
Piet Mondrian, Composition with large red plane, yellow, black, grey and blue (1921)
La poesia è anche incontro, una geometria di rette a volte parallele, altre volte perpendicolari. Similmente al quadro di Mondrian un reticolato vivo e riccamente colorato. Nell’ambito della nuova rubrica Versi Trasversali, presentiamo la poesia di …
DAVIDE MORELLI
*
ALL’IMBRUNIRE
C’è un sovraccarico di segni
a quest’ora del giorno.
L’aria si fa più fine.
L’animo fa il calco
di questo tramonto.
Tutto passa, anche il passato.
Ma non dirmi il sottinteso, il traslato.
Sembra che non ci si possa esimere
dall’hic et nunc, dai rebus insolubili,
dalle associazioni di idee,
dalle giaculatorie brevi ed ingenue,
che avvitano la mente all’imbrunire.
*
TROPPO PRESTO
L’oscurità inghiotte la città.
La notte capovolge la realtà.
Ritorna un fantasma dalla memoria:
ricordiamo insieme una triste storia.
E’ morto giovane. Troppo presto.
Restano pochi gesti, poche frasi.
Restano solo pochi aneddoti:
finiranno nel nulla dopo di noi.
Il vento fa da perno al rumore
delle cose e delle nostre parole.
*
VIAGGIO
Una volta all’anno si ha voglia
di partire: vedere altri volti,
altri paesaggi, altri luoghi:
sentire altre voci e altre storie
per tornare e sentirsi come nuovi.
Ma è solo e soltanto un’illusione
avere copiato quei cieli
con una comune carta carbone.
*
SUL TAVOLO
Tutto ciò avvenne simultaneamente.
Ma non me la santo di parlare di coincidenze
o di concatenazione di cause.
Eravamo metafore sospese nel vuoto.
Si potrebbe parlare per ore
degli automatismi della gioventù.
Sul tavolo un biglietto del treno
di dieci anni fa.
Lo guardo. E’ lì senza un significato preciso.
Ciò che è remoto ritorna inavvertitamente
senza fare troppi sforzi di memoria.
La vita: questo strano impasto
di miele e fiele, di abitudini e similitudini.
I destini: questo gioco ad incastro.
*
GODOT
Essere umani significa anche
avere tutte le carte truccate
e ciò nonostante perdere lo stesso.
Essere umani significa anche
cercare punti fermi, approdi;
trovare segni inequivocabili
dove non c’è certezza assoluta.
Significa anche cercare l’altrove
nella realtà più convenzionale.
Ci sono innocenti senza colpa
condannati alla sofferenza atroce…
Anche oggi noi eravamo in attesa.
Un posto vale l’altro per attenderlo.
Certi l’attendono tutta la vita.
Anche oggi Godot ha dato forfait.
Non ci restano che giochi di specchi,
accostamenti inusuali di parole,
verità posticce o provvisorie.
Ma non possiamo dire ad ogni modo
che nell’attesa eravamo soli.
*
IPOTESI
Potremmo essere ologrammi
fluttuanti in molte dimensioni.
Trascendendo lo spazio e il tempo,
potremmo abitare il multiverso.
Ma al momento è solo una ipotesi
fantasiosa, se non delirante.
Direi una ipotesi tra le tante.
*
FELICITA’
La felicità di primo acchito
è una bella ragazza che ammicca.
Ma subito dopo si rivela come
un trucco prospettico dell’animo.
Più che una condizione esistenziale
è uno stato d’animo passeggero.
Siamo legati a questa illusione
da un eterno sortilegio.
È una eterna promessa
non mantenuta.
Niente di più.
Testi tratti da Componimenti pseudopoetici e Cuore improduttivo
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