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Francesco Palmieri, Medicamenta e altri medicamenta, Patrizia Valduga, Sa sedurre la carne la parola
Sa sedurre la carne la parola,
prepara il gesto, produce destini…
E’ martirio il verso,
è emergenza di sangue che cola
e s’aggruma ai confini
del suo inverso sessuato, controverso.
O datemi qualcuno che mi ascolti,
ché di parole straripo… qualcuno
che mi prenda per mano e dei sepolti
dei fatti polvere e niente al raduno
mi porti… di occhi ho paura… di volti…
Non mi restava ormai niente e nessuno,
e come sanguinando intorno intorno
pesantemente in me cadeva il giorno.
Mi dispero perché
non ho che parole erose scrofolose
parole, a darsi all’ozio intente,
che non sanno far niente.
Patrizia Valduga, Medicamenta e altri medicamenta, Einaudi, Torino, 1989
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