Tag
Cristina Campo, EMILY DICKINSON, Frederic William Burton, Giovanni Raboni, Jacques Prevert, Loredana Semantica, Maria Marchesi, Tamara de Lempicka, William Shakespeare
Il sottotitolo di questo articolo avrebbe potuto essere “Niente di nuovo sotto il sole”, l’amore infatti è un mistero che si ripete da ere, inoltre le poesie proposte, alcune o tutte, di certo le conoscerete. D’altra parte quando vi chiedono “cosa fai per S.Valentino?” rispondete pure “polpette”, come me, poi leggetevi queste poesie qua e se non vi piacciono o non le capite, sorry avete perso molto, non delle poesie, della vita.
Ah dimenticavo, in mezzo mi ci sono messa anch’io, con un mio testo di oltre 10 anni fa, e, a seguire chi volesse può accodarsi. Il post è aperto ai contributi.
Incontro sulle scale della torre, Frederic William Burton, 1864
Non sia mai ch’io ponga impedimenti
all’unione di anime fedeli; Amore non è Amore
se muta quando scopre un mutamento
o tende a svanire quando l’altro s’allontana.
Oh no! Amore è un faro sempre fisso
che sovrasta la tempesta e non vacilla mai;
è la stella-guida di ogni sperduta barca,
il cui valore è sconosciuto, benché nota la distanza.
Amore non è soggetto al Tempo, pur se rosee labbra e gote
dovran cadere sotto la sua curva lama;
Amore non muta in poche ore o settimane,
ma impavido resiste al giorno estremo del giudizio:
se questo è errore e mi sarà provato,
io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato.
William Shakespeare
–
Che sia l’amore tutto ciò che esiste
É ciò che noi sappiamo dell’amore;
E può bastare che il suo peso sia
Uguale al solco che lascia nel cuore.
Emily Dickinson
.
I ragazzi che si amano si baciano in piedi
Contro le porte della notte
E i passanti che passano li segnano a dito
Ma i ragazzi che si amano
Non ci sono per nessuno
Ed è soltanto la loro ombra
Che trema nel buio
Suscitando la rabbia dei passanti
La loro rabbia il loro disprezzo i loro risolini
la loro invidia
I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
Loro sono altrove ben più lontano della notte
Ben più in alto del sole
Nell’abbagliante splendore del loro primo amore.
Jacques Prevert

Tamara de Lempicka, Il bacio,1922
Primavera è a un passo, mi colma
d’azzurro e di riverberi, mi chiude
nel desiderio che fa duri i seni
e fa sussultare la vagina. Al canto
delle rane uscirò nuda per le strade.
dovranno vedermi che sono bella
e piena d’ardori. Lui verrà a saperlo
e perderà le staffe. Lo sa che anche il vento
può farmi godere da forsennata.
Maria Marchesi
–
Amore, oggi il tuo nome
al mio labbro è sfuggito
come al piede l’ultimo gradino…
ora è sparsa l’acqua della vita
e tutta la lunga scala
è da ricominciare.
T’ho barattato, amore, con parole.
Buio miele che odori
dentro diafani vasi
sotto mille e seicento anni di lava –
ti riconoscerò dall’immortale
silenzio.
Cristina Campo
–
Innamorarsi è un attimo
contro la parete bianca
penombra verdeggiante
liquida e beffarda
un salmone argenteo
che nel guizzo
risale la corrente
le pupille d’acero filante
s’allargano di luce
affondando nere nell’addio
un abbraccio brevissimo
e la gola
d’apnea rossa s’annoda
all’ugola trafitta da stupore
chiodi sopra il muscolo cardiaco
come fosse un puntaspilli
annegato nella stretta
pulsante il cuore grida
al vento quasi morto
amore t’amo
l’afasia di mille volte.
Loredana Semantica
–
Le volte che è con furia
che nel tuo ventre cerco la mia gioia
è perché, amore, so che più di tanto
non avrà tempo il tempo
di scorrere equamente per noi due
e che solo in un sogno o dalla corsa
del tempo buttandomi giù prima
posso fare che un giorno tu non voglia
da un altro amore credere l’amore.
Giovanni Raboni

Egon Schiele, Men and woman (Embrace), 1917
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.