
Ma non chiedete al mare
sentieri,
direzioni; non aspettatevi
esaustive spiegazioni.
Lui è conferenziere
di lotte e contusioni;
ma non come tra fiere:
tra morbidi aquiloni!
Miriam Bruni
26 giovedì Set 2024
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Ma non chiedete al mare
sentieri,
direzioni; non aspettatevi
esaustive spiegazioni.
Lui è conferenziere
di lotte e contusioni;
ma non come tra fiere:
tra morbidi aquiloni!
Miriam Bruni
19 martedì Dic 2023
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Non sempre i grandi poeti hanno scritto capolavori. Una poesia a caso non intende dimostrare l’assunto, propone solo una poesia scelta a caso, aprendo una pagina a caso, delle raccolte complete di grandi poeti. Una sorta di random poetico alla scoperta di poesie note e meno note dei grandi. Una proposta sine limine, in linea con lo spirito di questo sito.
Oggi è la volta di Giorgio Caproni
Ahi treno lungo e lento
(nero) fino a Benevento.
Mio padre piangeva sgomento
d’essere cosi vecchio.
Piangeva in treno, solo,
davanti a me, suo figliolo.
Che sole nello scompartimento
vuoto, fino a Benevento!
Io nulla gli avevo detto
standogli di rimpetto.
Per Bari prosegui solo:
lo lasciai li: io, suo figliolo
12 martedì Dic 2023
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Non sempre i grandi poeti hanno scritto capolavori. Una poesia a caso non intende dimostrare l’assunto, propone solo una poesia scelta a caso, aprendo una pagina a caso, delle raccolte complete di grandi poeti. Una sorta di random poetico alla scoperta di poesie note e meno note dei grandi. Una proposta sine limine, in linea con lo spirito di questo sito.
Oggi è la volta di Wislawa Szymborska
La stanza del suicida
Certo pensate che la stanza fosse vuota.
E invece c’erano tre sedie con robusti schienali.
Una lampada buona contro il buio.
Una scrivania con sopra un portafoglio, giornali.
Un Buddha sereno, un Cristo afflitto.
Sette elefanti portafortuna, nel cassetto un’agenda.
Pensate che non ci fossero i nostri indirizzi?
Pensate che mancassero libri, quadri, dischi?
E invece c’era una trombetta consolatrice in mani nere.
Saskia e il suo cordiale piccolo fiore.
La gioia, scintilla degli dèi.
Ulisse sul ripiano nel sonno ristoratore
dopo le fatiche del quinto canto.
I moralisti,
nomi scritti a lettere d’oro
sui dorsi ben conciati.
Lì accanto i politici stavano ben ritti-
E quella stanza
non sembrava priva di vie d’uscita, magari dalla porta,
né senza prospettive, magari dalla finestra.
Gli occhiali da vista erano sul davanzale.
Una mosca ronzava, ossia era ancora viva.
Pensate che almeno la lettera spiegasse qualcosa.
E se vi dico che non c’erano lettere –
e noi, gli amici – tanti -, ci ha tutti contenuti
la busta vuota appoggiata a un bicchiere.
05 martedì Dic 2023
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Non sempre i grandi poeti hanno scritto capolavori. Una poesia a caso non intende dimostrare l’assunto, propone solo una poesia scelta a caso, aprendo una pagina a caso, delle raccolte complete di grandi poeti. Una sorta di random poetico alla scoperta di poesie note e meno note dei grandi. Una proposta sine limine, in linea con lo spirito di questo sito.
Oggi è la volta di Sylvia Plath
Nave d’inverno
Non vi sono maestosi approdi a questo molo:
chiatte rosse e arancioni, vescicose, sbandano
incatenate alla banchina, antiquate, vistose
si direbbe indistruttibili.
Il mare pulsa sotto una membrana d’olio.
Un gabbiano immobile in cima alla traversa di un capanno
galleggia sulla marea del vento, saldo
come se fosse di legno e formale nella sua marsina di cenere,
l’intero porto piatto ancorato
nel disco della sua pupilla gialla.
Sopra la distesa ghiacciata di pesci un pallone sonda
sorge come la luna diurna o un sigaro di latta.
È una scena piatta, come una vecchia acquaforte.
Stanno scaricando tre barili di granchiolini.
I piloni del pontile sembrano prossimi a crollare
e con loro quello sgangherato ammasso
di magazzini, bighi, ciminiere e ponti
in lontananza. Tutt’intorno a noi l’acqua scivola
e ciangotta nel suo sciatto dialetto,
trasportando odori di merluzzo morto e catrame.
Più al largo, le onde biascicheranno blocchi di ghiaccio –
brutto mese per i barboni nei parchi e innamorati.
Persino le nostre ombre sono livide di freddo.
Volevamo vedere sorgere il sole
E ci accoglie invece questa nave rivestita di ghiaccio
Barbuta e guasta, un albatro di gelo
sopravvissuta alle burrasche, ogni argano e straglio
Racchiuso in una pellicola di vetro.
Il sole non tarderà a ridimensionarla;
ogni cima d’onda luccica come un coltello.
28 martedì Nov 2023
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Non sempre i grandi poeti hanno scritto capolavori. Una poesia a caso non intende dimostrare l’assunto, propone solo una poesia scelta a caso, aprendo una pagina a caso, delle raccolte complete di grandi poeti. Una sorta di random poetico alla scoperta di poesie note e meno note dei grandi. Una proposta sine limine, in linea con lo spirito di questo sito.
Oggi è la volta di Giorgio Caproni
Arpeggio
Cristo ogni tanto torna,
se ne va, chi l’ascolta…
Il cuore della città
è morto, la folla passa
e schiaccia – è buia massa
compatta, è cecità
21 martedì Nov 2023
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Non sempre i grandi poeti hanno scritto capolavori. Una poesia a caso non intende dimostrare l’assunto, propone solo una poesia scelta a caso, aprendo una pagina a caso, delle raccolte complete di grandi poeti. Una sorta di random poetico alla scoperta di poesie note e meno note dei grandi. Una proposta sine limine, in linea con lo spirito di questo sito.
Oggi è la volta di Wislawa Szymborska
Scoperta
Credo nella grande scoperta.
Credo nell’uomo che farà la scoperta.
Credo nello sgomento dell’uomo che la farà.
Credo nel pallore del suo viso,
nella sua nausea, nel sudore gelato del suo labbro.
Credo nei suoi appunti bruciati,
ridotti in cenere,
bruciati fino all’ultimo.
Credo nelle cifre sparpagliate,
sparpagliate senza rimpianto.
Credo nella fretta dell’uomo,
nei suoi gesti precisi,
nel suo libero arbitrio.
Credo nelle lavagne fracassate,
nei liquidi versati
nei raggi spenti.
Affermo ciò che riuscirà,
che non sarà troppo tardi,
e che avverrà in assenza di testimoni.
Nessuno lo saprà, ne sono certa,
né la moglie, né la parete,
e neppure l’uccello – potrebbe cantare.
Credo nella mano che non si presta,
credo nella carriera spezzata,
credo nel lavoro di molti anni sprecato.
Credo nel segreto portato nella tomba.
Queste parole mi veleggiano sopra le regole.
Non cercano appoggio negli esempi.
La mia fede è forte, cieca e senza fondamento.
14 martedì Nov 2023
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Non sempre i grandi poeti hanno scritto capolavori. Una poesia a caso non intende dimostrare l’assunto, propone solo una poesia scelta a caso, aprendo una pagina a caso, delle raccolte complete di grandi poeti. Una sorta di random poetico alla scoperta di poesie note e meno note dei grandi. Una proposta sine limine, in linea con lo spirito di questo sito.
Oggi è la volta di Sylvia Plath
Cimitero in novembre
Lo scenario è ostinato: alberi avari si tengon strette
le foglie dell’altr’anno, rifiutano il lutto, la veste di sacco,
o la trasformazione in driadi elegiache, e l’erba austera
custodisce lo spietato smeraldo della sua erbosità,
a dispetto dell’intelletto magniloquente che disprezza
una tale povertà. Nessun grido di morti
fa fiorire nontiscordardimé in mezzo alle pietre
che lastricano questa terra greve. Qui c’è onesta putredine
che disfa il cuore e spoglia l’osso
della vena affabulante. Quando uno scheletro solo
si accampa nudo e reale, zittiscono le lingue di tutti i santi:
le mosche non osservano resurrezioni sotto il sole.
Tu guarda fisso il paesaggio essenziale finché gli occhi
non impongano al vento una visione, abbacinante:
se mai spiriti perduti ululanti nel sudario
lampeggino attraverso la brughiera,
essi delirano al guinzaglio della mente affamata
che popola la stanza spoglia, l’aria bianca e deserta.
07 martedì Nov 2023
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Non sempre i grandi poeti hanno scritto capolavori. Una poesia a caso non intende dimostrare l’assunto, propone solo una poesia scelta a caso, aprendo una pagina a caso, delle raccolte complete di grandi poeti. Una sorta di random poetico alla scoperta di poesie note e meno note dei grandi. Una proposta sine limine, in linea con lo spirito di questo sito.
Oggi è la volta di Giorgio Caproni
Cianfrogna
Se ne dicono tante.
Si dice, anche,
che la morte è un trapasso.
(Certo: dal sangue, al sasso.)
02 giovedì Nov 2023
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Non sempre i grandi poeti hanno scritto capolavori. Una poesia a caso non intende dimostrare l’assunto, propone solo una poesia scelta a caso, aprendo una pagina a caso, delle raccolte complete di grandi poeti. Una sorta di random poetico alla scoperta di poesie note e meno note dei grandi. Una proposta sine limine, in linea con lo spirito di questo sito.
Oggi è la volta di Giorgio Caproni
Condizione
Un uomo solo,
chiuso nella sua stanza.
Con tutte le sue ragioni.
Tutti i suoi torti.
Solo in una stanza vuota,
a parlare. Ai morti.
31 martedì Ott 2023
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Non sempre i grandi poeti hanno scritto capolavori. Una poesia a caso non intende dimostrare l’assunto, propone solo una poesia scelta a caso, aprendo una pagina a caso, delle raccolte complete di grandi poeti. Una sorta di random poetico alla scoperta di poesie note e meno note dei grandi. Una proposta sine limine, in linea con lo spirito di questo sito.
Oggi è la volta di Wislawa Szymborska
Saluto ai supersonici
Oggi più veloci del suono,
dopodomani della luce,
muteremo il suono in tartaruga
e la luce in lepre.
Di antica parabola
onorati animali,
nobile coppia in gara
da sempre.
Correvate, correvano
per questa bassa terra,
provate a gareggiare
in alto nel cielo.
Via libera. Non vi saremo
d’intralcio nella corsa:
per inseguire noi stessi
primi ci alzeremo in volo.
24 martedì Ott 2023
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Non sempre i grandi poeti hanno scritto capolavori. Una poesia a caso non intende dimostrare l’assunto, propone solo una poesia scelta a caso, aprendo una pagina a caso, delle raccolte complete di grandi poeti. Una sorta di random poetico alla scoperta di poesie note e meno note dei grandi. Una proposta sine limine, in linea con lo spirito di questo sito.
Oggi è la volta di Sylvia Plath
I meloni della fiesta
A Benidorm ci sono meloni
carrettate intere
di innumerevoli meloni
ovali e a palla,
verde brillante e risonanti,
una trina di strisce
verde scuro tartaruga.
Scegline uno a uovo, a mappamondo,
palleggialo tornando a casa per gustarlo
nel rovente mezzogiorno:
poponi morbidi come crema,
angurie giganti dalla polpa rossa,
bitorzoluto cantalupo
dal cuore arancione.
Ogni spicchio è borchiato
di semi bianchi o neri
da spargere come coriandoli
sotto i piedi di questo
mercato di mangiameloni
festaioli.
20 martedì Giu 2023
Café
Un tavolino.
Il tè.
La pioggia cade.
Semafori
chiazzano
fauve
l’asfalto
lucido.
Non ha storia,
il mondo:
in un dolce
perpetuo moto
s’avvolge
pacifico.
Sorge, muore
e ancora
qui rinasce:
un tavolino
un tè
la pioggia
sull’asfalto
(lentezza, lentezza)
che cade.

poesia di Lucio Macchia dalla raccolta “Spersi stupori”, 2022, Terra d’ulivi Edizioni
illustrazione di Loredana Semantica, line art, tecnica pennino su schermo digitale