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Questa intervista appartiene ad un’iniziativa del blog Limina mundi che intende dedicare la propria attenzione alle pubblicazioni letterarie (romanzi, racconti, sillogi, saggi ecc.) recenti, siano esse state oggetto o meno di segnalazione alla redazione stessa. Ciò con l’intento di favorire la conoscenza dell’offerta del mercato letterario attuale e degli autori delle pubblicazioni

La redazione ringrazia Federica Galetto, per aver accettato di rispondere ad alcune domande sulla sua opera: La neve e la libellula, Terra d’ulivi Edizioni, 2019

1. Ricordi quando e in che modo è nato il tuo amore per la scrittura?

La scrittura è dentro di me, da sempre. Nel tempo ho imparato a comprenderlo e dopo molti anni l’ho accolta e accettata come parte imprescindibile di me.

2. Quali sono i tuoi riferimenti letterari? Quali scrittori italiani o stranieri ti hanno influenzato maggiormente o senti più vicini al tuo modo di vedere la vita e l’arte?

Amo prevalentemente gli autori d’area anglosassone, e questo per un’empatia innata e per l’amore per la lingua inglese. Leggo volentieri però anche altro, tutto ciò che sento affine. I classici dell’800/’900 europeo esercitano su di me un forte fascino.

3. Come nasce la tua scrittura? Che importanza hanno la componente autobiografica e l’osservazione della realtà circostante? Quale rapporto hai con i luoghi dove sei nato o in cui vivi e quanto “entrano” nell’opera?

La mia scrittura nasce con me, la sento dentro me da quando ho memoria. Ne ho un rapporto d’amore viscerale ma severo e non contempla quasi mai elementi autobiografici nel senso stretto del termine, ma è naturale sviscerare temi e colori che hanno su di me un ascendente particolare e che rispecchiano la mia indole. Amo la Natura, l’introspezione, e credo di avere un approccio “contemplativo” non solo verso la scrittura ma anche verso le varie forme d’Arte. Vivo in campagna, nella casa della mia famiglia; qui riesco ad esprimere me stessa al meglio e ovunque guardi ho motivo di ispirazione. Ciò che scrivo si rispecchia nei campi, nelle nebbie, nei paesaggi che mi circondano.

4. Ci parli della tua pubblicazione?

“La neve e la libellula” è un viaggio in versi che parte dalla mia nascita, passa attraverso le tappe fondamentali della mia vita e giunge fino ad oggi, il mio presente. A questo libro ho dato un taglio, se vogliamo, autobiografico, ma si tratta di un libro che assomma diversi decenni, quasi una sorta di “vita, istruzioni per l’uso”, un diario di viaggio animico che esplora la forza e la caduta, la scoperta e la comprensione, la disillusione e le radici. E’ un libro che mi rappresenta e mi traina verso il futuro. E’ fatto di ricordo e consapevolezza; oltre ciò, guardo con speranza verso ciò che mi aspetta.

5. Pensi che sia necessaria o utile nel panorama letterario attuale e perché?

Sorrido. Non so davvero se sia utile o necessaria, certo lo è stata per me e scriverla mi ha aiutata a scavalcare un momento della mia vita per passare a quello successivo. Credo ci si possa riconoscere però e magari trarre spunto per affrontare meglio certi scogli esistenziali che ci accomunano tutti.

6. Quando e in che modo è scoccata la scintilla che ti ha spinto a creare l’opera?

E’ scoccata vivendo, traendo dagli eventi, anche quelli più traumatici, un insegnamento e una riflessione profonda.

7. Come l’hai scritta? Di getto come Pessoa che nella sua “giornata trionfale” scrisse 30 componimenti di seguito senza interrompersi oppure a poco a poco? E poi con sistematicità, ad orari prestabiliti oppure quando potevi o durante la notte, sacra per l’ispirazione?

L’ho scritta gradualmente, giorno dopo giorno, senza una vera sistematicità-Da tempo la mia Musa non viene più a trovarmi solo nel tardo pomeriggio. Sorrido. Non ho quasi mai scritto di notte, in genere di notte preferisco leggere o dormire.

8. La copertina. Chi, come, quando e perché?

La copertina è stata realizzata da me, è un collage digitale che raffigura il volto di una fanciulla immerso in una cortina nebulosa di foglie, fiori e neve, che porta una libellula sulla spalla. Rappresenta lo scorrere del tempo e delle stagioni, la conoscenza del mondo visto attraverso gli occhi di una bambina prima e di una donna poi, la forza e la saggezza raggiunti, il mio animale totem: la libellula, simbolo di libertà, pace e consapevolezza.

9. Come hai trovato un editore?

Ho scritto diversi libri. Il primo editore, quello del mio primo libro “Scorrono le cose controvento” ha trovato lui me dopo aver letto alcuni miei versi sul web. L’editore de “La neve e la libellula”, Elio Scarciglia di Terra d’Ulivi Edizioni, aveva già pubblicato il mio “Traducendo Einsamkeit” ed è stato per me naturale proporgli anche il mio ultimo libro visti i trascorsi positivi.

10. A quale pubblico pensi sia rivolta la pubblicazione?

A chi ama la Poesia, ma anche a chi cerca una strada diversa per arrivare a comprendere meglio la vita e i suoi nodi.
11. In che modo stai promuovendo il tuo libro?

Ho smesso da tempo di promuovere i miei libri perché penso dovrebbe essere l’editore a farlo. Li promuovo su Facebook, annunciando l’uscita delle mie pubblicazioni, niente di più.

12. Qual è il passo della tua pubblicazione che ritieni più riuscito o a cui sei più legato e perché? (N.B. riportarlo virgolettato nel testo della risposta, anche se lungo, è necessario alla comprensione della stessa)

“Di quelle corse senza fiato
Dei meli in fiore
Delle solide scarpe di cuoio
Dei passi sotto la pioggia
che si mischiano all’erba
Dei cortili e dei boschi
Radi come le luci che si incontrano vivendo
di questi tempi
Poi i gradini mai più risaliti
e le chiacchiere perdute per sempre
Avevo ancora un piccolo sogno
che svaniva ogni giorno un poco
come quelle macchie di inchiostro
simpatico di quando ero bambina
Dietro i vetri la primavera
un grande cielo blu di Prussia
e l’eleganza della solitudine pura
non mischiata ai colori
Solo un tono di beige
un punto sotto il niente”
Non sono certa sia questo il passo più riuscito, tendo a considerare le mie opere nella loro totalità, ma in questi versi c’è davvero molto di me e della mia poetica.

13. Che aspettative hai in riferimento a quest’opera?

Come per tutti i miei libri, sia di Poesia che di Prosa, che vengano letti dal maggior numero di persone possibile. Questo perché secondo me lo scopo è la massima diffusione della parola-pensiero.

14. Una domanda che faresti a te stesso su questo tuo lavoro e che a nessuno è venuto in mente di farti?

Mi domanderei se questi miei versi sono davvero i miei occhi, la mia bocca, il mio cuore. E lo sono.

15. Quali sono i tuoi progetti letterari futuri? Hai già in lavorazione una nuova opera e di che tratta? Puoi anticiparci qualcosa?

Per ora sto ancora raccogliendo dentro me nuove energie e non ho in programma di pubblicare altro a breve. Sto lavorando al mio secondo romanzo e questo richiederà tempo.

Federica Galetto nasce a Torino. Poetessa, scrittrice, artista collagista, traduttrice,
appassionata di lingua e letteratura inglese e americana. Nel luglio 2010 pubblica per
i tipi di Lietocolle Editore la sua prima raccolta poetica “Scorrono le cose
controvento” e nel 2011 l’e-book “Silent is the House” (bilingue, Inglese-Italiano),
l’e-book “Nell’erba il punto”, La Recherche, 2012 – Poesia, “Stanze del nord”,
Onirica Edizioni, 2012 – Poesia, “Assorta la corda vira”, Exosphere Plaquettes 2013-
Poesia, la raccolta di racconti “Fuori nevicano rose gialle” scritta con Simonetta
Sambiase , 2013, “Improvvisa luce”, Plaquette di traduzioni di testi di Dante Gabriel
Rossetti, L’Arca Felice 2013, la silloge Traducendo Einsamkeit, Terra d’ulivi 2014, il
romanzo “Anouk”, flower-ed 2017. Sue poesie, racconti e traduzioni sono stati
pubblicati su diverse riviste, blog letterari e antologie edite da Perrone Editore,
Mondadori, Puntoacapo Editrice fra gli altri. La sua Poesia è stata citata da Maurizio
Cucchi su La Stampa e sulla rivista Poesia. Vincitrice del Premio “La vita in Prosa”
edizione 2011 e finalista dello stesso nell’edizione 2009, vincitrice del Premio Verba
Agrestia 2011, segnalata al Premio Ossi di Seppia 2012, Terza classificata al Premio
di Poesia Ambrosia 2014 [con il Patrocinio di Expo 2015] promosso dall’editore La
Vita Felice. Cura con Simonetta Sambiase la Collana di Poesia Exosphere Plaquettes

blog personali :
La lepre e il cerchio
La stanza di Nightingale

E’ stata redattrice del blog Viadellebelledonne e CarteSensibili di Fernanda
Ferraresso. Vice Presidente dell’Associazione culturale Exosphere PoesiArtEventi.
Vive e lavora in Piemonte, in un piccolo villaggio del Monferrato.
Per contatti:
federicanightingale@gmail.com