Nell’ambito della rubrica Prisma lirico, oggi presentiamo una poesia di Sebastiano A. Patanè Ferro alla quale ben si accompagna la Resurrezione di Lazzaro di Giotto. In calce una breve biografia dell’autore del testo.
che fine ha fatto Lazzaro…
ogni giorno muore qualcosa dentro
e ogni mattina una resurrezione
che imbarazza un po’ per quelli (sospiro)
che non ce l’hanno fatta…
dietro i sogni non ci puoi correre sempre
né comunque fermarti ma (un sorso di vino)
proviamo a ricordare insieme tutti gli anni
tutti, dal primo all’ultimo e senza trascurare
le frazioni e gli aneddoti dimenticati (breve sorriso)
le bambole ignoranti le scelte artefatte dal cuore
e dalla stirpe dei falsi cugini…
(serio) parliamone, parliamone anche senza ricordarli
quanta verità può conoscere un uomo
si chiedeva Nietzsche senza trovare risposta
e quanta menzogna gli si schianta contro
quando decide sulla sincerità
pensiamo al sortilegio della vita e all’artificio
della morte mettiamo riserve:
dov’è Lazzaro che fine ha fatto e quanta strada
potrebbe insegnarci innumerevoli alberi e pietre
ma forse ha maledetto quel giorno…
per fortuna un poeta muore e risorge ad ogni verso
per fortuna (altro sorso di vino)
(drammatico) per fottutissima fortuna
testo di Sebastiano A. Patanè Ferro da “Lazzaro”, estensione poetica, 2015, Piccolo Teatro da Camera, Collezione
Sebastiano A. Patanè
nasce a Catania nel 1953 sotto l’acquario di febbraio. Fin da giovanissimo coltiva la passione delle lettere che comincerà a sviluppare con impegno negli anni ‘80 quando fonda il centro culturale e d’arte “Nuova Arcadia” salotto di poesia e sede di numerosi reading. Presente in diverse riviste ed antologie nazionali ed internazionali del periodo, alla fine degli anni 80,primi ’90, dopo la separazione dalla moglie, abbandona la scrittura e comincia a viaggiare per il mondo. Quindici anni dopo, nel 2008, riprende a scrivere con l’intenzione di non smettere più. Sue poesie sono rintracciabili su diversi autorevoli blog tra cui Poetarum Silva, La stanza di Nightingale, Larosainpiù, Il giardino dei poeti e Neobar. Nel 2010 la Clepsydra Edizioni di Anila Resuli ha pubblicato “Poesie dell’assenza” in E-book.
opera “Resurrezione di Lazzaro” di Giotto
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