Pastura per pesci distratti da altro
le onde lassù capovolte
o il fondo di sabbia farina
L’ho coniugata per modi e tempi
i più ruvidi o gentili
la libertà, la scabra, la rocciosa, la ridente
Ora la porto come un abito di gala
per sbertucciare chi crede alla follia
di trattenerla con catene e confini
Un abito che come quello del re
va bene per ogni occasione
perché fa bella la grassa e la storta.
Non c’è rifiuto che possa sporcarla
non c’è giudizio che la turbi o confonda
lei balla in cerchio e salta e piroetta
la cassa che l’aspetta la conosce
non ha fretta, non ha premura
conosce le vie degli uomini piccini
la sua sarà comunque buona ventura.