Nell’ ambito della rubrica Prisma lirico, oggi propongo l’intensa poesia di Marina Cvetaeva e le suggestive opere di Maurice Molarsky e Gerhard Nordström

Maurice Molarsky
Io sono una pagina per la tua penna.
Tutto ricevo. Sono una pagina bianca.
Io sono la custode del tuo bene:
lo crescerò e lo ridarò centuplicato.
Io sono la campagna, la terra nera.
Tu per me sei il raggio e l’umida spiaggia.
Tu sei il mio Dio e Signore, e io
Sono terra nera e carta bianca.
traduzione di P. A. Zveteremich

Gerhard Nordström
Testo:
poesia “Io sono una pagina bianca” di Marina Cvetaeva
Opere:
“Nudo sdraiato”, Maurice Molarsky, 1926
“Landscape”, Gerhard Nordström, 1925
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