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Con questa rubrica si vorrebbe dare ‘voce viva’ a testi di diverso genere e ad autori noti e meno noti che di solito vengono conosciuti tramite lettura personale e spesso silenziosa. Senza nulla togliere alla profondità dell’esperienza soggettiva di immersione nel testo, con questo tentativo si vuole porre l’accento sulla modalità dell’ascolto e della compartecipazione acustica dell’espressione letteraria, così come accade quando assistiamo ad uno spettacolo teatrale o, più semplicemente, quando dialoghiamo. La scelta di autori e testi sarà a cura della redazione, tuttavia non si esclude che potranno essere prese in considerazione proposte di testi poetici su iniziativa di esterni alla stessa redazione, che il curatore leggerà, avendo cura di inviare copia del testo proposto. Solo un’avvertenza: la voce narrante è quella di un lettore comune e non l’espressione professionale di un attore, così come l’ambiente operativo che non è uno studio di registrazione.

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ho indossato un silenzio

che non potrai sopportare

tu che me ne hai dato

ago e filo

 

è il campanello alla porta

che non suona mai,

è il calendario che arriva

a un altro dicembre,

il rumore di passi

dei vicini di casa

 

non ho niente da dire

nessun discorso da fare

neanche un vestito

da piegare in valigia

 

e sto nel mio tempo

come fossi in stazione

a guardare da fermo

tutti i treni partire.

Francesco Palmieri

dalla raccolta “Biografie” edita da Terra d’ulivi Edizioni