, frangere,
Sulle tue fredde pietre bigie, O Mare!
E vorrei che la mia lingua potesse dire
I pensieri che sorgono in me.

Oh, bene per il figlio del pescatore,
Che grida alla sorella che gioca!
Oh, bene per il piccolo marinaio
Che canta dalla sua barca nella baia!

E le navi maestose proseguono
Verso il loro asilo sotto la collina;
Ma per il tocco d’una mano svanita,
E il suono d’una voce taciuta!

Frangere, frangere, frangere
Ai piedi delle tue rupi, O Mare!
Ma la tenera grazia d’un giorno che è morto
Non tornerà più da me.

*

BREAK, BREAK, BREAK

Break, break, break,
On thy cold gray stones, O Sea!
And I would that my tongue could utter
The thoughts that arise in me.

O, well for the fisherman’s boy,
That he shouts with his sister at play!
O, well for the sailor lad,
That he sings in his boat on the bay!

And the stately ships go on
To their haven under the hill;
But O for the touch of a vanish’d hand,
And the sound of a voice that is still!

Break, break, break
At the foot of thy crags, O Sea!
But the tender grace of a day that is dead
Will never come back to me.
 

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Monumento al mare: William Ernest Henley

02 giovedì Mag 2024

Posted by emiliocapaccio in Monumento al mare, TRADUZIONI

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Emilio Capaccio, Monumento al mare, POESIA, TRADUZIONI, William Ernest Henley

Monumento al mare

William Ernest Henley (1849-1903), inglese (foto web)

UN AMORE DAL MARE
(Traduzione di Emilio Capaccio)

Sotto la notte che mi copre scevra di stelle,
(O tribolazione del vento che rotola!)
Nera come la nube di qualche tremendo incantesimo,
Il sussurro del sospirante mare
Pare il bisbiglio singhiozzante di due anime
Che tremano in una passione d’addio.

Ai desideri che triplicarono in me la vita,
(O malinconia del vento che rotola!)
Ai sogni che sembrarono predire il futuro,
Alle speranze che montarono in me come il mare,
A tutte le dolci cose inviate sulle anime felici,
Non posso che sciogliere un silente addio.

E alla fanciulla che fu sì tanto per me
(O lamento di questo vento che rotola!)
Poiché non posso costringela a vivere,
Sotto la notte, accanto al mar che risuona,
colmo dell’amor che avrebbe potuto unirci le anime,
Un triste, ultimo, lungo, supremo addio.

*

A LOVE BY THE SEA

Out of the starless night that covers me,
(O tribulation of the wind that rolls!)
Black as the cloud of some tremendous spell,
The susurration of the sighing sea
Sounds like the sobbing whisper of two souls
That tremble in a passion of farewell.

To the desires that trebled life in me,
(O melancholy of the wind that rolls!)
The dreams that seemed the future to foretell,
The hopes that mounted herward like the sea,
To all the sweet things sent on happy souls,
I cannot choose but bid a mute farewell.

And to the girl who was so much to me
(O lamentation of this wind that rolls!)
Since I may not the life of her compel,
Out of the night, beside the sounding sea,
Full of the love that might have blent our souls,
A sad, a last, a long, supreme farewell.

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Monumento al mare: William Ellery Channing

18 giovedì Apr 2024

Posted by emiliocapaccio in Monumento al mare, TRADUZIONI

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Emilio Capaccio, Monumento al mare, POESIA, TRADUZIONI, William Ellery Channing

Monumento al mare

William Ellery Channing (1818–1901), americano (foto web)

CANZONE DEL MARE
(Traduzione di Emilio Capaccio)

Va la nostra barca libera alle onde,
sulla curva della marea, ove si frange il flutto ricciuto,
come traccia di vento su bianchi fiocchi di neve:
via, via! È un sentiero sul mare.

Possono infuriare le raffiche — far tendere la vela,
perché i nostri spiriti sanno strappare al vento la forza,
e le nubi plumbee cedono alla mente solare,
non temiamo il turbine della burrasca.

Onde sulla spiaggia e schiuma marina selvaggia,
con un balzo, uno scatto e un urrà improvviso,
dove l’alga si lega alla sua dimora,
e gli uccelli marini si bagnano sulle creste spumose,
onda dopo onda, s’arricciano,
mentre bianca la sabbia dalla riva acceca.

*

SEA SONG

Our boat to the waves go free,
By the bending tide, where the curled wave breaks,
Like the track of the wind on the white snowflakes:
Away, away! ’Tis a path o’er the sea.

Blasts may rave,— spread the sail,
For our spirits can wrest the power from the wind,
And the gray clouds yield to the sunny mind,
Fear not we the whirl of the gale.

Waves on the beach, and the wild sea-foam,
With a leap, and a dash, and a sudden cheer,
Where the seaweed makes its bending home,
And the sea-birds swim on the crests so clear,
Wave after wave, they are curling o’er,
While the white sand dazzles along the shore.
 

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