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Fammi un favore… questa volta

mi è sembrato possibile riuscirci

qualcosa simile a togliere lo sporco

dalle mani o discutere nella striscia

d’ombra che raggela quando sono qui.

Non serve a niente arrivare in anticipo

cercare di piacerti un’altra volta.

Ci provo da quando ero bambina

nel catino freddo di nonna da cui uscivo

più piccola e più bianca.

Lascia perdere, non è così che diventi

fiume! Ma io scorro senza tregua,

senza consolazione ed è incredibile

quanto oceano sia diventata

nel vetro scuro dei tuoi occhiali

se ogni giorno appaio povera, profanata.

 

 

[…] Ecco allora Rita Pacilio mettere a nostra disposizione una poesia “calma”, una poesia della parola quotidiana (meno male!), una sabiana poesia onesta, rifiutandosi di accedere, tanto per fare qualche esempio, a qualsiasi “scatenamento” espressionista, o surrealista, o peggio, parole in libertà più o meno futuristiche, perché il suo progetto stilistico appartiene a un bisogno aurorale di poesia, giocata sulla figura della madre, non più come un colloquio con i morti di tanta lirica contemporanea, da Pascoli a Raboni, per esempio, ma invece come dialogo, con una presenza che disarticola continuamente la quotidianità e che possiede già “naturalmente” una propria disarticolazione. Una madre come completamento della stessa autrice. […]

Dalla postfazione di Piero Marelli

Rita Pacilio (Benevento, 1963) è poeta e scrittrice. Sociologa di formazione e mediatrice familiare di professione, da oltre un ventennio si occupa di poesia, musica, letteratura per l’infanzia, saggistica e critica letteraria. Direttrice del marchio Editoriale RPlibri è Presidente dell’Associazione Arte e Saperi. È stata tradotta in nove lingue. Sue recenti pubblicazioni: Gli imperfetti sono gente bizzarra, Quel grido raggrumato, Il suono per obbedienza, Prima di andare, La principessa con i baffi, L’amore casomai, La venatura della viola, Cosa rimane, Pretesti danteschi per riflettere di sociologia, Quasi madre.

 

https://www.rplibri.it/rita-pacilio/