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Nell’ambito della rubrica “Canto presente” oggi presentiamo la poesia di:

Antonio Fiori

Il filo

che cuciva le carni
che ne conteneva gli spasmi
che tratteneva la gioia che davi
e il decorso dei giorni preziosi
che impediva il riaprirsi dei tagli
che ci univa nonostante gli altri
che voleva, voleva legarci…
non è marcio, ancora resiste
ha un capo che tiro ogni tanto
– lo senti, amore, quel filo di voce
che arriva di nuovo, miracolo,
al tuo lontanissimo capo ?

(inedita, pubblicata su fb)

Che dirti

Che dirti, sorellina, se non che scrivo da due anni a notte fonda
senza una penna, allo scarso lume del display
se non che amo senza farlo o lo faccio senza amore sull’onda
del ricordo o del sogno dove c’era lei.

Che altro ho da raccontarti che questi scampoli, scritti in qualche
pozzo di tempo sul misterioso desco dell’ufficio
con due telefoni nemici e una parola che all’improvviso parte
– piccola ancella, nunzia di scherzo o di cilicio.

da Trattare la resa, Solodiecipoesie, Lietocolle, 2009

Amici

I vostri nomi veri non pronuncio
devoto al miracolo che siete
voi, senza interesse di mercede o frutto
porterò con me dall’altra parte.

E mentre l’impazienza d’incontrarvi
alimenta la fiamma che ci lega
noi, insieme nel tempo che si ferma
non conosciamo le sorti riservate.

da Sotto mentite spoglie, Manni, 2002

Campo dei miracoli

La commovente fede burattina
in cosa poi è diversa dalla nostra,
un campo scintillante di zecchini
comune inadempibile promessa.
Campo dei miracoli è qui intorno
in questa valle spalmata di cemento
nell’orto in lontananza perso
dietro la scrivania, su per le scale,
ad ogni svoltar d’angolo e di via…
il pianerottolo della vita mia.

da La quotidiana dose, Lietocolle, 2006

Se per poco

La rue assourdissante autour de moi hurlait
Charles Baudelaire

Se per poco il fragore cessa
si fa dolce la curva della via
sposandosi alla tua, bruna
sinuosa e fresca

Nel silenzio incerto
attendi l’amica
sporgendoti appena
per vederla raggiungerti…
così, nel sogno, anch’io vorrei
raggiungerti
come ogni giorno lei

Prima del tuo arrivo

Prima del tuo arrivo s’apre la chiesa
Qualche volta mi tenta, entro
e per un po’ non ti penso
prego, mi pento
Ma quando esco e giro l’angolo
– ecco, ti trovo
e i nostri occhi in un secondo
si dicono segreti
che loro solo sanno
– noi no, noi non sappiamo
perché, ancora e sempre
in quel secondo
ci guardiamo

da Canzoniere dell’amore senza nome, pubblicato integralmente nel 2013 sul blog Neobar
Ritorni

Ritorni, attesa nei giorni più lunghi
dell’ultimo giugno.

Ricordi, era via Emilio Lussu
una corta salita, e poi l’ombra del viale
dal sole scandita per noi

così allegri e diversi, Beatrice
com’era diversa l’Italia e la vita
– com’era letizia.

Sassari, 21 giugno 2016

(inedita, pubblicata su fb)