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Afrodisiaca

 

È la vita degli dei

e degli eroi

e dei poveri

diavoli

che siamo noi,

venuti

al mondo

nell’età dell’incoscienza.

Di Afrodite,

è tutta la bellezza

di questo gioco mortale

e, forse, immorale.

È avida

la dea.

Inganna i cuori

e non concede

sazietà ai desideri

sempre accesi

nelle nostre viscere.

Siamo figli suoi

e di Efesto.

E concepiti nelle viscere

di un vulcano

siamo condannati

a sentirlo

nelle nostre stesse

viscere

il fuoco sacro

dei desideri

che fanno la vita

così

afrodisiaca.

 

Argo

 

Aspetto

una carezza,

so che verrà

dal mare

e avrà sapore

di salsedine.

Aspetto

una carezza

che accenderà

la mia consumata

speranza di rivedere

Odisseo,

il più audace degli uomini.

Abbaiando amore,

gli racconterò

che cos’è

la fedeltà.

 

Medea

 

È abusato il tuo nome,

incompreso il tuo dolore,

troppo stretto

il nodo

che ti legava

all’amore.

La tua lucida follia

si annida

nel mio cuore

di madre.

Sciolgo il nodo

se stringe,

stringo al cuore

il tuo dolore,

non pronuncio il tuo nome,

ho paura

che tu mi risponda

con la mia incerta

voce.

 

Audace allegria

 

Ospite

del mio corpo

sono il tempio

e l’altare,

sono l’altro,

sono il pellegrino,

sono il sacerdote.

Sono la sposa

senza dote.

Sono Atena,

sono Venere Citera.

La mia pelle

ruvida

si fa pergamena.

Sono l’oracolo

e la Sibilla.

Afferro

gli arcani

segreti

dei venti.

 

L’audace allegria

del mio sangue

canta preghiere

profane.

 

Autogrill

 

Viaggio

nel meriggio

assolato,

bevo cielo,

mi nutro

di imperfetti

miracoli.

A Sud

si va leggeri

con le tasche

piene di miraggi,

il cuore vuoto

di chi ha fame

e mangia

pane e ricordi

d’infanzia.

L’amore

si fa

ritorno,

canto,

incanto,

Autogrill.