• ABOUT
  • CHI SIAMO
  • AUTORI
    • ANTONELLA PIZZO
    • DEBORAH MEGA
    • EMILIO CAPACCIO
    • FRANCESCO PALMIERI
    • FRANCESCO TONTOLI
    • LOREDANA SEMANTICA
    • MARIA ALLO
  • HANNO COLLABORATO
    • ADRIANA GLORIA MARIGO
    • ALESSANDRA FANTI
    • ANNA MARIA BONFIGLIO
    • FRANCESCO SEVERINI
    • MARIA GRAZIA GALATA’
    • MARIA RITA ORLANDO
    • RAFFAELLA TERRIBILE
  • AUTORI CONTEMPORANEI (letteratura e poesia)
  • AUTORI DEL PASSATO (letteratura e poesia)
  • ARTISTI CONTEMPORANEI (arte e fotografia)
  • ARTISTI DEL PASSATO (arte e fotografia)
  • MUSICISTI
  • CONTATTI
  • RESPONSABILITÀ
  • PRIVACY POLICY

LIMINA MUNDI

~ Per l'alto mare aperto

LIMINA MUNDI

Archivi tag: Zahira Ziello

Zahira Ziello, Inedito.

19 martedì Apr 2022

Posted by Deborah Mega in LETTERATURA, Poesie

≈ Lascia un commento

Tag

Zahira Ziello

photo by Trini Schultz

 

Maccare

 

Quando l’aria  degli alberi fu finita

gli animali della terra, del mare e della guerra

si trovarono una stanza infossata e inabitata

“Siamo un solo spirito” – disse il soffio

“Siamo un solo ritmo” – disse il battito

“Siamo un solo nodo” – disse il cappio.

Una sola stanza non bastò a contenere il tumulto rimasto,

lo scarto ammassato volle da subito definirsi distante,

i corpi s’allontanarono, s’infrattarono fino al costituirsi dei limiti.

Alloggiati in stanzette con serrature senza mandate, senza guardiani,

non insegnavano lo spavento dell’agguato ai teneri piccoli,

s’aspettava che l’ispezione cogliesse gli infatuati ansanti e indaffarati,

nulla si sa, nulla s’impartisce, la lezione è “Ci si nasconde”.

Ci si frantumerebbe in briciole per nascondersi meglio

“Io non so di te. Tu non sai di me”

Sussurravano i corridoi

S’impara velocemente, sì, ma tu, lettore caro, sai competere con la trasparenza?

Tu che hai un corpo che sarebbe intero anche senza pelle,

che potresti vedere anche senza muscoli,

con cui potresti ballare anche col solo pulsare delle vene,

le cui ossa resistono al secolare mangiare della terra,

competi tu, essere integro, con l’assuefazione.

Rifletti, carcassa pesante, e cammina fino all’ingresso della fossa,

li vedi? Si coprono di nero con un manto, intanto che aspettano la sorte,

dal muso alle zampe appannaggio di una sola nuvola priva di pensiero,

paiono covare essi stessi la propria attesa, come non volessero mollare la presa

di quella corda umida su cui siedono. I piedi penzolano lenti

su un ampio spiazzale che ha colore e consistenza di polvere,

il cui solco nel centro risuona come la cassa di uno strumento

monocorde. Sul filo erano in troppi, delle volte,

qualcuno cadeva, avrebbero dovuto legare altre corde,

ma il Bugiardo chiedeva il progresso, e questo s’identifica con lo spreco

che riempie le sue dita di gemme di plastica,

che permette ai suoi denti di cariarsi,

che leva ai pesci le alghe incontaminate,

che occlude anche ai sassi le radici.

Egli aspira ad un assoluto convesso che lo copra come in una bolla,

che lo sleghi dalle contingenze, un cielo di plexiglas, insomma,

per avvicinarsi alle forme mutate in velocità,

per avviarsi all’ordine del cerebrale,

alle liturgie del sé contenitore di statica sacralità.

Allora giù, dov’è freddo, strisciando per canne robuste dai suoni delicati,

per finire lontano dalla casa, ormai abitata.

La casa del sospetto ha stanze di colpa e di punizione:

come fossero chiavi della cintola di dio

gli inquilini scuciono la toppa per disporsi gelosi

ad origliare gelide presunzioni di fede

“Si discute di un temuto mercoledì delle ceneri”

“Ma mai arriva”

Intanto accumulano grasso e menzogne da disporre sotto i tappeti

perché l’assordante passo di dio non li colga dormienti

seppure non vissero che accumulando riserve e mai grazie,

riserve di chiassoso peccato, che li consolassero

dal bianco divino che appanna lo sguardo, ma non placa la voglia

di esser rovesciati ancora, e sporcati ancora.

Il bianco non sazia, il bianco lascia che il languore frema,

che il piacere aumenti finché

la porta si spalanchi

e dal grigio del lungo corridoio il pallore ansante invada gli anfratti

dov’è nascosto il marcio. Le sentinelle s’impuntano dritte

coi talloni sui bordi dei tappeti, perché a sbucare non sia la loro colpa

ma quella di chi, imperfetto truffatore, non ha saputo esser svelto.

E che scoppi la rivolta, che un capro deve sempre essere sacrificato,

che i virtuosi predicano ma disdegnano le suppliche,

quindi che il matto sia gettato giù

dal dirupo, come gli antichi

dalla forca, come le streghe

dalla piazza, come i lebbrosi

dall’Eden, come gli uomini.

Le chiavi

credono nella perpetua discendenza della creazione,

ricordano che tra chi fu generato, tu fosti posto nell’angolo del fosso

costretto in un basso putrido, i cui segregati non prestano servigio,

intanto i ciechi penitenti abitano in bilico nella fosca nebbia

che lo sfiatare di dio caccia,

egli appanna il cielo e i ciottoli

da cui gli obbedienti si coprono i piedi e le orecchie

perché i predecessori non li riempiano di graffi

richiamando all’attenzione gli spirti odierni:

Bisogna che ci sia un piccolo insetto,

magari deforme o magari pensante,

qualcuno che raccolga il peccato senza nasconderlo,

qualcuno cui non può essere rimesso il male

perché non cosparse la propria testa di ceneri.

Finì col racimolarsi di un uomo solo,

uno piccolo, dalla voce bassa e dalla testa china,

era spietato il suo dissenso ma inerme la sua pratica,

sicché lo presero senza che strillasse l’ingiustizia del torto,

“Non si urla a un dio bugiardo che mente.

Io gravito impermalente tra le orbite altrui,

mi sottraggo al verso, esattamente come il nero è tale

perché rifiuta in apparenza gli altri colori.

Io non chiesi mai di aprire la serratura,

non si può chiedere una quiete che non si è provata…

ma capitò di spiare, e la delizia fu troppa,

al di là lo squallore si annulla e il declino si spiega.

Io non saprò, so che non saprò, distanziarmi da chi mi tarpa,

per ingordigia, per timore, o per devozione alla sottomissione,

io starò qui perché i cretini possano vedere nel mio sacrificio

il Bugiardo che si nasconde”

Che si sa –annuncia uno squilibrato- il male è male,

va fatto, ma che non si dica, che non si sappia.

La perversione non è degli atti ma della parola

di chi la professa con la lingua linda dallo squallore,

che fu solo di chi, bugiardo, disse no,

che si sa:

chiudono gli occhi nell’aldilà.

 

Zahira Ziello

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra) Facebook
  • Fai clic per condividere su X (Si apre in una nuova finestra) X
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra) WhatsApp
Mi piace Caricamento...

Versi trasversali: Zahira Ziello

20 lunedì Dic 2021

Posted by Deborah Mega in LETTERATURA, Versi trasversali

≈ Lascia un commento

Tag

poesia contemporanea, Zahira Ziello

Piet Mondrian, Composition with large red plane, yellow, black, grey and blue (1921)

La poesia è anche incontro, una geometria di rette a volte parallele, altre volte perpendicolari. Similmente al quadro di Mondrian un reticolato vivo e riccamente colorato. Nell’ambito della rubrica Versi Trasversali, presentiamo la poesia di …

 

ZAHIRA ZIELLO

ANTEFATTO

Vorrei un bacio lunghissimo

o dei morsi pizzicati,

avere i miei fianchi stretti ai tuoi

piano come piano è il respiro

e forte e lontana la tua stretta.

 

 

GEOMETRIE I

Era dolce baciare la verticale della tua schiena,

poggiare su di te la mia guancia stanca

e, affamati capire che non c’era amore,

solo poca voglia e pelle sudata,

Nessuna cura ma

la ricerca di un centro che sapesse

stringerci voglioso,

non come facevamo noi.

 

Era dolce baciare il centro della tua schiena.

 

 

GEOMETRIE II

Non mi manca il tuo amore

Mi manca raschiarmi cuore e vene per permetterti di entrare.

Ritrovarti la notte lì, steso a gemere lento

Rannicchiato e placito a otturare lo spazio dove prima scorreva forte il sangue.

E poi scoprirmi entusiasta e piena

Di un’euforia che non mi apparterrà

Perché ogni tua cura tornerà a te

E a me resterà il vuoto che avevo scavato per permetterti entrare.

 

 

GEOMETRIE III

L’assenza è un morbo corpulento e fiero,

stringe e giace, vorticoso e flebile

Fugge dal corpo che lo ha abitato

e se ne fa uno nuovo, una nuova sostanza,

nuova mancanza e desiderio.

Non torna, e smarrita la casa,

si ritrova in mura strette di solitudine,

strette a ricordare che l’assenza è fuggita.

 

 

GEOMETRIE VII

Sapessi frazionare in cerchi la realtà,

mi libererei dei rigidi assiomi di questa folle ellisse,

che carceriera, trattiene in sé un dramma

ripetitivo e indolente ma mai menzognero.

 

Sapessi sedermici su e impormi,

renderei torchio il cerchio e le assi

e muovendolo deciderei io cosa stringere

(almeno in questa tra le ripetizioni)

 

E il torchio cosa maciullerebbe?

L’area del cerchio?

I resti del contorno?

O i resti miei?

 

 

CONCLUSIONI

Si rifiuta la guerra del dialogo

per assecondare i silenzi alienati delle coscienze,

In favore di questa sovrapposizione di crisi

qui tutti stagnano

senza l’agilità del loto

ma con la durezza di muri

fatti con ossa prive di midollo.

 

Così nelle mie vene

alberga una nuova crisi

che teme caduche novità.

 

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra) Facebook
  • Fai clic per condividere su X (Si apre in una nuova finestra) X
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra) WhatsApp
Mi piace Caricamento...

Zahira Ziello, “Sibilla”, Terra d’ulivi Edizioni, 2021.

15 martedì Giu 2021

Posted by Deborah Mega in LETTERATURA, Segnalazioni ed eventi

≈ Lascia un commento

Tag

Sibilla, Zahira Ziello

 

Zingara

Al campo attorno al fuoco piovono foglie.
Mi ha partorita
la zingara del fiume,
è andata via per dell’oro
e un tozzo di pane.
Correva scalza
la zingara ubriaca,
mi ha ripresa
suonando l’armonica,
mi ha seduta sul Golgota,
ora mi guarda pregare.

 

Cielo

Cantando al vento
Intagliatemi la pelle
Avvolgetemi nell’edera
Appendetemi a testa in giù
E lasciatemi morire.

 

2020

Vedo sangue affluire a riempire
le fosse, come a redimere
dalle mancanze.
Per i troppi intrighi
Il sangue è ormai malato
E sibila che per mille secoli almeno
Noi tutti non ci saremo.

 

Sibilla

È sibilla
i satiri che le marciano in testa,
ha la violenza dei padri:
un bastone fra le mani
È blasfema
nonostante faccia l’amore al dio
tutti i giorni
ha l’odore di orchidee morte secoli fa.

 

Rapide

Ero io quella forte fra noi due,
se avessi ceduto
tu saresti rotolata giù
e io per la fretta di rincorrerti
ti avrei preceduta
come a farti da cuscino all’atterraggio.

 

Mondo

Altrove, c’è un pescatore
che annuisce alla luna,
che spacca la bocca
a chi lo guarda.
Altrove, c’è una zingara
che battezza corpi morti
nel Tamigi.
Altrove, c’è un passero
che sputa ai cani
che vogliono mangiarlo.
Altrove, ci si bacia i piedi
per avere equilibrio.
Altrove, si piange
quel che non si ha,
qui si dice solo sì.
Altrove, c’è una donna
che canta alle teste sui piedistalli,
bacia le loro mani mozzate
poi mette le sue dita
nei loro occhi e canta,
canta, che questa sarà la fine.

 

Gioventù

Vi auguro di non nascere
Di ignorare viscere e cordoni
Di seppellire i padri
E di rendere serve le madri
Vi auguro di allontanare le inibizioni del sangue
Il bastone degli antenati
Le catene dei morti
E le tombe di chi crede
Slanciatevi giù
Dove le vene scorrono
E le voci cessano.

Condividi:

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra) Facebook
  • Fai clic per condividere su X (Si apre in una nuova finestra) X
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra) WhatsApp
Mi piace Caricamento...

Articoli recenti

  • Venerdì dispari 19 dicembre 2025
  • Prisma lirico 54: Rainer Maria Rilke – Edward Hopper 18 dicembre 2025
  • Abusi domestici: il silenzio che segna per tutta la vita 16 dicembre 2025
  • Marcello Buttazzo, “Aspettando l’aurora”, I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno, 2025. 15 dicembre 2025
  • Poesia sabbatica:”Lettera a mia figlia” 13 dicembre 2025
  • Venerdì dispari 12 dicembre 2025
  • Il fallimento rieducativo delle carceri 9 dicembre 2025
  • Buona festa dell’Immacolata 8 dicembre 2025
  • Poesia sabbatica: “Divenire”, “Chi siamo” 6 dicembre 2025
  • Venerdì dispari 5 dicembre 2025

LETTERATURA E POESIA

  • ARTI
    • Appunti d'arte
    • Fotografia
    • Il colore e le forme
    • Mostre e segnalazioni
    • Prisma lirico
    • Punti di vista
  • CULTURA E SOCIETA'
    • Cronache della vita
    • Essere donna
    • Grandi Donne
    • I meandri della psiche
    • IbridaMenti
    • La società
    • Mito
    • Pensiero
    • Uomini eccellenti
  • LETTERATURA
    • CRITICA LETTERARIA
      • Appunti letterari
      • Consigli e percorsi di lettura
      • Filologia
      • Forma alchemica
      • Incipit
      • NarЯrativa
      • Note critiche e note di lettura
      • Parole di donna
      • Racconti
      • Recensioni
    • INTERAZIONI
      • Comunicati stampa
      • Il tema del silenzio
      • Interviste
      • Ispirazioni e divagazioni
      • Segnalazioni ed eventi
      • Una vita in scrittura
      • Una vita nell'arte
      • Vetrina
    • POESIA
      • Canto presente
      • La poesia prende voce
      • Più voci per un poeta
      • Podcast
      • Poesia sabbatica
      • Poesie
      • Rose di poesia e prosa
      • uNa PoESia A cAsO
      • Venerdì dispari
      • Versi trasversali
      • ~A viva voce~
    • PROSA
      • #cronacheincoronate; #andràtuttobene
      • Cronache sospese
      • Epistole d'Autore
      • Fiabe
      • I nostri racconti
      • Novelle trasversali
    • Prosa poetica
    • TRADUZIONI
      • Capo Horn – Tijuana. Cuentos Olvidados
      • Idiomatiche
      • Monumento al mare
  • MISCELÁNEAS
  • MUSICA
    • Appunti musicali
    • Eventi e segnalazioni
    • Proposte musicali
    • RandoMusic
  • RICORRENZE
  • SINE LIMINE
  • SPETTACOLO
    • Cinema
    • Teatro
    • TV
    • Video

ARCHIVI

BLOGROLL

  • Antonella Pizzo
  • alefanti
  • Poegator
  • Deborah Mega
  • Di sussurri e ombre
  • Di poche foglie di Loredana Semantica
  • larosainpiu
  • perìgeion
  • Solchi di Maria Allo

Inserisci il tuo indirizzo email per seguire questo blog e ricevere notifiche di nuovi messaggi via e-mail.

INFORMATIVA SULLA PRIVACY

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella privacy policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la PRIVACY POLICY.

Statistiche del blog

  • 462.317 visite
Il blog LIMINA MUNDI è stato fondato da Loredana Semantica e Deborah Mega il 21 marzo 2016. Limina mundi svolge un’opera di promozione e diffusione culturale, letteraria e artistica con spirito di liberalità. Con spirito altrettanto liberale è possibile contribuire alle spese di gestione con donazioni:
Una tantum
Mensile
Annuale

Donazione una tantum

Donazione mensile

Donazione annuale

Scegli un importo

€2,00
€10,00
€20,00
€5,00
€15,00
€100,00
€5,00
€15,00
€100,00

O inserisci un importo personalizzato

€

Apprezziamo il tuo contributo.

Apprezziamo il tuo contributo.

Apprezziamo il tuo contributo.

Fai una donazioneDona mensilmenteDona annualmente

REDATTORI

  • Avatar di adrianagloriamarigo adrianagloriamarigo
  • Avatar di alefanti alefanti
  • Avatar di Deborah Mega Deborah Mega
  • Avatar di emiliocapaccio emiliocapaccio
  • Avatar di Francesco Palmieri Francesco Palmieri
  • Avatar di francescoseverini francescoseverini
  • Avatar di frantoli frantoli
  • Avatar di LiminaMundi LiminaMundi
  • Avatar di Loredana Semantica Loredana Semantica
  • Avatar di Maria Grazia Galatà Maria Grazia Galatà
  • Avatar di marian2643 marian2643
  • Avatar di maria allo maria allo
  • Avatar di Antonella Pizzo Antonella Pizzo
  • Avatar di raffaellaterribile raffaellaterribile

COMMUNITY

  • Avatar di Sconosciuto
  • Avatar di Sconosciuto
  • Avatar di Sconosciuto
  • Avatar di Briciolanellatte
  • Avatar di Sconosciuto
  • Avatar di Sconosciuto
  • Avatar di Sconosciuto
  • Avatar di Sconosciuto
  • Avatar di Sconosciuto
  • Avatar di Sconosciuto
  • Avatar di Sconosciuto
  • Avatar di Sconosciuto
  • Avatar di Sconosciuto
  • Avatar di Sconosciuto
  • Avatar di Sconosciuto
  • Avatar di Sconosciuto
  • Avatar di Sconosciuto
  • Avatar di Sconosciuto
  • Avatar di Sconosciuto
  • Avatar di Sconosciuto
  • Avatar di Sconosciuto
  • Avatar di Sconosciuto
  • Avatar di Sconosciuto
  • Avatar di Sconosciuto
  • Avatar di Sconosciuto
  • Avatar di Copyrights © Poetyca https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/3.0/it/
  • Avatar di Sconosciuto
  • Avatar di Sconosciuto
  • Avatar di Sconosciuto
  • Avatar di Sconosciuto
  • Avatar di Sconosciuto
  • Avatar di Sconosciuto
  • Avatar di Sconosciuto
  • Avatar di Sconosciuto
  • Avatar di Sconosciuto
  • Avatar di Sconosciuto
  • Avatar di Sconosciuto
  • Avatar di Sconosciuto
  • Avatar di Sconosciuto
  • Avatar di Sconosciuto
  • Avatar di federicogiovannimaria
  • Avatar di Gianmarco Papi
  • Avatar di Sconosciuto
  • Avatar di Sconosciuto
  • Avatar di The Butcher
  • Avatar di Sconosciuto
  • Avatar di Sconosciuto
  • Avatar di Sconosciuto
  • Avatar di Sconosciuto
  • Avatar di •Pat

BLOGROLL

  • chiscrivechilegge di Antonella Pizzo
  • alefanti
  • Poegator
  • Deborah Mega
  • Disussurried'ombre
  • Di poche foglie di Loredana Semantica
  • larosainpiu
  • perìgeion
  • Solchi di Maria Allo

Blog su WordPress.com.

  • Abbonati Abbonato
    • LIMINA MUNDI
    • Unisciti ad altri 284 abbonati
    • Hai già un account WordPress.com? Accedi ora.
    • LIMINA MUNDI
    • Abbonati Abbonato
    • Registrati
    • Accedi
    • Segnala questo contenuto
    • Visualizza sito nel Reader
    • Gestisci gli abbonamenti
    • Riduci la barra
 

Caricamento commenti...
 

    Informativa.
    Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la
    COOKIE POLICY.
    %d