L’aggettivo random usato nel linguaggio scientifico e tecnologico con il significato di casuale, privo di regolarità, senza un ordine preciso, ha fornito lo spunto per una nuova rubrica, questa volta musicale, che curerò due volte al mese di lunedì. Esistono pezzi musicali a cui siamo particolarmente legati: alcuni sono diventati simbolo di una generazione, altri hanno generato e ispirato rivoluzioni e movimenti culturali riscrivendo regole, altri ancora sono divenuti strumenti di protesta riuscendo a smuovere coscienze. Li descriverò raccontando l’intreccio di musica e vita che li ha prodotti.
Continuiamo questo percorso con…
Bela Lugosi’s Dead è il primo singolo del gruppo britannico Bauhaus, pubblicato nell’agosto del 1979 dall’etichetta Small Wonder ed è forse il primo brano in assoluto a rappresentare il genere gotico. Dura poco più di 9 minuti ed è stato registrato “live in studio”, in una sola volta presso il Beck Studios di Wellingborough; David J, il bassista dei Bauhaus si è dichiarato autore del testo.
I Bauhaus sono un gruppo musicale punk/gothic rock britannico, formatosi a Northampton nel 1978. Inizialmente si chiamarono Bauhaus 1919, nome derivato dall’omonima scuola d’arte tedesca fondata, appunto, nel 1919. Dopo aver firmato un contratto nel 1979 con la 4AD, proseguirono con un altro singolo punk nel gennaio 1980 e iniziarono un tour europeo nel corso del quale sempre più pubblico affluiva ai loro concerti, resi teatrali dal carismatico leader Murphy.
Nel settembre del 1980 iniziò il loro primo tour negli Stati Uniti e venne pubblicato il singolo Telegram Sam, successivamente il loro primo album, In the Flat Field, che raggiunse la vetta delle classifiche indipendenti anche se non venne accolto molto bene dalla critica. Sia Kick in the Eye che The Passion of Lovers, tratti dal secondo album entrarono nella Top 60 inglese nel 1981. Nell’ottobre del 1981 i Bauhaus pubblicarono Mask, loro secondo album, che sperimentava nuove soluzioni musicali, senza però allontanarsi dalla matrice dark che li aveva sinora contraddistinti. L’album fu un successo, anche il 1982 fu un anno denso di successi per i Bauhaus. In marzo pubblicarono l’EP Searching for Satori, che raggiunse la posizione 45 delle classifiche. In estate pubblicarono un altro singolo dal titolo Spirit e quindi Lagartija Nick. Prima della realizzazione del terzo album, The Sky’s Gone Out, nel 1983 Peter Murphy fu colpito da polmonite, circostanza che lo allontanò dalle sessioni di registrazione del quarto album in studio, Burning from the Inside. Di conseguenza Daniel Ash e David J diedero all’album molti più contributi che in precedenza. Al rientro di Murphy, completamente ristabilito, il gruppo andò in tour in Giappone, per tornare subito nel Regno Unito per la promozione del nuovo LP. Nel luglio dello stesso anno la band, tuttavia, si sciolse improvvisamente, senza un dichiarato motivo. Dopo la separazione del 1983, Peter Murphy formò insieme a Mick Karn dei Japan i Dali’s Car. I due pubblicarono l’album The Waking Hour nel 1984, che risultò però fallimentare, e di comune accordo decisero quasi subito lo scioglimento della band. Peter Murphy proseguì quindi una carriera solista. Nel 1998, dopo quindici anni dalla separazione, i quattro decisero di riformare i Bauhaus. Iniziò così un tour nel quale presentarono due nuovi brani, Severance e The Dog’s a Vapour, il primo dei quali era una cover dei Dead Can Dance. Il gruppo comunque non produsse nuovo materiale, anche perché Peter Murphy continuava comunque la sua carriera solista. Solo nel 2008 i Bauhaus pubblicarono un nuovo album di inediti, dal titolo Go Away White, non seguito tuttavia da alcun tour promozionale. Le influenze dei Bauhaus includono punk rock, glam rock, rock art, musica sperimentale.
Il titolo Bela Lugosi’s Dead fa riferimento all’attore ungherese Bela Lugosi (1882-1956), che interpretò Dracula in vari film. La copertina del singolo raffigura un’immagine tratta dal film L’angoscia di Satana del 1926 diretto da David Wark Griffith. Sul retro della copertina è invece riportata un’immagine tratta dal film Il gabinetto del dottor Caligari del 1920 diretto da Robert Wiene. Bela Lugosi’s Dead finì sul grande schermo, infatti il film Miriam si sveglia a mezzanotte (The Hunger) si apre con una performance dei Bauhaus, che la suonano in un locale. Il testo della canzone descrive il funerale di Bela Lugosi come fosse la morte di un vampiro, con tanto di pipistrelli, un campanile, il velluto rosso di una bara nera, le spose virginali che sfilano accanto alla sua tomba e gettano fiori “morti”. La voce di Peter Murphy, tra una strofa e l’altra, ripete “Undead, undead, undead” (non-morto), per rappresentare l’immortalità del Vampiro da lui interpretato. La canzone diventa subito un successo nelle discoteche underground. Il singolo non entrò nella Pop Chart Britannica, ma rimase in vendita per anni e fu oggetto di almeno una ventina di reinterpretazioni tra cui una del 2013 realizzata dal bassista dei Bauhaus in occasione di Halloween. Durante le esibizioni live il cantante Peter Murphy era solito recitarne il testo indossando il caratteristico mantello di Dracula.
Bela Lugosi, nome d’arte di Béla Ferenc Dezső Blaskó era nato a Lugoj in Romania, dall’aggettivo in lingua ungherese della sua città natale prese il cognome d’arte che adottò durante la sua lunga carriera di attore. Partecipò alla prima guerra mondiale come tenente di fanteria, dopo il conflitto, fondò il sindacato degli attori e studiò all’Accademia teatrale di Budapest. Successivamente si trasferì prima in Germania e poi negli Stati Uniti. Lì incontrò il personaggio della sua vita, quello del Conte Dracula, e lo interpretò per diversi anni nei teatri di Broadway e in compagnie da giro. Nel 1931, Lugosi venne scritturato dalla Universal Pictures (specializzata nel genere horror) per interpretare il personaggio di Dracula, nell’omonimo film diretto da Tod Browning. La pellicola ebbe un enorme successo, Lugosi si distinse per l’eleganza, lo sguardo ipnotico e l’ accento mitteleuropeo. Inizialmente scritturato per interpretare il mostro in Frankenstein di James Whale (1931), Lugosi abbandonò il film prima dell’inizio delle riprese, per divergenze artistiche con la produzione, lasciando il posto a Boris Karloff con il quale per anni ci fu un’accesa rivalità. Dopo aver interpretato sul grande schermo il ruolo di Dracula, l’attore divenne immediatamente un divo dell’horror e lavorò intensamente per tutti gli anni trenta. Durante la sua carriera americana Bela Lugosi si lasciò coinvolgere in moltissimi film del terrore, alcuni di ottima fattura altri più scadenti. Dopo la metà degli anni quaranta i ruoli disponibili si diradarono, e per Lugosi, diventato morfinomane, iniziò un rapido e triste declino. Negli anni cinquanta infatti , ormai snobbato dalla critica, la sua carriera si interruppe bruscamente. Afflitto da problemi di salute e trovandosi in difficoltà finanziarie, Lugosi accettò di apparire in tre pellicole del regista Edward D. Wood Jr., morì a Hollywood il 16 agosto 1956, per un attacco cardiaco, all’età di settantatré anni. Fu sepolto all’Holy Cross Cemetery, a Culver City con indosso il mantello di Dracula, secondo le volontà della moglie e del figlio. L’ultima delle tre pellicole dirette da Ed Wood, Plan 9 from Outer Space (1959), venne girata dopo la morte di Lugosi e contiene solo poche sequenze con l’attore protagonista. Le vicende dell’ultimo periodo della vita di Lugosi e la sua collaborazione con il regista Ed Wood sono narrate (in maniera romanzata) nel film biografico di Tim Burton Ed Wood(1994), in cui Lugosi è interpretato da Martin Landau, il quale vinse – per questo ruolo – il premio Oscar al miglior attore non protagonista.
Deborah Mega
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