La teoria del transatlantico si articola in sette libri di sette componimenti ciascuno: I. Il transatlantico Albizia, II. Il funzionario del magazzino, III. Il cuciniere, IV. L’addetta all’ufficio reclami, V. Il direttore della compagnia di navigazione, VI. Il passeggero, VII. La teoria del transatlantico. Fin dalle prime battute, il poema unisce l’allegoria della nave alla collocazione storica che va dal ‘secolo breve’ – il Novecento dei due conflitti mondiali, dei totalitarismi e della ‘scoperta’ della propaganda come strumento di suggestione delle masse e di conseguente gestione di un ampio potere su di esse – alla contemporaneità dell’automazione del lavoro, delle nuove schiavitù e del sempre più feroce classismo.
Libro I – Il transatlantico Albizia
I
Centoquarantamila di cavalli
stantuffano inauditi ai trenta nodi,
solcando sugli abissi e fondivalle.
Al faro di Ambrose! E dietro le spalle
al Nastro puntando Zena scompare,
poi Gibilterra – fu nel trentatré.
Libro II – Il funzionario del magazzino
I
A Genova in ufficio vivo i giorni
barbosi perché firmo, dopo il vaglio,
le solite richieste della flotta:
ha consumi d’usura, essa dedotta
dai moduli codice sei, alti cumuli
erodono l’appoggio dei miei gomiti.
Libro III – Il cuciniere
I
In cucina si parla, è virulenta,
la lingua che infettò tutte le corti
persino inzeppava l’aria a palazzo
d’inverno – e potente qui lo schiamazzo
è francese anche nell’urlo dei piatti
e assorda nientemeno l’incocciarsi.
Libro IV – L’addetta all’ufficio reclami
I
Dice la teoria del transatlantico
che cammini un mastodonte per i grandi
numeri a favore e anche quando il male
intacca delle cellule, s’avvale
il colosso dell’utile prodotto
e tiri dritto senza pencolare.
Libro V – Il direttore della compagnia di navigazione
I
Sospinge il danaro all’ovest le navi
e ne è carburante, come alle vele
smorte ricolmano il vuoto Alisèi.
Totipotenti, doni prometèi
danno la forma i danari – plasmano
scafi, ne fanno induriti pensieri.
Libro VI – Il passeggero
I
Spesso viaggio su Albizia, al nuovo mondo
anelo – fertile luogo – lavoro.
Io curo i viaggi di merci, i trasporti.
Con colleghi compagne le consorti
in prima classe immersi, in grande agio
– traverso l’infinito mare, godo.
Libro VII – La teoria del transatlantico
I
Non è il tutto la somma delle parti:
un probo marinaio in sofferenza,
un pezzo guasto che non sia il motore:
nulla cambia dell’apparente ardore
d’opulenza che solchi a trenta nodi,
dell’inganno d’un lusso che consoli.
Testi tratti da Carlo Tosetti, La teoria del transatlantico, Edizioni Cofine, 2022. Prefazione di Anna Maria Curci, ISBN: 978-88-98370-87-0.
NOTA BIOBIBLIOGRAFICA
CARLO TOSETTI (Milano, 1969) vive a Sirtori (LC). Ha pubblicato le raccolte: Le stelle intorno ad Halley (LibroItaliano, 2000), Mus Norvegicus (Aletti, 2004), Wunderkammer (Pietre Vive, 2016), La crepa madre (Pietre Vive, 2020. Primo classificato al Premio Città di Chiaramonte Gulfi 2021; primo classificato al Premio Letterario Internazionale Città di Sarzana 2021; secondo classificato al Premio Nazionale di Poesia L’Arte in Versi 2020). Suoi scritti e recensioni sono presenti su varie riviste e lit- blog, come: Nazione Indiana, Poetarum Silva, Larosainpiu, Versante Ripido, elvioceci.net, Lankenauta, Interno Poesia, giovannicecchinato.it, Poesiaultracontemporanea, Atelier- poesia, Unpostodivacanza, Centro Cultural Tina Modotti, Menti Sommerse, Tragicoalverman, YAWP (giornale di let- terature e filosofie), l’EstroVerso, Pangea, Laboratori Poesia, Poetry Sound Library, Inverso – Giornale di poesia, Perigeion, La tigre di carta, Il Giornalaccio, Poesia del nostro tempo, Cartesensibili, Limina Mundi, Menabò.
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