
VIGILIE DI DICEMBRE
ancora un dicembre
un altro tempo alla fine,
la solita storia
del vecchio che muore
e del nuovo a sorpresa
dal fondo di un tappo
(e in mezzo un natale
che racconta una fiaba,
la stalla, la culla,
la notte in attesa
di luce cometa)
ancora un dicembre
dall’ultimo stato
(e quanti anni passati
col fiato sospeso,
come fanno i bambini
quando si spegne la luce
e aspettano zitti
un camminare sui tetti
e poi discesa di stelle
tutt’intorno ad un letto)
mi preparo per tempo
a far cadere la neve,
a lustrare col ghiaccio
un velo d’anima, il cuore,
e nessuna campana,
nessun conto a ritroso,
non starò più vigilie
col fiato sospeso
perché so che a natale
non nasce nessuno,
perché so che a gennaio
io sarò più mortale.
FRANCESCO PALMIERI