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I battesimi del conquistatore

Montagne laghi fiumi
mano a mano che procede li battezza
con i nomi della sua lingua.

Da domani sarà proibito
chiamare le cose in un altro modo.

*

Come fantasmi furiosi

Depositando per primi una manciata di terra
o spargendo dei fiori
si deve seppellire chi ci è caro,

accertarci che la voragine l’accolga.
Arriverà altrimenti
come un fantasma furioso ad insultarci

per l’ingiustizia subita perché morti
quanto lui all’opposto
gli siamo sopravvissuti.

*

Corre l’anima dentro la stanza

Volevi scavalcare le sbarre
del letto dove giacevi
il cervello impartiva l’ordine
il corpo non lo eseguiva

gesti di fuga accennati
dai piedi e dalle mani.
Da quando ti sei placato
corre l’anima dentro la stanza.

*

Nora

Sono file di piante i tuoi pensieri
che l’aria inutilmente scuote.
Con cautela accetti che ti sfiorino gli affetti.
Vivi appartata.

Niente più mi preoccupa
niente e nessuno, nemmeno…
Solo a te stessa spieghi
agli altri concedendo poche allusioni.

Che ti è successo, Nora? Un tempo
scuri e brucianti i tuoi occhi ora perduti.

*

Davanti all’Altare di Grunewald
(pregano i malati accolti nell’ospedale di Isenheim)

Cristo qui sei per noi fratello nel dolore
hai le labbra spalancate ma non riesci
per il tormento a urlare
le spine conficcate nella testa

i piedi rattrappiti parlano del tuo strazio
vedi con gli occhi chiusi e sai
il male che proviamo come il tuo
calvario è la nostra vita quotidiana

ustiona la pelle il fuoco
della lebbra ferite croste e piaghe
sono uguali alle tue ci specchiamo
nel divino sacrificio che lenisce
le nostre sofferenze.

*

La morte di Caravaggio

Al posto delle mele bacate
di grappoli bianchi e rossi
del fico maturo che mostra
il viola della polpa

la cesta di frutta contiene
la testa del Battista. Firmo col sangue
il mio autoritratto.

*

Artemisia Gentileschi
(6 maggio 1611)

Affondo la lama nel collo
il sangue imbratta la sua barba

Agostino aggrotta la fronte digrigna i denti
la luce nelle pupille si spegne.