Nell’ambito della rubrica “Canto presente” oggi presentiamo la poesia di:
Daìta Martinez
{ tre ore }
distillata contrazione
il tempo del supplizio
al richiamo contratto
era firenze
il giorno ingollato allo spanno del tuo respiro
ode di stili attenti sulla logica del seno
rinvenuta indulgenza di luglio
era il tramonto ed era l’alba
quel cenno osato sull’altare del borgo
passato di noi – amanti sorgenti
{ tre ore }
anamnesi variabile
la sosta convulsa
dal mento fuggiasca
era firenze
l’ipotesi sequestrata alla notte del mio errare
ambulante stupore sull’innesto dei capelli
smarriti al mercato disfatto
era senno ed era insania
quel bacio riempito sul rilievo del piede
silloge di noi – concetti sedotti
*
. allattari cu l’occhi
lu nidu du jardinu
appuiatu picciriddu nto funnu
di li vrazza .
. allattare con gli occhi / il nido del giardino / appoggiato bambino nel fondo / delle braccia .
*
precipita :
sotto appena lo squarcio degli oleandri
seguendo il mutare del violino
fili merlati nella questua del risveglio
strappate le dita
quando è doglia il silenzio
dopo l’attesa
prima del rovo
traccia :
sopra appena il fiato sgualcito
isolato ritmo la coltre sulla bocca calpesta
il profilo degli occhi all’inizio del sogno
dedalo la cenere
quando è rosso il legno
dopo l’acqua
prima delle scarpe
da : . la bottega di via alloro . – LietoColle, 2013
*
strada d’albicocco
dalle mani s’odora
il silenzio del treno
*
la pioggia arrossata
leggera l’ora sgorga
l’inguine nel mattino
*
‘a vucca dintra ‘a vucca
strinci l’ura di la cunta e
grapi ‘u mari zappatu di
zammù talìa idda comu
tuppulìa chiantu duci di
la vigna ‘a sò vuci l’erva
la bocca dentro la bocca / stringe l’ora di dire e / si apre il mare zappato di / anisetto guarda lei come / bussa pianto dolce della / vigna la sua voce l’erba
- inediti