Qui il “Progetto ragnatele”, primo post d’introduzione alla Mostra fotografica on line “Bellezza nel mirino”, ideata e realizzata da Miriam Bruni.



Quanto è lento
il buio
della notte?
E se il sole
è il polmone
del cielo,
ne è il mare,
ne è il mare il respiro.
Quante sono per noi
le possibili rotte?
Vedo gli alberi sempre
nell’atto di abbracciare.
Mi muovo circolare
e rivivo ogni stagione
non potendo utilizzare
quella prima, quella dopo.
Sono come te, Natura,
mi rivedo in ogni foto
di paesaggi o di animali:
nelle luci, negli sguardi
di chi vola sopra l’acqua
o del sole che tramonta
e riscalda ogni colore.
di Miriam Bruni, tratta dalla raccolta “Così”



Eri un seme minuto
sepolto nella terra
germogli nel suo ventre
per vivere rigoglioso.
Le tue radici avide
bevono nutrimento
come guerriero antico
domini il mondo.
Rami fasciati d’azzurro
braccia protese al cielo
accese di luce cambiano abito
ad ogni stagione.
Generoso figlio della terra
porgi ombra al viandante
rifugio ai nidi
alleanza all’uomo.
Custode di antichi segreti
tu resti ancorato
io vado cadùca
come le foglie d’autunno.
di Deborah Mega



Ormai il bisogno si spoglia
di ricchezze tralasciate e donate
ecco l’inno all’essenziale della vita
un corpo elastico governato
da muscoli e neuroni
cibo per nutrire
anche gli abiti rispondono
all’esigenza semplice di coprire
senza impedire il movimento
esclusi lacci inutili tacchi sottili.
Attorno il mondo sembra sbandato
ma gli alberi sono solidi
le radici piantate al suolo
dicono siamo vivi e noi con loro
ci aspettano ci benedicono
finché esistono non c’è da temere
le foglie vibrano di speranza
indicano la strada del vaccino.
di Loredana Semantica dalla raccolta “Barracuda”, Terra d’ulivi edizioni, 2024































