La vendetta non mi interessava; ero stato intimamente soddisfatto dalla (simbolica, incompleta, tendenziosa) sacra rappresentazione di Norimberga, ma mi stava bene così, che alle giustissime impiccagioni pensassero gli altri, i professionisti. A me spettava capire, capirli. Non il manipolo dei grandi colpevoli, ma loro, il popolo, quelli che avevo visti da vicino, quelli tra cui erano stati reclutati i militi delle S.S., ed anche quegli altri, quelli che avevano creduto, che non credendo avevano taciuto, che non avevano avuto il gracile coraggio di guardarci negli occhi, di gettarci un pezzo di pane, di mormorare una parola umana. Ricordo molto bene quel tempo e quel clima, e credo di poter giudicare i tedeschi di allora senza pregiudizi e senza collera. Quasi tutti, ma non tutti, erano stati sordi, ciechi e muti: una massa di «invalidi» intorno a un nocciolo di feroci. Quasi tutti, ma non tutti, erano stati vili.
Primo Levi, I sommersi e i salvati, 1986
Il brano “Il Giorno della Memoria” è tratto dal volume “Noi e la Musica 5” di Lanfranco Perini e Maurizio Spaccazocchi © 2013 Progetti Sonori
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.