TRANSIZIONI, traduzione di Marco Morello; tre illustrazioni di Alekos Fassianos
John Taylor: TRANSIZIONI
LYRIKS, 2021
Postfazione di Tommaso Di Dio e Franca Mancinelli
A partire da L’oscuro splendore, passando per Oblò, fino a Transizioni la poetica di John Taylor si colloca e perfeziona intorno ad alcuni precisi temi che assurgono a valore di mitologema: se nella prima raccolta i versi scolpiti con finezza essenziale ci consegnano la «ricerca della luce nell’oscurità e l’oscurità nella luce» secondo una cartografia poetica che annuncia le forme della terra, le fluidità dell’acqua, le incisive presenze affioranti dalle basse maree, le enigmatiche luccicanze di «qualche fonte di luce / nascosta» e in Oblò si compie il rito del viaggio – topos carico di variazioni fenomeniche, di allusioni a vaghi accadimenti che s’inverano nella parola “isola” e nel simbolo circolare dell’oblò che lascia intravedere una marittimità nordica, intramata di foschie, «linee nebbiose», «grigia pioviggine», «blu di mezzanotte» –, in Transizioni l’iniziale baluginante “splendore” si posa con ferma sovranità attimale entro i confini di una geografia che nel poeta vibra come cara presenza archetipale: la luce onnipresente che cade è luce rarefatta e incidente, transita «… sulla pietra / attraverso la sabbia / per tornare al mare» dove non s’inabissa e continua a brillare. Il rito della luce mediterranea in Atene, il rito della luce settentrionale a Sète: due luoghi percorsi dai numi della terra, dell’aria, del mare che tutto toccando, tutto inverano, tutto dissolvono affidando all’attimo, al fuggevole ritmo del tempo la cura del ricordo, la memorazione delle «acque millenarie», la percezione «del cambiamento costante», le cui figure esprimono le stratificazioni dell’umana avventura, le presenze dissolte e riemergenti lungo il tempo, le ineludibili disposizioni del cosmo «mentre cerchi / bagliori stabili sulla superficie // che si regolano / che regolano / per un istante» la inevitabile frammentata malìa del mondo.
.
Adriana Gloria Marigo
da IL TACCUINO ATENIESE
*
come un uccello
preso al laccio in una trappola
geometrica
conosci solo il desiderio
di volar via dalle forme
*
da una sagoma semicesellata
te ne sei andato
l’incompletezza
completa
*
colonne sorreggono ancora un tetto
per tutta la vita
sei andato in giro
immaginando il pieno
immaginando il vuoto
oggi questo sembra
pietra
aria
luminosa
piena
vuota
luce solare
da IL MARE A SÈTE
*
apparizione
poi parvenza
se vi è differenza
lo scintillio
dell’aria
sull’acqua
così uniforme
così avvolto dalla luce nebbiosa
il mare qualcos’altro
in quest’ora senza vento
che cos’è
vicino e lontano
è sempre cos’è
e cosa non è
*
sassi arrotondati levigati
da acque millenarie
o dal tuo improvviso desiderio di purezza
al limite della sabbia
e del cambiamento costante
nella tua mente
li prendi in mano
li esamini
li rigetti in mare
tutti i sassi imperfetti
tutti i desideri imperfetti
*
forse i gabbiani
devono credere
e persino le conchiglie di carne viva
nei loro recessi acquatici
tra le alghe ondeggianti
tu non lo sai
forse il vento
forse le onde
faranno delle allusioni
mormorando mentre si allontanano
tenti di ascoltare
questo primo mattino
se solo
fosse il primo mattino
Biobibliografia
John Taylor è scrittore e traduttore. Nato nel 1952 a Des Moines (Stati Uniti), vive in Francia dal 1977. È autore di racconti, prose brevi e di poesie. Tra i suoi libri più recenti: The Dark Brightness (2017), Grassy Stairways (2017) e Remembrance of Water & Twenty-Five Trees (2018). In italiano sono usciti, nella traduzione di Marco Morello: Gli Arazzi dell’Apocalisse (Hebenon, 2007), Se cade la notte (Joker, 2014) e L’oscuro splendore (Mimesis-Hebenon, 2018). Portholes (Oblò) è in uscita nell’autunno 2019 per Pietre Vive Editore. Ha tradotto dal francese diversi poeti tra cui Philippe Jaccottet, Pierre-Albert Jourdan, Pierre Chappuis, Pierre Voélin e José-Flore Tappy. Nel 2013 ha vinto il premio dell’Academy of American Poets per un progetto di traduzione delle poesie di Lorenzo Calogero: An Orchid Shining in the Hand: Selected Poems 1932-1960 (Chelsea Editions, 2015). Recentemente, ha tradotto Libretto di transito di Franca Mancinelli: The Little Book of Passage (The Bitter Oleander Press, Fayetteville, New York 2018).
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