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Con questa rubrica si vorrebbe dare ‘voce viva’ a testi di diverso genere e ad autori noti e meno noti che di solito vengono conosciuti tramite lettura personale e spesso silenziosa. Senza nulla togliere alla profondità dell’esperienza soggettiva di immersione nel testo, con questo tentativo si vuole porre l’accento sulla modalità dell’ascolto e della compartecipazione acustica dell’espressione letteraria, così come accade quando assistiamo ad uno spettacolo teatrale o, più semplicemente, quando dialoghiamo. La scelta di autori e testi sarà a cura della redazione, tuttavia non si esclude che potranno essere prese in considerazione proposte di testi poetici su iniziativa di esterni alla stessa redazione, che il curatore leggerà, avendo cura di inviare copia del testo proposto. Solo un’avvertenza: la voce narrante è quella di un lettore comune e non l’espressione professionale di un attore, così come l’ambiente operativo che non è uno studio di registrazione.

 

 

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ho imparato a fare a meno di te

ho imparato a svegliarmi

a vestirmi e pettinarmi

senza pensare a niente

senza pensare a niente

 

ho imparato a mangiare zitto

ad arrivare al frutto

e sparecchiare in fretta

 

ho imparato a camminare

senza guardarmi indietro

a dare un occhio al cielo

e dire pioverà

o magari farà bello

 

ho imparato a far passare giorni

tutti i mesi e gli anni

le ore ad una ad una

 

e dentro ogni secondo

il ticchettio del nulla.

 

Francesco Palmieri

(dalla raccolta in corso di revisione “Solo parole d’amore”)