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LIMINA MUNDI

~ Per l'alto mare aperto

LIMINA MUNDI

Archivi della categoria: RICORRENZE

Buona festa dell’Immacolata

08 lunedì Dic 2025

Posted by Loredana Semantica in RICORRENZE

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Oggi, 8 dicembre, è festa. Si festeggia Maria, madre di Gesù, nella sua esclusiva dote di purezza che la rende, sin dal concepimento, libera dal peccato originale, cioè dalla colpa che affligge invece tutti gli altri uomini e donne sin dalla nascita. E’ una festa religiosa, tra le poche rimaste dopo la soppressione di altre festività religiose avvenuta con la L. 54 del 1977. Sono rimaste nel calendario civile come feste religiose, oltre alla Festa dell’Immacolata, anche Natale, Pasqua e l’Epifania, quest’ultima ripristinata nel 1987. Soppresse il Corpus Domini, l’Ascensione, la festa dei Santi Pietro e Paolo e la festa di San Giuseppe. La festa del padre putativo di Gesù collocata il 19 marzo di ogni anno è stata convertita nella festa laica del papà, senza che sia considerata giorno di assenza dalle attività lavorative. La permanenza della festa dell’Immacolata Concezione nel calendario delle festività religiose-civili evidenzia l’importanza che la Chiesta cattolica riconnette alla figura della Madre del Salvatore, al suo concepimento immacolato, il che ne permette, più tardi, al termine dell’esistenza terrena di Maria, sempre secondo la tradizione cattolica, l’assunzione in cielo in corpo e spirito.

L’immacolata concezione di Maria è un dogma cattolico, una verità alla quale bisogna credere, senza che possa essere messa in discussione. L’intangibilità della figura di Maria nel suo corredo di purezza ha in sè un’aura di fascino, mistero e devozione che ha ispirato il mondo artistico nei secoli. Molti pittori si sono cimentati nel rappresentare la Madonna come Immacolata, tra questi spicca Bartolomé Esteban Murillo, un pittore spagnolo vissuto tra il 1618 e il 1682. Nell’arco cronologico in cui fu attivo egli ha rappresentato circa due dozzine di volte il mistero dell’Immacolata Concezione e più in generale si dedicò in gran parte a temi religiosi per i quali fu molto apprezzato, ma anche molto imitato dai contemporanei e successori nell’arte.

Auguriamo a tutti Buona festa dell’Immacolata con una galleria di dipinti a tema di Bartolomé Esteban Murillo.

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Settembre

01 lunedì Set 2025

Posted by Loredana Semantica in Poesie, RICORRENZE

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immagine generata da AI

Oggi è il 1° settembre e, come promesso, si conclude la pausa estiva e riprendono le attività di Limina mundi.

Auguriamo un buon rientro dalle ferie, un nuovo anno di scuola, di studio, di poesia e arte. Settembre, il mese appena iniziato, è quando finisce l’estate, svapora il caldo torrido, incombe l’inversione dei tempi, gli uccelli si preparano a migrare, il cielo s’annuvola e la natura respira nell’aria fresca di pioggia.

Ha il suo fascino settembre, come l’autunno che inugura, quando impera la malinconia, ma anche la dolcezza dei i frutti buoni che hanno dentro il sole dell’estate, è un periodo pervaso dalla calma serenità della consapevolezza che tutto scorre e il tempo matura. Settembre prende i suoi impegni solenni, dice che giungerà un’altra stagione rigida di freddo e neve e poi immancabile un’altra primavera di fiori e virgulti.

Lo salutiamo come merita, con una splendida poesia di Maria Luisa Spaziani.

S’imbroncia il tempo. Settembre fa il suo ingresso

come un pagliaccio triste fra i tamburi.

La rabbia tramontana morde e strappa

i pergolati delle uve.

Ma il fieno ci consola coi profumi

che nemmeno Chanel riesce ad imitare.

Sogno, violenza, voluttà segreta

ebbrezza, gioventù, bere, baciare.

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Il due giugno del quarantasei

02 lunedì Giu 2025

Posted by Loredana Semantica in CULTURA E SOCIETA', RICORRENZE

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“Nessuno mai ha chiesto” Buon Anno nuovo con Loredana Semantica

01 mercoledì Gen 2025

Posted by Loredana Semantica in ARTI, POESIA, RICORRENZE

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Tag

Auguri, Capodanno, disegno, Loredana Semantica, POESIA

Auguriamo a tutti i lettori di Limina mundi Buon Anno 2025, un anno che speriamo porti con sé nuovi inizi, opportunità e una rinnovata serenità. Che ogni giorno del nuovo anno possa essere un passo verso la realizzazione dei vostri sogni e delle vostre aspirazioni, accompagnato da salute, felicità e successo in ogni vostro progetto. Celebriamo insieme questo nuovo capitolo, lasciamo alle spalle incertezze, pessimismo, ogni negatività e abbracciamo con fiducia ciò che il futuro ha in serbo per noi.

immagine generata da AI

Nessuno mai ha chiesto niente
non una stella o un presente
un capodanno celeste
nessuna offerta strozzata
o principesca
e i sussurri assordanti di un tempo
sono ora ridotti a un bisbiglio
un miagolio di gatto cencioso
che pare si senta
talvolta nel vento.

Lo sguardo famelico o avverso
brilla ancora di luce perversa
sfrigola in pastoie di paranoia
dove tutto il beffardo s’accende
come una fiamma bluastra di gelo
a cui corrisponde l’inverno innevato
di un ghiacciaio perenne
o brillio incandescente
di cometa.

Intanto
tra le membrane dell’amnio
rotola il nuovo
sbuca come coniglio dal cilindro
il nascituro.

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“Dintorni natalizi” di Andrea Zanzotto

25 mercoledì Dic 2024

Posted by Loredana Semantica in ARTI, Poesie, RICORRENZE

≈ 2 commenti

Tag

Andrea Zanzotto, disegno, Loredana Semantica, Natale, POESIA

disegno di Loredana Semantica

Natale, bambino   o ragnetto   o pennino
che fa radure limpide dovunque
e scompare e scomparendo appare
        come candore e blu
        delle pieghe montane
in soprassalti e lentezze
in fini turbamenti   e più
Bambino   e vuoto   e campanelle   e tivù
nel paesetto. Alle cinque della sera
la colonnina del meteo della farmacia
scende verso lo zero, in agonia.
Ma galleggia sul buio
con sue ciprie di specchi.
Natale mordicchia gli orecchi
glissa ad affilare altre altre radure.
Lascia le luminarie
a darsi arie
sulla piazza abbandonata
col suo presepio di agenzie bancarie.
        Natali così lontani
        da bloccarci occhi e mani
        come dentro fatate inesistenze
        dateci ancora di succhiare
        degli infantili geli le inobliate essenze

Andrea Zanzotto

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Poesie dell’avvento

10 martedì Dic 2024

Posted by Loredana Semantica in RICORRENZE, Rose di poesia e prosa

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Tag

calendario d'avvento, Loredana Semantica

Poetico e ricco d’immagini questo è un calendario dell’avvento. Il dono quotidiano di una bella poesia dal 10 dicembre – Festa della Madonna di Loreto – al giorno di Natale. I disegni del calendario sono numerati coi giorni del mese di dicembre, ogni casella si attiverà al compimento del giorno, solo allora cliccandovi sopra si potrà leggere la poesia scelta. Buon avvento in poesia.

disegni di Loredana Semantica

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“Le cicale” di Giosuè Carducci

15 giovedì Ago 2024

Posted by Loredana Semantica in ARTI, LETTERATURA, RICORRENZE

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Emil Nolde, “Tramonto”, 1945

Cominciano agli ultimi di giugno, nelle splendide
mattinate; cominciano ad accordare in lirica
monotonia le voci argute e squillanti.

Prima una, due, tre, quattro, da altrettanti alberi;
poi dieci, venti, cento, mille, non si sa di dove,
pazze di sole; poi tutto un gran coro che aumenta
d’intonazione e di intensità col calore e col luglio, e
canta, canta, canta, sui capi, d’attorno, ai piedi
dei mietitori.

Finisce la mietitura, ma non il coro. Nelle fiere
solitudini sul solleone, pare che tutta la pianura
canti, e tutti i monti cantino, e tutti i boschi cantino…

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Buona Pasqua con David Maria Turoldo

31 domenica Mar 2024

Posted by Loredana Semantica in POESIA, RICORRENZE

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Tag

David Maria Turoldo, POESIA

Buona Pasqua di resurrezione con la poesia “Ma quando da morte” di David Maria Turoldo

Ma quando da morte passerò alla vita,
sento già che dovrò darti ragione, Signore,
e come un punto sarà nella memoria
questo mare di giorni.
Allora avrò capito come belli
erano i salmi della sera;
e quanta rugiada spargevi
con delicate mani, la notte, nei prati,
non visto. Mi ricorderò del lichene
che un giorno avevi fatto nascere
sul muro diroccato del Convento,
e sarà come un albero immenso
a coprire le macerie. Allora
riudirò la dolcezza degli squilli mattutini
per cui tanta malinconia sentii
ad ogni incontro con la luce;
allora saprò la pazienza
con cui m’attendevi, a quanto
mi preparavi, con amore, alle nozze.

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Nel giorno della memoria

27 sabato Gen 2024

Posted by Loredana Semantica in RICORRENZE

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Tag

Giorno della Memoria, Hannah Arendt, La banalità del male, Loredana Semantica

Nel 1963 fu pubblicato il saggio di Hannah Arendt  “Eichmann in Gerusalemme. Un report sulla banalità del male”, un diario che la Arendt, inviata del settimanale The New Yorker, tenne sulle sedute del processo ad Adolf Eichmann, militare e funzionario nazista. Catturato dal Mossad in Argentina nel 1960, Eichmann fu processato a Gerusalemme nel 1961 e condannato a morte per genocidio e crimini contro l’umanità. La sentenza fu eseguita nel 1962.

I brani che seguono sono tratti dal saggio.

“Se ci siamo soffermati tanto su questo aspetto [1] della storia dello sterminio, aspetto che il processo di Gerusalemme mancò di presentare al mondo nelle sue vere dimensioni, è perché esso permette di farsi un’idea esatta della vastità del crollo morale provocato dai nazisti nella “rispettabile” società europea – non solo in Germania ma in quasi tutti i paesi, non solo tra i persecutori, ma anche tra le vittime. Eichmann, a differenza di tanti suoi colleghi, era stato sempre affascinato dalla “buona società”, e la correttezza con cui spesso si era comportato con i funzionari ebrei di lingua tedesca era in gran parte dovuta a una specie di senso di inferiorità. Egli non era affatto, come lo chiamò un testimone un landsknechtnatur, un mercenario smanioso di fuggire in regioni dove non vigono i dieci comandamenti e dove ciascuno può sfogare i suoi istinti. Se in una cosa egli credette fino alla fine, fu nel successo, il distintivo fondamentale della “buona società” come la intendeva lui. Tipico fu l’ultimo giudizio che egli espresse su Hitler, disse “avrà anche sbagliato su tutta la linea; ma una cosa è certa: fu un uomo capace di farsi strada e salire dal grado di caporale dell’esercito tedesco al rango di Führer di una nazione di quasi ottanta milioni di persone… Il suo successo bastò da solo a dimostrarmi che dovevo sottostargli.”  Egli non ebbe bisogno di “chiudere gli orecchi” come si espresse il il verdetto, “per non ascoltare la voce della sua coscienza”: non perché non avesse una coscienza, ma perché la sua coscienza gli parlava con una “voce rispettabile”, la voce della rispettabile società che lo circondava.”

…

“Il problema della coscienza di Adolf Eichmann, che è notoriamente complesso ma nient’affatto unico, non può essere paragonato a quella della coscienza dei generali tedeschi, uno dei quali, quando a Norimberga gli chiesero “Com’è possibile che voi tutti rispettabili generali abbiate seguitato a servire un assassino con tanta fedeltà?” rispose che non toccava a un soldato ergersi a giudice di un suo comandante supremo: “Questo tocca alla storia, o a Dio in cielo.” (Così il generale Alfred Jodl, impiccato a Norimberga.) Eichmann, molto meno intelligente e per nulla istruito, capì almeno vagamente che a trasformarli tutti in criminali non era stato un ordine, ma una legge. La differenza tra ordine e “ordine del Führer” era che la validità del secondo non era limitata nel tempo o nello spazio, mentre questo limite è caratteristica precipua del primo. Inutile aggiungere che tutti questi strumenti giuridici, lungi dall’essere semplice frutto della pignoleria o precisione tedesca, servirono ottimamente a dare a tutta la faccenda una parvenza di legalità.  E come nei paesi civili la legge presuppone che la voce della coscienza dica a tutti “Non ammazzare”, anche se talvolta l’uomo può avere istinti e tendenza omicide, così la legge della Germania hitleriana pretendeva che la voce della coscienza dicesse a tutti: “Ammazza”, anche se gli organizzatori dei massacri sapevano benissimo che ciò era contrario agli istinti e alle tendenze normali della maggior parte della popolazione. Il male, nel Terzo Reich, aveva perduto la proprietà che permette ai più di riconoscerlo per quello che è – la proprietà della tentazione. Molti tedeschi e molti nazisti, probabilmente la stragrande maggioranza, dovettero esser tentati di non uccidere, non rubare, non mandare a morire i loro vicini di casa (ché naturalmente, per quando non sempre conoscessero gli orridi particolari, essi sapevano che gli ebrei erano trasportati verso la morte); e dovettero essere tentati di non trarre vantaggi da questi crimini e divenirne complici. Ma Dio sa quanto bene avessero imparato a resistere a queste tentazioni.”

….

“Il 30 giugno del 1943, molto più tardi di quanto Hitler aveva sperato, il Reich (Germania, Austria e Protettorato) fu proclamato judenrein[2]. Non abbiamo statistiche che ci dicano con precisione quanti ebrei erano stati deportati da quest’area, ma sappiamo che delle duecentosessantacinquemila persone che, secondo fonti tedesche, già erano state deportate o erano candidate alla deportazione nel gennaio del 1942, pochissime sfuggirono: forse qualche centinaio al massimo qualche migliaio riuscirono a nascondersi e a sopravvivere alla guerra. E quanto fosse facile tranquillizzare la coscienza della popolazione tedesca lo si vede bene dalla spiegazione ufficiale che delle deportazioni dette la cancelleria del partito in una sua circolare del 1942: “  È nella natura delle cose che questi problemi, sotto certi aspetti difficilissimi, possano essere risolti nell’interesse della sicurezza permanente del nostro popolo soltanto impiegando una spietata durezza”

Nella Germania del dopoguerra, dove la gente è divenuta addirittura geniale nel sottovalutare il suo passato nazista, la “spietata durezza” – una qualità a suo tempo altamente apprezzata dai governanti del Terzo Reich – viene spesso chiamata Ungut, ossia un “non bene”, una forma di “cattiveria” quasi che il solo difetto di chi la possedeva fosse una deplorevole incapacità ad agire secondo i principi della carità cristiana.”


[1] la collaborazione dei capi ebraici con i nazisti

[2] depurato da ebrei

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Numeri e auguri

09 martedì Gen 2024

Posted by Loredana Semantica in RICORRENZE, SINE LIMINE

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Tag

limina mundi, Numeri e Auguri

fotocomposizione di L. Semantica

Numeri e auguri è un articolo che proponiamo su questo sito tradizionalmente a inizio del nuovo anno.

E’ l’occasione di formulare gli auguri per l’anno appena iniziato, tutto da vivere davanti a noi, e dare un’occhiata al riepilogo dell’attività nell’anno appena trascorso.

Quest’anno il bilancio sarà sinteticamente riferito agli aspetti più significativi.

Gli accessi al sito risultano costanti già da tre anni. I dati statistici delle visite sono i seguenti: 58.902 nel 2021, 58.021 nel 2022, 58845 nel 2023. Dalla fondazione alla data del 7.1.2024 il totale delle visite è di 345.288 accessi.

L’anno 2023 è stato caratterizzato dalla rubrica di grande successo curata da Maria Allo dal titolo “La poesia prende voce”. La formula della rubrica, semplice ed efficace, prevedeva la pubblicazione di una foto del poeta e di una sua audiolettura di una poesia edita della quale è autore. Hanno aderito molti poeti contemporanei. Ogni podcast proposto nella rubrica è stato ascoltato non meno di 150  e fino ad oltre 400 volte.

Da sottolineare l’interesse che suscitano gli articoli contenenti approfondimenti letterari proposti nel tempo da Deborah Mega. Riporto i titoli e il numero di accessi degli articoli maggiormente letti nell’anno 2023: “La casa di Asterione” con 5043 accessi, “Continuità dei parchi”, 1758 accessi, “Jaufre Rudel e l’amor de lonh” con 1509 accessi. Deborah ha inoltre curato tre recensioni e la condivisione sul sito di commenti critici o poesie selezionate da raccolte edite segnalate alla casella e mail redazionale.

Emilio Capaccio ha concluso a maggio del 2023 l’iter dei “Racconti dimenticati” dei quali abbiamo parlato diffusamente in questa interessante intervista. I contenuti della rubrica “Cuentos Olvidados” sono stati raccolti in un e book, messo a disposizione qui , scaricato centinaia di volte.

Loredana Semantica oltre ad occuparsi dell’intervista e dell’ebook di cui sopra, ha proposto videopoesie di testi propri di recente pubblicazione oppure ha illustrato o elaborato videopoesie con poesie di autori non più viventi, tra i quali Bartolo Cattafi Rocco Scotellaro, Cesare Pavese, Nina Cassian, commentando la loro poetica.

I poeti Francesco Palmieri con la rubrica “Poesia sabbatica” e Francesco Tontoli nel giorno di venerdì hanno partecipato settimanalmente all’attività del sito proponendo proprie poesie. Interessante rimarcare come queste proposte poetiche siano state oggetto di interesse, manifestato da accessi via e mail, particolarmente dagli Stati Uniti.

Ultima in elenco, ma non certo meno importante la rubrica di Antonella Pizzo che ha commentato libri di narrativa con particolare fiuto per i casi letterari e successi editoriali.

Con l’occasione ringraziamo tutti gli autori che hanno partecipato con propri contributi ad animare Limina mundi nel corso dell’anno 2023, anche se non indicati nominativamente, avendo qui menzionato solo gli autori di maggiore continuità. Agli scrittori e ai lettori tutti l’augurio che l’anno 2024 realizzi tutti i desideri o che almeno di desiderio siano sempre ricolmi. In fondo non sta proprio in questo tendere “ad sidera” – anelare alle stelle – tutta la grandezza che abita l’umano?

*l’immagine è una fotocomposizione di Loredana Semantica, scelta come copertina dell’antologia collettiva “La prima rosa”, curata da Deborah Mega, Loredana Semantica, Maria Rita Orlando, edita con Youcanprint, Feltrinelli nel 2015. Quest’opera è stata l’occasione di incontro dal quale è nata l’idea di questo sito.

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Festività pasquali

06 giovedì Apr 2023

Posted by Loredana Semantica in RICORRENZE, SINE LIMINE

≈ 1 Commento

Le attività del sito sono sospese da oggi al giorno 11 aprile 2023 per le festività pasquali.

Non mancheranno tuttavia i nostri auguri poetici.

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L’ultimo giorno dell’anno di Carlos Drummond De Andrade

31 sabato Dic 2022

Posted by Loredana Semantica in POESIA, Poesie, RICORRENZE

≈ 1 Commento

Vasilij Kandinskij, Deepened Impulse

il sito LIMINA MUNDI augura BUON ANNO NUOVO

con la poesia “L’ultimo giorno dell’anno” di Carlos Drummond De Andrade

L’ultimo giorno dell’anno
non è l’ultimo giorno del tempo.
Altri giorni verranno
ed altre cosce e ventri ti comunicheranno
il calore della vita.
Bacerai bocche, strapperai lettere,
farai viaggi e tanti festeggiamenti
di compleanni, laurea, promozioni, gloria,
una morte dolce con sinfonie e cori,
tanto che il tempo sarà colmo
e non sentirai il clamore,
gli irreparabili ululati
del lupo, nella solitudine.

L’ultimo giorno del tempo
non è l’ultimo giorno di tutto.
Avanza sempre una frangia di vita
in cui si siedono due uomini.
Un uomo e il suo contrario,
una donna e il suo piede,
un corpo e la sua memoria,
un occhio e la sua luce,
una voce e la sua eco,
e chissà anche Dio…

Accetta con semplicità questo dono del caso.
Ti sei meritato un altro anno di vita.
Vorresti vivere per sempre e consumare la feccia dei secoli.
Tuo padre è morto, anche tuo nonno.
Anche in te molto si è estinto,
il resto sbircia la morte,
ma sei vivo.
Ancora una volta sei vivo,
e col bicchiere in mano
attendi l’alba.

La risorsa del bere.
La risorsa della danza e del grido,
la risorsa della palla colorata,
la risorsa di Kant e della poesia,
tutte insieme… e nessuna serve.
È tutto pulito, in ordine.
Il corpo esausto si rinnova nella schiuma.
Tutti i sensi all’erta funzionano.
La bocca sta masticando vita.
La bocca s’ingozza di vita.
La vita scorre dalla bocca,
imbratta le mani, la strada.
La vita è grassa, oleosa, mortale, surrettizia.

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Immagine

2 giugno 1946 – 2 giugno 2022

02 giovedì Giu 2022

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Pubblicato da Loredana Semantica | Filed under ARTI, Il colore e le forme, RICORRENZE

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Il blog LIMINA MUNDI è stato fondato da Loredana Semantica e Deborah Mega il 21 marzo 2016. Limina mundi svolge un’opera di promozione e diffusione culturale, letteraria e artistica con spirito di liberalità. Con spirito altrettanto liberale è possibile contribuire alle spese di gestione con donazioni:
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