Piet Mondrian, Composition with large red plane, yellow, black, grey and blue (1921)
La poesia è anche incontro, una geometria di rette a volte parallele, altre volte perpendicolari. Similmente al quadro di Mondrian un reticolato vivo e riccamente colorato. Nell’ambito della rubrica Versi Trasversali, presentiamo la poesia di …
ZAHIRA ZIELLO
ANTEFATTO
Vorrei un bacio lunghissimo
o dei morsi pizzicati,
avere i miei fianchi stretti ai tuoi
piano come piano è il respiro
e forte e lontana la tua stretta.
GEOMETRIE I
Era dolce baciare la verticale della tua schiena,
poggiare su di te la mia guancia stanca
e, affamati capire che non c’era amore,
solo poca voglia e pelle sudata,
Nessuna cura ma
la ricerca di un centro che sapesse
stringerci voglioso,
non come facevamo noi.
Era dolce baciare il centro della tua schiena.
GEOMETRIE II
Non mi manca il tuo amore
Mi manca raschiarmi cuore e vene per permetterti di entrare.
Ritrovarti la notte lì, steso a gemere lento
Rannicchiato e placito a otturare lo spazio dove prima scorreva forte il sangue.
E poi scoprirmi entusiasta e piena
Di un’euforia che non mi apparterrà
Perché ogni tua cura tornerà a te
E a me resterà il vuoto che avevo scavato per permetterti entrare.
GEOMETRIE III
L’assenza è un morbo corpulento e fiero,
stringe e giace, vorticoso e flebile
Fugge dal corpo che lo ha abitato
e se ne fa uno nuovo, una nuova sostanza,
nuova mancanza e desiderio.
Non torna, e smarrita la casa,
si ritrova in mura strette di solitudine,
strette a ricordare che l’assenza è fuggita.
GEOMETRIE VII
Sapessi frazionare in cerchi la realtà,
mi libererei dei rigidi assiomi di questa folle ellisse,
che carceriera, trattiene in sé un dramma
ripetitivo e indolente ma mai menzognero.
Sapessi sedermici su e impormi,
renderei torchio il cerchio e le assi
e muovendolo deciderei io cosa stringere
(almeno in questa tra le ripetizioni)
E il torchio cosa maciullerebbe?
L’area del cerchio?
I resti del contorno?
O i resti miei?
CONCLUSIONI
Si rifiuta la guerra del dialogo
per assecondare i silenzi alienati delle coscienze,
In favore di questa sovrapposizione di crisi
qui tutti stagnano
senza l’agilità del loto
ma con la durezza di muri
fatti con ossa prive di midollo.
Così nelle mie vene
alberga una nuova crisi
che teme caduche novità.
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