Piet Mondrian, Composition with large red plane, yellow, black, gray and blue (1921)
La poesia è anche incontro, una geometria di rette a volte parallele, altre volte perpendicolari. Similmente al quadro di Mondrian un reticolato vivo e riccamente colorato. Nell’ambito della nuova rubrica Versi Trasversali, presentiamo la poesia di …
HENRY ARIEMMA
Arimane
Il male libera.
Fa capire ogni bene
e vede prossima gratitudine
alle domande insignificanti
dell’andare oltre:
respinge alte le onde
sulle stesse orme.
Il tacere frutta
solo bacche amare
lavorate per dolci inganni.
Altro parlare, propri egoismi…
A non vedere nell’ascolto
pronti tradimenti.
Ma la parola riempie spazi
e basta morire senza perdono,
pensarsi eterni per non risolvere
l’umano dolore in mancata fede
come case ostili mai colpevoli.
*
Il buio dietro hai costruito
accumulo di cristalli inutili:
vasi e bicchieri per mancati pranzi.
Su quei vetri una polvere tornia
disegni pesanti.
Agli estranei hai dato
il quotidiano di figli
in parole giuste,
forze misurate,
felice racconto
del fare bene…
Hai fermato amici,
risparmiato musiche,
parole della sera,
negato viaggi e sogni:
tolto libertà…
Perché la coperta
non allargava
la funzione unica
dell’ a m o r e
*
L’erba mi ricordi
di quella casa…
Cumulava dove voleva,
rinverdiva intensa
vicina ai sostegni
non lontano dal passo
ma dallo sguardo
e chiedeva macchie
riempite dal bordo.
La pioggia faceva fango
seccato polvere e l’acqua
donava un capsico viola.
Al basilico divideva l’orto
con mattoni affondati
scoperti picchi…
E inerpicavi capricci,
limbo dimentico ai figli
mancando promesse
a castighi del tempo
sempre tuo, perduto
in ogni andare.
*
Forse per case
nelle pareti nascoste
sono i ricordi persi
dei fratelli in città:
si rimane al crescere
insieme negli anni,
compiuti i destini…
A essere divisi
sono promessi ritorni
di richiami intuiti.
E le costellazioni perse?
Sono facce forzate
vicine nelle foto,
nascosti segnali
al voltare negli occhi,
scuse diverse
accomodate vite.
Spenta Mainyu
È l’amore il cardine
del nostro esistere
piega verghe adamantine
a soccombere ragioni
tentate di giustizia,
è velo a non vedere
determinare granelli,
disporre acque
a chi non pone mani
per chi neanche guarda.
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