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Piet Mondrian, Composition with large red plane, yellow, black, grey and blue (1921)

 

La poesia è anche incontro, una geometria di rette a volte parallele, altre volte perpendicolari. Similmente al quadro di Mondrian un reticolato vivo e riccamente colorato. Nell’ambito della rubrica Versi Trasversali, presentiamo la poesia di …

FERNANDO DELLA POSTA

 

Quei luoghi di apparizioni terribili

e dolci, dove tra le tante cose insegnasti

che certo vino è cosa pura e non lascia

traccia – se non un torace più caldo

e guida il gesto come

olio santo,

affinché il colpo sia preciso

e stampi l’araldo senza sbavature

imprimendo le volontà nel legno

per vite più accessibili.

 

*

 

Avvistare arcipelaghi dai finestrini

degli aliscafi può illudere un dominio

che si estenda su pianeti interi

fatti di gas, fluidi e faune. Qui il mare,

il mare, che tutto sembra separare

tutto ferma con pellicola splendente,

tutto lega nella luce e nelle attese,

smorza l’ansia di partire e di arrivare.

 

*

 

Tuscania

 

Alte torri come grida sul paesaggio,

massicce, che si perdono prima del cielo,

affermano con forza d’esser figlie

anch’esse della genia testarda.

 

Ma nel silenzio assolato del lago

ritrova la sua statura e cresce,

con rinnovati passi d’atleta,

l’espunta latitudine di cuore.

 

*

 

Quando la luna è alta e illumina il lento

sonoro brusio delle stelle, tu

dannato allo specchio cerchi uno stile,

la cifra, ma il simile cui non somigli

deride, diffida, ti cuce addosso

l’insignificanza, la tragica commedia.

 

*

 

è venuto un nero d’inverno

che trasuda gelo alle pareti

come la manna di una pietra rivolta

al muro della cripta, benedetta da chissà

quale santa santità di crani e ossa

 

ma vi nascerà erba di muschio verde e nuova

che si gonfierà all’apparir del secco

refolo dell’aria estiva

 

in noi amata e benvoluta stinge

una rosa antica e velenosa

 

*

 

Solo se lo riprendi in time-lapse

il tattoo sul cuore della città

è macchia di sangue che allaga, e tu

difficile capire che se indossi

un muso duro dopo la tempesta

è solo un suppurare di speranza.

 

*

 

Sullo scacchiere del sublime

si gioca una partita rischiosa,

ed è la contezza del possedimento

a tradire la sconfitta più dura.

L’invincibile artificio dei volti

avvalora il sospetto di menzogna.

Nella mera vanagloria dei poeti

si esaltano miserie d’uomini.

 

 

Testi tratti da Fernando Della Posta, “Ricostruzione delle favole”, PeQuod, 2022.