Con questa rubrica si vorrebbe dare ‘voce viva’ a testi di diverso genere e ad autori noti e meno noti che di solito vengono conosciuti tramite lettura personale e spesso silenziosa. Senza nulla togliere alla profondità dell’esperienza soggettiva di immersione nel testo, con questo tentativo si vuole porre l’accento sulla modalità dell’ascolto e della compartecipazione acustica dell’espressione letteraria, così come accade quando assistiamo ad uno spettacolo teatrale o, più semplicemente, quando dialoghiamo. La scelta di autori e testi sarà a cura della redazione, tuttavia non si esclude che potranno essere prese in considerazione proposte di testi poetici su iniziativa di esterni alla stessa redazione, che il curatore leggerà, avendo cura di inviare copia del testo proposto. Solo un’avvertenza: la voce narrante è quella di un lettore comune e non l’espressione professionale di un attore, così come l’ambiente operativo che non è uno studio di registrazione.
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prima ho tolto
ogni parola d’amore
poi i baci a mille
a dieci, a uno,
i sorrisi fino allo zero
e poi il minuto, l’ora,
una giornata intera
e settimane a sette
ed ogni mese di trentuno,
prima ho cancellato gli occhi
poi la bocca
(e tu che scintillavi
appena mi vedevi)
poi ti è sparito il seno,
il ventre che vibrava,
le tue cosce nude
a stringermi sui fianchi
(ma quando è stato?)
mi camminavi a destra
o anche alla sinistra,
tenevi la mia mano
il braccio sottobraccio,
ancora non so dire
come sia accaduto
che pezzo dopo pezzo
passo dopo passo
io ti sto dimenticando.
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