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Piet Mondrian, Composition with large red plane, yellow, black, grey and blue (1921)

 

La poesia è anche incontro, una geometria di rette a volte parallele, altre volte perpendicolari. Similmente al quadro di Mondrian un reticolato vivo e riccamente colorato. Nell’ambito della rubrica Versi Trasversali, presentiamo la poesia di …

SIMONE CONSORTI

 

 

Oggi ho piantato un sasso

 

Oggi ho piantato un sasso

innaffiandolo e parlandoci

dandogli semi e cercando

il terreno adatto

 

Il mio sogno è che cresca come

un Partenone

 

Oggi ho piantato in asso

un fiore per un sasso

 

 Mi consegno all’acqua verso l’alba

 

Mi consegno all’acqua verso l’alba

per morire un po’ di morto a galla

Non ho niente addosso

se non il mio corpo

di cui mi libero

Tutto quello che ho dentro e che è fuori

(e non intendo l’anima o i colori)

è strenuamente

dolcemente vita

che a riva mi trascina

e alla deriva

 

Ho lasciato accanto al mio un posto vuoto

 

Ho lasciato accanto al mio un posto vuoto

e a chi me lo chiede

dico occupato

Dico sto aspettando

dico lui verrà tra poco

non so quando

 

D’altronde non c’è fila per sedere

perché nessuno vuole mettersi vicino

a chi sta aspettando qualcun altro

 

Ho lasciato un posto vuoto qui accanto

ma intanto pure il mio si sta svuotando

 

In ogni bara lasciateci un buco

 

In ogni bara lasciateci un buco

per farci entrare il mondo

oppure un bruco

 

In ogni bara lasciateci un buco

per fare uscire almeno un po’ di buio

 

C’è tutto ciò che han veduto

negli occhi di ognuno

quando si chiudono

 

In ogni bara lasciateci un buco

a forma di nuvola

 

La ragazza che raccoglie le conchiglie

 

La ragazza che raccoglie le cartacce

e quella che raccoglie le conchiglie

si incrociano ogni giorno sulla spiaggia

verso l’alba

Nemmeno si salutano

solo la prima parla

ma l’altra ha una conchiglia sull’ orecchio

perché anche se il mare è ad un passo

lo vuole sentire più vicino

e più lontano

Avvolta la immagino di notte

mentre attutisce il suono delle onde

per ascoltare meglio i tuoi silenzi

avviluppati ai miei

Se un giorno amerò qualcun’ altra

sarà lei

  

Stamattina ho pedinato una formica

 

Stamattina ho pedinato una formica

Prima girava senza meta

poi si è vista con un’amica

Bisbigliavano talmente basso

che ho dovuto avvicinarmi

di qualche passo

e pure in quelle condizioni

non ho capito se parlassero di yoga

o di rivoluzioni

sta di fatto che a un certo punto

erano cento

Blateravano di sviluppare ali

e diventare api

E poi ordigni atomici

e trasformarsi in uomini

Una sosteneva che voleva

creare un Dio

nero e piccolissimo

capace di far funzionare le cose

anche fuori dal Paradiso

Quando si sono separate

ho ripreso a seguire la mia formica

Ma forse era l’amica

 

Cose e persone

 

Oggetti chiamati regali

reclamati indietro dopo anni

Il regalante si è pentito

Il regalato è diventato uno sconosciuto

Nel frattempo un libro è stato letto

delle scarpe hanno girato per il mondo

un gioiello ha brillato

a beneficio di occhi e di specchi

I freddi oggetti sono diventati cose

a volte perfino pròtesi

Sottrarli adesso è togliere

un pezzo di sé alle persone

 

Simone Consorti

 

Simone Consorti è nato nel 1973 a Roma, dove insegna in un liceo. Ha esordito con “L’uomo che scrive sull’acqua ‘aiuto’”(Baldini e Castoldi 1999, Premio Euroclub 2000, Premio Linus). Ha pubblicato i romanzi “Sterile come il tuo amore”(Besa, 2008), “In fuga dalla scuola e verso il mondo”(Hacca, 2009), “A tempo di sesso”(Besa, 2012),“Da questa parte della morte”(Besa, 2015), “Otello ti presento Ofelia” (L’erudita, 2018), “La pioggia a Cracovia”(Ensemble, 2019), “Vi dichiaro marito e morte”(Ensemble, 2021).  Sono uscite diverse sue raccolte di poesia tra cui “Nell’antro del misantropo” (L’arcolaio, 2014),“Le ore del terrore”(L’arcolaio, 2018) e “Voce del verbo mare” (Arcipelago Itaca, 2022). Le sue piéces “Berlino kaputt mundi” e “Sterile come il nostro amore” sono andate, con successo, in scena, rispettivamente al Teatro Agorà e al Teatro Antigone di Roma tra il marzo e il giugno del 2018. Si occupa di street photography; ha tenuto mostre personali in Italia e partecipato a collettive in Francia e Russia.